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Borse in salita e oro in discesa: i mercati inaugurano il dopo Atene

In ascesa tutte le piazze europee – Contrastati a Milano i titoli bancari dopo i forti guadagni di ieri – Bene Fiat e StM, in flessione Luxottica – Attesa per l’apertura della stagione delle trimestrali

Le Borse si risollevano e l’oro arresta la sua corsa. E’ all’insegna della fiducia la reazione dei mercati all’indomani dell’approvazione dell’accordo sul piano di aiuti alla Grecia da 160 miliardi. In Europa salgono tutte le piazze principali con Milano che lima i guadagni con un progresso dello 0,67% dopo essere balzata in apertura del 2,01% a 19.879 punti.
A Londra il Ftse 100 sale dello 0,91, il Dax dello 0,52% e il Cac dello 0,87%. Molto dell’euforia è però già stata scontata ieri (Milano +3,76%), man mano che trapelavano indiscrezioni sull’accordo in discussione del vertice europeo.

Sui mercati asiatici l’oro scende a 1.586,25 dollari l’oncia (-0,3%) e l’euro si rafforza a sopra quota 1,44. Tirano il fiato anche gli spread del Btp decennale che oscilla attorno ai 227 punti base, il livello più basso dall’8 luglio scorso, con il tasso di rendimento del Btp decennale in calo al 5,19%. Ora l’attenzione è concentrata sulle reazioni dei mercati e delle agenzie di rating.

Rimane ancora il rischio che il pacchetto non piaccia del tutto alle agenzie di rating che avevano messo in evidenza come il coinvolgimento di banche e altri creditori privati avrebbe comportato a un ”default selettivo” . In mattinata è arrivata una prima posizione di Fitch sull’accordo che in un rapporto lo giudica “un passo importante” per la stabilità dell’eurozona. Per Davide Green, esponente del consiglio generale dell’International Swaps & Derivatives Association (Isda) il piano ”non dovrebbe avere effetti sui credit-default swaps” su Atene perché, riguardo al contributo del settore privato, è chiaramente ”espresso il principio della volontarieta”.

La partecipazione dei privati al salvataggio di Atene ”ci colpisce duramente”, ha però tuonato l’amministratore delegato di Deutsche Bank, Josef Ackermann, commentando l’accordo raggiunto sul secondo pacchetto di salvataggio della Grecia. Il settore finanziario sosterrà Atene su base volontaria con tre opzioni: swap sui titoli in portafoglio, rinnovo automatico di quelli che arrivano a scadenza, buy back.

Un piano (in sintesi: un nuovo prestito Ue-Fmi; condizioni migliori sul credito, coinvolgimento volontario delle banche; l’Efsf potrà acquistare obbligazioni sul mercato e sostegno tramite un piano Marshall per sostenere la crescita di Atene) che nel complesso ha sicuramente battuto le attese del mercato alla vigilia del vertice dopo che Angela Merkel mercoledì aveva sapientemente raffreddato le attese.

Le Borse si sono rapidamente riprese sull’onda delle indiscrezioni del buon esito dell’accordo. Ma non si spegne il dibattito sull’ampiezza della soluzione. Il piano è nel complesso promosso ma molti osservatori ritengono l’effetto positivo sulla speculazione in Borsa sia di breve periodo, forse l’arco dell’estate. Quello che ancora manca, non solo a causa della Germania, è il salto di qualità verso la cessione di potere sovrano a favore di un’Europa più unita a livello di politica fiscale ed economica.

PIAZZA AFFARI SCATTA CON LE BANCHE, POI LIMA IL RIALZO
UNICREDIT SCIVOLA IN TERRITORIO NEGATIVO

Lo scatto in avvio del Ftse Mib arriva dalle banche che beneficiano anche dell’allentamento delle tensioni sui Btp. In avvio Mps balza del 6% e viene sospesa al rialzo e gli altri titoli bancari che salgono tra il 4 e 5%. In mattinata lo scatto perde forza e l’indice scivola in territorio negativo in calo dello 0,28% appesantito da Unicredit (-1,95%) e Intesa Sanpaolo (-0,05%). Ubi cede attorno all0 0,73%. Mps sale del 1,65%, Bpm del 1,73% e Banco Popolare dell’1,54%. La banca guidata da Pier Francesco Saviotti beneficia delle indiscrezioni sul possibile buon esito della cessione della partecipazione del 19% in Agos ai francesi del Crédit Agricole, all’indomani dell’incontro tra Saviotti e i vertici dell’istituto francese.

Oggi si riuniscono i membri del patto di sindacto di Mediobanca (+1,59%), tra cui anche Unicredit, per discutere le modifiche al patto. Continua il recupero Fondiaria Sai (+3,10%) spinta anche dalla decisione della famiglia Ligresti di fare un passo indietro dai poteri esecutivi all’interno dei cda della compagnia assicurativa e della controllata Immobiliare Lombarda. Nella galassia Ligresti prosegue il rally anche Milano Assicurazioni, dopo la fine dell’aumento di capitale.

FIAT HA LA MAGGIORANZA UFFICIALE IN CHRYSLER

Anche Fiat corre dopo il raggiungimento ufficiale della maggioranza in Chrysler con il 53,5% (al 58,5% entro fine anno) e si piazza tra i migliori titoli del listino di oggi (+3,18%). Ancora meglio Fiat Industrial che sale del 3,30%. Saras cede lo 0,87% dopo il downgrade di Credit Suisse che ha tagliato a underperform il giudizio. Deutsche Bank ha invece tagliato il rating a hold su Luxottica che perde l’1,92% mentre Stm si riporta in territorio positivo (+0,62%) nonostante il taglio a neutral da parte di Exane Bnp Paribas.

SI APRE LA STAGIONE DELLE TRIMESTRALI

Da lunedì prossimo iniziano gli appuntamenti con i risultati trimestrali delle società. Tra gli appuntamenti si segnalano: lunedì Fiat Industrial, Luxottica e Stm; martedì Ansaldo Sts e Fiat Spa; mercoledì Finmeccanica, Saipem, Snam Rete Gas, Mediolanum e Pirelli; giovedì Lottomatica, Parmalat, Mediaset, Terna e Azimut; venerdì Eni e Autogrill.

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