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Borse deboli, a Milano pesano banche e energia

La Borsa americana prende una pausa dopo le trimestrali – Greggio Wti in area 44 dollari – In Europa positiva solo Londra, Milano chiude in lieve ribasso, Parigi sulla parità – Nel mirino le banche guidate da Mps, Pop Milano e Bpop – Bene invece Telecom spinta dalla trimestrale Vodafone – Lusso sugli scudi con Moncler – Scivola Rcs.

Seduta di attesa sulle Borse europee. Il Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,1% appesantito da banche e energetici, Parigi +0,01%, Francoforte -0,11% e Londra +0,42%.

A luglio l’indice Pmi d’oltremanica è precipitato a 47,7 da 52,4, molto peggio di quanto pensavano gli economisti. L’indice, basato sulle intenzioni di acquisto dei manager d’azienda, mette a segno il peggior calo in 20 anni di storia e scivola sul livello più basso da marzo 2009, compatibile con un ribasso del pil dello 0,4% in un trimestre. Giù la sterlina nei confronti del dollaro.

Grazie alla spinta della Germania e della Francia, l’indice Pmi composite relativo alla zona euro, in luglio è sceso meno del previsto, attestandosi a 52,9 da 53,1 di giugno, il consensus era a 52,5 punti.

Negli Usa l’attività manifatturiera ha accelerato il passo in luglio. La stima flash dell’indice manifatturiero Pmi, redatto da Markit, si è attestata a 52,9 punti, in rialzo dai 51,4 della lettura flash di giugno e dai 51,3 punti di quella finale del mese scorso. Gli analisti attendevano una lettura pari a 51,9 punti.

A Wall Street alla chiusura dell’Europa gli indici sono in moderato rialzo: il Dow Jones sale dello 0,14 e l’S&P500 dello 0,31%. Occhi su ge che ha pubblicato i risultati evidenziando un ritorno in utile nel secondo trimestre a 2,74 miliardi di dollari, rispetto a un rosso di 1,36 miliardi nello stesso periodo dell’anno prima. Il petrolio perde terreno con il Wti in calo dell’1,81% 43,94 dollari al barile.

I mercati guardano ora alla riunione della prossima settimana della Fed e alla pubblicazione degli stress test sulle maggiori banche europee in agenda per il 29 luglio. A Piazza Affari L’attenzione è sempre alta su Mps -3,29% che dopo l’avvio in rialzo è passata in negativo, mentre proseguono le speculazioni su come sarà affrontato il problema delle sofferenze.  Nel frattempo Bankitalia ha comunicato che sono arrivate tre offerte impegnative per le good bank. Tra le banche vendite anche su Bpm -1,96%. Stamattina Berenberg ha tagliato la raccomandazione a Sell, dal precedente Hold.Stessa bocciatura, da parte dello stesso soggetto, per Banco Popolare -1,59%. Il broker consiglia di girare al largo da tutte le banche italiane, bisognose complessivamente di almeno 30 miliardi di euro di nuovi capitali, ma in un’ipotesi estrema, il gap potrebbe essere tre volte più alto. Ubi Banca -1,79%, Unicredit -0,61%. In positivo Intesa +0,15%.

In fondo al Ftse Mib anche Cnh Industrial -2,15%, Tenaris -2%. In evidenza tra i migliori titoli del paniere principale Moncler +2,67% e Telecom Italia +1,46%. La società ha inviato ieri una lettera ai ministeri competenti e a Federmanager per annunciare l’avvio di una procedura per l’uscita entro il 2018 di 170 dirigenti (su 648) dal perimetro della capogruppo. Le tlc sono spinte in tutta europa  dai buoni risultati trimestrali di Vodafone che hanno evidenziato ricavi in crescita del 2,2% su base comparabile a 12,3 miliardi di euro.

Fuori dal Ftse Mib Rcs scivola dello 0,39% mentre Cairo Communication sale dell’1,34% dopo che Consob ha deciso di non sospendere cautelativamente l’offerta vincitrice di Cairo dopo aver visionato gli esposti giunti dalla cordata concorrente. Datalogic +3,69% dopo che le vendite preliminari sono risultate ben superiori alle attese.

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