Condividi

Borse europee: indici in rialzo, trimestrali spingono gli acquisti e dribblano le tensioni a Taiwan. Spread in calo

Positive le Borse europee nonostante le tensioni a Taiwan. Bank of England alza i tassi di 50 punti all’1,75%. A Milano vola Tenaris, spread in calo

Borse europee: indici in rialzo, trimestrali spingono gli acquisti e dribblano le tensioni a Taiwan. Spread in calo

Le trimestrali spingono gli acquisti nelle Borse europee e milano è in linea. Resta tuttavia alta la tensione a Taiwan dove la Cina ha iniziato le esercitazioni militari, lanciato missili, innescando la reazione difensiva dell’isola. Occhi puntati anche sulla Bank of England (BoE) che ha deciso un nuovo aumento dei tassi: 50 punti base portando il tasso da 1,25 a 1,75 per cento, un passo ritenuto necessario per raffreddare l’inflazione arrivata al 9,4% in giugno. È il livello più alto mai raggiunto dal 1995.

Gli indici delle Borse europee sono in rialzo

La Borsa di Milano è tra le migliori e segna a fine mattinata un rialzo dell’1,1%; il Car 40 sale dello 0,8% a Parigi, il Dax 40 dell’1,07% a Francoforte mentre il Ftse 100 a Londra è piatto in attesa delle decisioni BoE. Da segnalare Lufthansa e Zalando (rispettivamente +4,7% e +10% a Francoforte) e Crédit Agricole (+4,7% a Parigi).

La Borsa di Milano premia Tenaris

A Piazza Affari è ancora giornata di trimestrali. Svetta su tutti Tenaris +2,4% dopo la trimestrale nettamente superiore alle previsioni degli analisti e con ricavi e utile in forte crescita. Bene anche Diasorin +3,3%

Acquisti anche sulle banche: Bper Banca +1% in attesa dei conti mentre Banco Bpm registra un calo dello 0,3% dopo i dati diffusi mercoledì a Borsa chiusa. Positiva Banca Mediolanum +2,9%  che ha rivisto al rialzo i target di utile operativo, bene le utility. In coda al listino Tim-Telecom Italia -1,3% dopo i conti del secondo trimestre pubblicati mercoledì’ sera a Borsa chiusa.

Spread in calo, Petrolio stabile

Lo spread BTp-Bund scende a 207 punti. Scende anche il rendimento del BTp decennale benchmark che viene scambiato al 3%, dal 3,03% del riferimento precedente. Poco mosso il petrolio: il Brent a 96,77 dollari. Scende del 4% il prezzo del gas a 191 euro al MWh. I mercati hanno «digerito» a decisione di aumentare la produzione di petrolio di 100.000 barili al giorno a partire da settembre ad opera di Opec+, il cartello dei Paesi produttori cui aderisce anche la Russia.

Commenta