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Borse in ribasso: delude l’Ifo, cedono i finanziari

In attesa del discorso di domani della Yellen al meeting della Fed a Jackson Hole, le Borse fanno i conti con lo scivolone della fiducia delle imprese tedesche (Ifo) e si orientano verso un generalizzato ribasso – A fine mattinata Piazza Affari, che è tra le meno peggiori, perde lo 0,4% – Vendite soprattutto su banche e assicurazioni – Brilla Fca – In ripresa Mps, Snam e Terna

Borse in ribasso: delude l’Ifo, cedono i finanziari

In attesa del discorso del governatore della Fed, Janet Yellen, a Jackson Hole, le piazze europee hanno aperto le contrattazioni in flessione, appesantite anche dal dato deludente sulla fiducia delle imprese tedesche.

Il Ftse Mib ha tentato di annullare le perdite portandosi a ridosso della parità per poi ripiegare a fine mattinata con un calo dello 0,4%. Parigi perde lo 0,9%, Londra lo 0,59% e Francoforte l’1,05%. Questa mattina Tokyo ha chiuso in leggero calo (-0,25%). La Borsa di Hong Kong ha terminato le contrattazioni sostanzialmente in equilibrio, mentre Shanghai ha finito la seduta in calo dello 0,57%.

Diversi i dati macroeconomici diffusi in mattinata in Europa. L’indice Ifo tedesco che misura le attese delle imprese è sceso ancora ad agosto a 106,2 da 108,3 di luglio mentre le attese erano per una ripresa a 108,5 punti. In Francia la fiducia delle imprese è rimasta sostanzialmente stabile ad agosto passando a 101 dal 103 di luglio. Sul fronte della crescita il primo ministro Valls ha confermato l’obiettivo del Pil a +1,5% nel 2016 e nel 2017. In Spagna il Pil ha segnato un rialzo dello 0,8% nel secondo trimestre e del 3,2% tendenziale.

Domani è attesa la seconda lettura del Pil Usa del II trimestre. Il cambio euro-dollaro sale dello 0,20% a 1,12926. Avanza il petrolio con il Brent a 49,32 dollari al barile (+0,55%) e il Wti a 47,06 dollari al barile (+0,62%).

Lo spread Btp Bund si allarga a 122 punti base e rendimento all’1,15%.Riprendono le aste del Tesoro. Ieri sera il ministero ha comunicato che il 29 agosto offrirà Bot semestrali per 6 miliardi a fronte di 6,875 miliardi di euro in scadenza. Domani sarà la volta delle comunicazioni delle aste a medio lungo che si terranno martedì 30.

A Piazza Affari peggior titolo delle blue chip sono le Generali, -2,32% sui timori di un aumento dei risarcimenti legati al terremoto in centro Italia. Vendite anche su Unicredit (-1,95%), Cnh (-1,85%), Ubi Banca (-1,82%) e Azimut (-1,78%). In evidenza sul Ftse Mib Fca (+1,95%), Mps (+0,83%), Snam (+0,62%), Terna (+0,34%) e A2A (+0,33%).

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