Condividi

Borse e petrolio affondano, lo spread allarma: Milano la peggiore

L’allarme sulla profonda recessione lanciato dal Fondo Monetario e il nuovo crollo del prezzo del petrolio colpiscono al cuore le Borse ma Piazza Affari (-4,78%) è la maglia nera – Preoccupa la nuova impennata del differenziale tra i rendimenti del Btp e quelli del Bund tedesco.

Borse e petrolio affondano, lo spread allarma: Milano la peggiore

Petrolio in calo, dati macro profondamente deludenti e recessione incalzante innescano oggi una fuga dall’azionario e pesano sulle Borse mondiali. I listini europei chiudono in profondo rosso, dopo un peggioramento pomeridiano a seguito dell’apertura negativa di Wall Street.

Piazza Affari è in maglia nera, -4,78%, e scende a 16.719 punti, con tutte le blue chip in ribasso, eccetto Diasorin +7% e Italgas +0,82%. Crolla Atlantia  -9,18%, male i titoli petroliferi e gli industriali. Giù il risparmio gestito e anche le banche restano sotto pressione, con lo spread fra decennale italiano e tedesco che continua a crescere: 233 punti base, +8,07%; il rendimento del Btp è 1,86%. Dopo i guadagni di ieri mette la retromarcia Francoforte -3,91%; le perdite sono analoghe a Parigi -3,76%; Madrid -3,79%; Londra -3,40%.

L’Orso si riaffaccia e a New York, dopo la seduta in rialzo della vigilia. Spaventano le previsioni del Fondo Monetario Internazionale sul 2020, che trovano conferma nei dati macro di giornata (peggiori del previsto) e nelle trimestrali delle banche americane più importanti. Le vendite al dettaglio a marzo hanno registrato un calo record, -8,7%, l’indice manifatturiero nell’area di New York ha toccato un minimo storico, -78,2 punti, e la produzione industriale ha subito il maggiore calo, -5,4%, su base mensile dal gennaio 1946. La settimana delle trimestrali, che si è aperta ieri con JpMorgan Chase e Wells Fargo ed è proseguita oggi con Bank of America, Goldman Sachs e Citigroup, rivela che le cinque le banche hanno riportato un calo di oltre il 40% negli utili legato agli accantonamenti fatti per proteggersi dalle perdite previste a causa della pandemia.

E i contagi si espandono a ritmo serrato, anche se in molti paesi come l’Italia la curva pare in declino. Secondo Reuters il numero di casi di Covid-19 registrati in tutto il mondo supera ormai i due milioni. “Il primo milione di casi a livello mondiale – scrive l’agenzia – è stato registrato dopo 83 giorni e ci sono voluti solo 14 giorni per raggiungere i due milioni”.

A pesare sui listini è inoltre il nuovo crollo del petrolio, dovuto alle stime sulla domanda da parte dell’Agenzia internazionale dell’energia. A causa dei blocchi dell’attività produttiva e all’arresto quasi completo della mobilità, secondo l’Aie la domanda dovrebbe  registrare quest’anno il calo record di 9,3 milioni di barili al giorno e nel solo mese di aprile la diminuzione sarà di 29 milioni di barili al giorno, un livello che non si vedeva da più di 25 anni. La prospettiva mette in ombra i massicci tagli decisi dai produttori e il greggio Wti perde quota 20 dollari, scambiando a 19,55 dollari al barile (-2,78%); il Brent s’inabissa del 6,7% a 27,62 dollari al barile. Ciome se non bastasse le scorte settimanali Usa sono risultate superiori alle attese.

La seduta è negativa anche per l’oro, che dopo essere schizzato sopra i 1800 dollari, al momento tratta in ribasso a 1744,40 dollari l’oncia (-1,4%). Gli investitori preferiscono rifugiarsi nei dollari e il biglietto verde torna ad apprezzarsi contro le principali valute. L’euro cede posizioni e il cambio si muove intorno a 1,0915.

In questo periodo davvero difficile per le Borse si distingue, in Piazza Affari Diasorin che, da inizio anno, ha guadagnato quasi il 30%, accelerando nell’ultimo periodo sulle attese che la società possa essere scelta per i test sierologici su scala nazionale nella ricerca di anticorpi IgG del virus Sars Cov-2 e quindi nell’identificazione di coloro che hanno sviluppato una risposta immunitaria al virus in quanto già infettati. Oggi il broker Kepler Cheuvreux ha alzato il target price a 130 da 104 euro precedente, anche se al momento il titolo vale 149,80 euro. Berenberg ha portato il prezzo obiettivo a 145 euro da 110 precedente.

Le performance peggiori di giornata appartengono ad Atlantia, Banca Generali -8,96%; Poste -8,8%; Buzzi -8,74%; Saipem -8,58%. Le banche registrano perdite pesanti a partire da Bper -7,36%.  

Gli istituti minori, già fragili prima della crisi legata all’epidemia del nuovo coronavirus, potrebbero aver bisogno di un tempestivo intervento pubblico per favorire processi di aggregazione, ha detto Bankitalia in audizione alla Camera, in Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario. Nella relazione si legge inoltre che: “Sulla base di nostre valutazioni a marzo la produzione industriale avrebbe subito una contrazione pari a circa il 15 per cento”. Quindi: “Le nostre stime indicano che tra marzo e luglio il fabbisogno aggiuntivo di liquidità delle imprese possa raggiungere i 50 miliardi”.  Bankitalia ha infine censito per il mese di febbraio una crescita del debito pubblico italiano a 2.447 miliardi.

Commenta