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Borse in cerca di rimbalzo: riparte il Nasdaq, corre Tokyo, in Europa frena il prezzo del gas

Si apre in positivo la giornata delle Borse europee, dominata dalla riunione Bce. I segnali positivi non mancano ma la Fed resta ferma: troppo presto per abbassare la guardia sui tassi. Leonardo e Unipol sotto i riflettori

Borse in cerca di rimbalzo: riparte il Nasdaq, corre Tokyo, in Europa frena il prezzo del gas

E venne il giorno della Bce. Alle 12.15 il board della banca centrale annuncerà ai mercati la decisione sui tassi. Scontato l’aumento, incerte le dimensioni: i più prevedono 75 punti, ma non è escluso che alla fine prevalga la tesi più soft, ovvero solo 50 punti in omaggio al principio di gradualità. Comunque vada oggi, è il commento di Morgan Stanley, entro marzo i tassi dovranno assestarsi attorno al 2 per cento. O anche più. Molto dipenderà dall’esito del durissimo confronto sull’energia con la Russia, ovvero dall’efficacia del piano di risparmi energetici che Bruxelles si accinge a varare domani, venerdì 9 settembre. Prima ancora in Usa Jerome Powell anticiperà al Cato Institute i criteri delle prossime decisioni della Fed: anche se si vedono i primi frutti della guerra all’inflazione, confermati dal Beige Book, la banca centrale non intende abbassare la guardia. E così Wall Street si rassegna ad un nuovo aumento di 75 punti per la fine di settembre. Ma guarda già avanti: l’economia tiene, cala il prezzo del petrolio e, dopo i forti rialzi dei rendimenti, frena la febbre dei bond. In sintesi, l’autunno sarà durissimo in Europa, meno oltre Oceano. E pure dall’Asia arrivano segnali positivi.

Rallenta Shanghai. Il Covid ferma la fabbrica cinese degli i Mac 

  • Stamane vola la Borsa di Tokyo +2% sull’onda di dati migliori del previsto dall’economia cresciuta del 3,5% nel secondo trimestre (contro il +2,9% previsto).
  • Restano però i problemi della Cina, paralizzata dalla strategia zero Covid. . Le autorità di Pechino hanno prolungato il lockdown a Chengdu, megalopoli da 21 milioni di abitanti dove ieri sono stati trovate 116 persone positive. Per la prima volta viene colpito il principale impianto che produce iPad e iMac per conto di Apple, una novità che rischia di rallentare le vendite invernali della Mila che ieri ha presentato i nuovi Apple Watch 8, gli AirPods e i modelli di iPhone 14
  • L’Hang Seng di Hong Kong perde lo 0,3%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen sulla parità.
  • Bloomberg riporta che l’amministrazione Biden ha deciso di prendere tempo sull’eliminazione dei dazi verso la Cina, nelle scorse settimane erano circolate voci di esenzioni e provvedimenti in grado di alleggerire le ricadute sui consumi e sull’occupazione. 

Rimbalza il Nasdaq, frenano i rendimenti del T bond

  • Dopo una lunga striscia negativa le Borse Usa hanno reagito. L’ampia discesa del petrolio e dei rendimenti delle obbligazioni ieri ha riportato su Wall Street: il Nasdaq ha chiuso in rialzo di oltre il 2%, prima seduta con il segno più dopo una serie negativa di sette. S&P500+1,8%. Complessivamente, per gli indici azionari di riferimento di Wall Street è stata la miglior seduta dai primi di agosto. 
  • ll Treasury Note a dieci anni tratta stamattina a 3,22%, da 3,35% di ieri. Il biennale si porta a 3,42%. Fermi i tassi reali, perché le aspettative di inflazione sono scese più o meno in linea con i tassi nominali. Ma non si ferma l’azione della Fed: la vice di Powell, Lael Brainard, ha ribadito che il rialzo tassi andrà avanti fino a quando serve, in modo fa fermare un carovita che fa male soprattutto ai redditi più bassi.
  • Goldman Sachs ha alzato a 75 punti base la previsione sul prossimo rialzo tassi della Fed, 25 punti base in più rispetto alla precedente indicazione. Il 21 settembre, il Federal Open Market Committee dovrebbe portare i tassi di riferimento a 2,75%-3%. Per novembre, la banca d’affari si aspetta +50 punti base, il doppio della precedente previsione.

Avvio positivo per le Borse, Btp al 3,84%

  • I future segnalano un avvio positivo della seduta europea; Eurostoxx +0,5%
  • Le borse dell’Europa hanno chiuso in lieve rialzo nell’attesa delle decisioni di Francoforte. Nell’attesa dell’esito, tutt’altro che scontato, del confronto sul piano di risparmio energetico l’’indice Stoxx Utilities ha guadagnato il 2,3%. L’indice Stoxx Energy perde il 3%.
  • Il future del Bund è in lieve rialzo a 147,8. Il decennale ha chiuso a 1,57% di rendimento. Il Btp decennale frena a 3,84%.
  • Nel giorno dell’annuncio della decisione di politica monetaria da parte della BCE, il cross euro dollaro è di poco sotto la parità a 0,999, ieri +1%.  Gabriel Debach, market analyst di eToro scrive che il rialzo “potrebbe essere di supporto per la valuta unica” anche se resta qualche dubbio sull’efficacia della stretta, visto che l’inflazione, in Europa, “solamente per il 15% è generata dalla domanda, rispetto al 30% degi Stati Uniti. Di sicuro aumenterà i rischi di recessione, già alti in Europa, ma consentirà di poter sfruttare eventuali politiche di supporto, o tagli dei tassi”.

Mal di Cina per il petrolio, gas sotto i 200 euro

  • Il petrolio WTI , penalizzato anche dalle notizie in arrivo dalla Cina sulla pandemia, ha chiuso in calo di quasi il 6%, stamattina risale debolmente a 82,5 dollari il barile. Brent a 88 dollari. Quotazioni sui minimi da inizio anno. 
  •  Il gas al nodo olandese ha chiuso ieri in calo del 10% a 212 euro per MWh. Il gas Ue apre stamane a -8% sotto i 200 euro. 
  • La Commissione Europea proporrà di fissare un limite al prezzo dell’energia elettrica prodotta non con il gas, a 200 euro per MWh. Il future sull’energia elettrica ad un anno tratta intorno a 530 euro MWh. La stessa Commissione sta lavorando ad un piano di recupero degli extra profitti accumulati dai produttori di energia elettrica che non usano il metano come combustibile. Il nuovo cap, che riguarda vento, sole, carbone e nucleare, sarebbe posto ad un livello parecchio superiore a quello attuale dell’Italia per le rinnovabili, pari a 65 euro MWh.

Piazza Affari: Leonardo e Unipol in evidenza. Stm record

  • Il Ceo di Stm, Jean-Marc Chery ha confermato “l’ambizione” di diventare un gruppo da 20 miliardi di dollari di ricavi nel medio periodo. Il Cfo, Lorenzo Grandi, ha previsto un margine lordo al 47% per il 2022, “forse anche un po’ meglio. Per il prossimo anno penso che saremo sullo stesso livello”.
  • Leonardo: SocGen rafforza il Buy e ritocca il target da 12,5 a 12,7 euro.
  • Unipol: Barclays aggiusta il target da 6,5 a 6,6 eu e rafforza il giudizio Overweigh.

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