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Borse in rosso: realizzi e timori dopo l’accordo Usa sul debito

I listini europei viaggiano in rosso: prevalgono le prese di beneficio, ma anche i timori per il breve respiro dell’intesa fra Democratici e Repubblicani sul debito Usa – Il dollaro torna sopra 1,36 contro l’euro – L’agenzia cinese Dagong ha declassato il debito Usa a A-, con outlook negativo – A Piazza Affari in luce Mediaset e il lusso.

Borse in rosso: realizzi e timori dopo l’accordo Usa sul debito

L’Asia festeggia, l’Europa no. L’accordo fra Democratici e Repubblicani che ha evitato il default degli Stati Uniti non galvanizza le Borse del Vecchio Continente, che aprono tutte in ribasso. Piazza affari cede un punto percentuale, Londra lo 0,4%, Francoforte e Parigi lo 0,6%. 

A prevalere sono i realizzi degli investitori dopo i rialzi delle ultime sedute, ma allo stesso tempo sono vive le preoccupazioni per il breve respiro dell’intesa statunitense (che scadrà a inizio 2014).

I timori sono dimostrati dalla debolezza del dollaro, tornato sopra 1,36 contro l’euro (la moneta unica tratta a 1,3613). Inoltre, l’agenzia cinese Dagong ha declassato il debito Usa a A- da A confermando l’outlook negativo.

I listini asiatici, invece, hanno reagito con entusiasmo all’accordo Usa. A livello continentale l’indice Msci Asia Pacifico guadagna lo 0,6%, con Tokyo la più comprata (+0,8%). Poco mosse, invece, Hong Kong e Shangai, che oscillano sulla parità. 

Quanto al mercato obbligazionario, lo spread Btp-Bund apre in salita, riportandosi intorno alla soglia dei 240 punti base. 

Sul Ftse Mib è subito vivace Telecom Italia, che arriva a guadagnare l’1,5% dopo la richiesta del socio Findim di convocare un’assemblea per azzerare il Cda. Negli scambi immediatamente successivi, tuttavia, il titolo ha azzerato i guadagni. 

Le azioni più comprate a Piazza Affari sono quelle di Mediaset (+1,86), Salvatore Ferragamo (+1,71), Tod’S (+1,17) e World Duty Free (+0,82). I titoli peggiori sono invece Cnh Industrial (-2,31%), Banca Pop Emilia Romagna (-1,72%), Mediobanca (-1,64%), Enel Green Power (-1,57%) e Enel (-1,53%).

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