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Borse, futures in ripresa dopo il crollo. Boom dei Btp

Dopo la nuova stangata di ieri, dovuta al crollo del Nasdaq e del petrolio, le Borse provano a rialzarsi anche se lo stop al vaccino di Astrazeneca è un’altra tegola -In vista della Bce i Btp volano

Borse, futures in ripresa dopo il crollo. Boom dei Btp

L’illusione di poter contenere i danni della corsa sfrenata dei titoli tech è svanita di fronte alla violenta reazione dei mercati che hanno inflitto violenti ribassi ai titoli protagonisti della bolla.  E così la giapponese Softbank aggiunge nuove perdite al -12% accusato dopo la scoperta delle sue manovre speculative. Ma il titolo più esposto è ancora una volta Tesla che ha lasciato ieri sul terreno il 21% dopo che S&P ha rifiutato l’ingresso del gigante dell’auto elettrica nel listino più nobile della finanza.

Lo shock ha investito tutti i mercati, già in tensione perché Astra Zeneca ha annunciato lo stop del suo vaccino anti Covid-19 tarderà dopo che alcuni pazienti-cavia si sono ammalati a sorpresa. Non meno inquietante la crisi del petrolio a fronte della caduta dei consumi.  Anche questo spiega il successo del Btp 20 accolto ieri da prenotazioni per 84 miliardi di euro da parte di gestori in fuga dal rischio.

ARRETRA TOKYO, IL NASDAQ AI LIVELLI DI FERRAGOSTO

Conforta però la tenuta dei mercati che non hanno ceduto al panico. I futures sulle Borse Usa segnalano un timido rialzo. 

In forte calo stamane l’Asia: Tokyo arretra dell’1,7%, Shanghai -1,5, Hong Kong -1%. 

Pesante il tonfo dei mercati Usa. Dow Jones -2,25 S&P -2,78, il Nasdaq  -4,11% è tornato ai livelli di Ferragosto.

PIAZZA AFFARI -1,8%, TIENE LONDRA

Gli effetti del Lockdown pesano sulle statistiche della zona euro alla vigilia delle decisioni della Bce per frenare l’euro forte. Il pil della zona euro è sceso del’11,8% (-11,4% nella Ue). È il calo maggiore dall’inizio delle serie temporali nel 1995. Fitch ha abbassato le stime sul pil dell’Italia 2020 a -10% dal precedente -9,5% pur alzando la proiezione per il rimbalzo atteso nel 2021 al 5,4% dalla precedente stima del 4,4%.

Non stupisce in questo contesto la brusca frenata de mercati azionari:

Milano lascia sul campo l‘1,81 a 19.380 punti.

In rosso anche gli altri listini. A Parigi -1,59%, il colosso nucleare Edf perde il 17,6% a fronte dei guasti a diversi reattori. 

Tiene Londra, sotto la pressione al ribasso della sterlina. Vola Royal Mail +16.8% dopo la revisione dei target.

TUTTI  PAZZI PER I BTP 20: RICHIESTE PER 84 MILIARDI

Sul mercato obbligazionario il tasso del decennale si è fermato all’1,04%, lo spread è salito a 154 punti. Ma la giornata è stata segnata dalla trionfale corsa del titolo a 20 anni collocato martedì dal Tesoro: il nuovo benchmark è stato collocato per 10 miliardi a fronte di una richiesta per 84 miliardi. Il costo per l’emittente del titolo, scadenza 1/03/2041 è stato fissato a + 7 punti base (contro + 12) rispetto al titolo quotato scadenza 2040. 

Tra i membri del consorzio di collocamento figura J P Morgan che in una nota ai clienti ha suggerito di privilegiare i Btp rispetto ai Bund perché il Recovery Fund ha in pratica azzerato il rischio Italexit. Tra i clienti del Tesoro italiano spiccano i gestori giapponesi: grazie all’extra rendimento sul cambio, il rendimento sul decennale sale all’1,37%.

Oggi nuova asta con l’obiettivo di raccogliere 6,75 miliardi  con due Btp, uno a tre e l’altro a sette anni.

CROLLANO I PETROLIFERI, SOFFRONO LE BANCHE

 Piazza Affari la seduta è stata  particolarmente negativa per i titoli petroliferi: Tenaris -3,44%; Eni -3,27%; Saipem -2,56%. 

Pesante anche il bilancio giornaliero delle banche: Unicredit-3,72%; Bper -2,72%; Mediobanca -2,55%. Tra i peggiori del listino figura Stm -3,8%.investita dalla frana dei titoli tecnologici europei e americani.

AVANZA CNH GRAZIE ALLA QUOTA IN NIKOLA, PREMIATA DA GM   

Sono solo due le blue chip ieri in progresso: Pirelli +3,7%, aiutata dalla promozione di Citigroup a ,”buy” da “sell”, con il target price che passa a 4,6  da 3,4 euro; Cnh Industrial +1,23%, trascinata al rialzo dall’’acquisizione da parte di General Motors di una quota dell’11% in Nikola, produttore di camion elettrici in rally a Wall Street. L’azienda, in cui Cnh pesa per il  7%, capitalizza circa 30 miliardi di dollari anche non ha ancora prodotto un solo camion.

OGGI L’AGCOM ASSOLVE BOLLORÉ

Fuori dal paniere principale ha rallentato la corsa Mediaset, +0,4%. Il tema Mediaset-Vivendi, dopo la sentenza, sarà sul tavolo del consiglio dell’Agcom che abolirà i vincoli della Gasparri a Vivendi. Le prese di beneficio mandano al tappeto Tiscali -7,14%.

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