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Borse e banche in rally per il rallentamento di Covid-19

Piazza Affari guadagna il 4% trainata soprattutto del boom delle grandi banche – Tutte in forte rialzo le altre Borse, sia in Europa che negli Usa

Borse e banche in rally per il rallentamento di Covid-19

I mercati vedono una luce in fondo al tunnel e inaugurano la corta settimana pasquale in netto recupero. Piazza Affari guadagna il 4% e oltrepassa la soglia dei 17mila punti, con le banche in grande spolvero a partire a Unicredit +8,67% e Intesa +9,71%. Bene l’obbligazionario: lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 190 punti base (-2,59%); il rendimento del Btp è 1,48% e quello del Bund -0,43%.

In chiusura sono ancora più toniche Francoforte +5,74%; Parigi +4,61%; Madrid +4,27%. Vienna guadagna il 4,12%. Il governo austriaco ha in programma di riaprire i negozi a partire dalla prossima settimana, un primo segnale di allentamento delle misure di lockdown per il coronavirus, sebbene sia stato esteso l’obbligo di indossare mascherine.

Leggermente più arretrata Londra +3,11%, con Boris Johnson in ospedale, ma ancora ottimista, all’indomani del discorso della Regina Elisabetta alla Nazione.

La seduta è risultata vivace fin dalla mattina europea, in scia alla chiusura in rialzo di Tokio e con la sensazione che i numeri dell’epidemia, soprattutto in Italia, autorizzino un cauto ottimismo sulle misure di contenimento e nella speranza di una prossima fase due nella lotta alla diffusione del Covid-19. 

L’apertura è stata euforica anche a Wall Street, che si sta muovendo tuttora in grande progresso, benché Il Ceo di JPMorgan Chase & Co Jamie Dimon, preveda una “brutta recessione” nel 2020, e annunci che la maggiore banca statunitense potrebbe sospendere i dividendi se la crisi del coronavirus continuerà a peggiorare. Gli Stati Uniti si preparano ad affrontare forse il periodo peggiore, ma questo dovrebbe rappresentare anche il picco dei contagi dopo il quale si potrà vedere scendere la curva. “Luce in fondo al tunnel” è appunto il testo di un Tweet di Donald Trump, che invita a guardare quel che di positivo ci può essere in una fase buia come questa. Ad alimentare la propensione al rischio è poi la sensazione che la riunione dell’Eurogruppo, in programma domani, troverà misure idonee a sostenere l’economia dei paesi più colpiti. Notizie stampa accreditano un intervento in più fasi, partendo dal Meccanismo europeo di stabilità con prestiti al 2% del Pil e condizioni uguali per tutte le nazioni, con tassi bassissimi o anche annullati, per poi passare a un piano Ue da oltre mille miliardi, ma con riforme forti chieste ai paesi che ancora non le hanno affrontate. “L’Europa si trova davanti alla più grande prova dalla sua nascita – dice Angela Merkel – È interesse di tutti e della Germania che l’Europa ne esca forte”. Nel Mes, secondo Merkel ci sono “linee di credito precauzionali che sono legate a condizioni minime”. “

All’Eurogruppo “stiamo convergendo su alcune misure ma dobbiamo essere chiari che uno strumento di bilancio comune è necessario se vogliamo evitare un impatto asimmetrico della crisi”, sostiene d’altra parte il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni. 

In Italia intanto è stata trovata l’intesa sul pacchetto liquidità alle imprese, in grado di mobilitare risorse per oltre 750 miliardi di euro, oltre 400 in più rispetto ai 350 miliardi già previsti nel Dl cura Italia”. Lo scrive l’Ansa citando fonti del Mef che spiegano che si liberano 200 miliardi per la liquidità delle imprese e 200 miliardi per il sostegno dell’export.  

Nell’attesa di tutte queste misure l’euro è stabile contro il dollaro e si muove intorno a 1,08. 

Fra le materie prime riparte la galoppata dell’oro, +2,6% a 1689,10 dollari l’oncia, ai massimi da tre settimane. Bene anche l’argento, +1,7%, 14,67 dollari l’oncia.

Perde il petrolio, dopo il potente recupero della scorsa settimana. A indebolire l’oro nero è il rinvio, da oggi al 9 aprile, della conference call fra paesi Opec e alleati in cui si dovrebbe trovare un accordo per i tagli alla produzione con il fine di sostenere i prezzi.

Il Brent cede il 3,55% e scende a 32,90 dollari al barile; Wti -5%, 26,90 dollari al barile.

Sul listino principale di Piazza Affari sono in evidenza le banche. Le due big, Intesa e Unicredit mettono a segno un ottimo recupero, dopo le pesanti perdite della scorsa settimana. dopo la pesante correzione subita la scorsa settimana. Gli analisti di Bank of America hanno mantenuto l’indicazione di acquisto sui due istituto, pur tagliando i prezzi target, che sono in ogni caso abbondantemente sopra l’attuale quotazione. 

La blue chip migliore di oggi è Campari, +10,18%, che guarderebbe a possibili acquisizioni all’estero.

Acquisti sostenuti su Stm +9,23%; Exor +8,16% con Fca +6,71%.

Leonardo +7,48% è su nuovi massimi nella prospettiva di continuare l’attività senza interruzioni.

In calo solo Italgas -1,43% ed Eni -0,11%.

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