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Borse Ko dopo Draghi, ma brilla Snam

Mercati delusi dalle misure anti-inflazione della Bce, giudicate troppo timide – Piazza Affari lascia sul campo il 2,47%, Francoforte la peggiore in Europa – A Milano le vendite colpiscono Campari – Snam è la miglior blue chip, bene anche Terna dopo le decisioni dell’Authority – Positiva anche Yoox, soffre il resto del listino – Maxi rimbalzo dell’euro

Borse Ko dopo Draghi, ma brilla Snam

Dopo la conferenza stampa di Mario Draghi le Borse europee hanno imboccato la via dei ribassi mentre Wall Street si muove incerta. L’euro ha ripreso vigore salendo in breve tempo sopra 1,086 da 1,056 (un balzo del 2,4%) mentre lo spread Btp-Bund è risalito verso quota 100 e rendimento sopra l’1,6%.

In deciso rosso il Ftse Mib -2,47%, in linea con Londra -1,95%. Ancora peggio però fanno Francoforte che perde il 3,13% e Parigi -3,16%. I mercati sono rimasti delusi dalle misure annunciate da Draghi contro l’inflazione, giudicate nel complesso timide. Il presidente della Bce, che nella riunione del board di oggi ha tagliato il tasso sui depositi da -0,20% a -0,30%, ha anche  annunciato che il Quantitative easing durerà più del previsto e sarà allargato a una nuova tipologia di titoli. Le decisioni non sono state prese all’unanimità dal board di Francoforte, ma “a larga maggioranza”. Al contrario la Fed è pronta alla stretta: ieri sera ha parlato il presidente, Janet Yellen affermando che l’economia americana è pronta per sostenere un rialzo dei tassi. Occhi dei mercati domani sui dati del mercato del lavoro.

A Wall Street il Dow Jones si muove appena sotto la parità (-0,02%) e l’S&P500 cede lo 0,33%. Bene Ferrari nella prima parte degli scambi dopo che gli azionisti di Fca, riuniti in assemblea straordinaria ad Amsterdam, hanno dato il via libera al progetto di scissione della Rossa. Il petrolio Wti rimbalza in rialzo dello 0,9% a 40,3 dollari al barile.

A Piazza Affari sul Ftse Mib le vendite colpiscono in particolare Campari -4,99% dopo che JpMorgan ha avviato la copertura con underweight, Luxottica -4,2% che paga la brusca frenata del dollaro, Cnh Industrial -2,87%, Banco Popolare -4,3% ed Eni -3,58%. Solo tre blue chip in territorio positivo. Snam guadagna il +3,44% e Terna lo 0,64%, entrambe spinte dalla pubblicazione, avvenuta ieri, da parte dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas della delibera finale sui criteri per la definizione del tasso di remunerazione del capitale investito per i servizi infrastrutturali dei settori elettrico e gas. I nuovi parametri sui Wacc (Weighted Average Cost of Capital) regolati nei settori elettrico e gas verranno applicati a partire dal 2016 per sei anni (non più 4), sono tutti nella parte alta del range e superano le aspettative del mercato.

In positivo anche Yoox +1,14%. In evidenza, fuori dal Ftse Mib, OpenJobmetis +3,3% nel giorno del debutto sul segmento Star. Mediobanca chiude in leggero territorio negativo -0,6%. Nella seduta gli acquisti sul titolo erano stati sostenuti dalla notizia che la controllata CheBanca! ha acquistato la rete dei 90 sportelli in Italia di Barclays, con 550 dipendenti e 3 miliardi di raccolta. Per cedere questi asset Barclays ha dovuto pagare a Mediobanca un badwill (avviamento negativo) di 237 milioni di euro. Confermato l’ingresso dal 21 dicembre di Poste Italiane nell’indice principale della Borsa italiana, FtseMib, al posto di Ansaldo Sts. 

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