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Borse asiatiche, su Tokyo pesa la crscita dello yen

Indice regionale ai massimi degli ultimi cinque mesi – In evidenza le società di prodotti al consumo – Le piazza nipponiche sono invece calate perché appesantite da una forte crescita dello yen.

Borse asiatiche, su Tokyo pesa la crscita dello yen

Le Borse asiatiche, con l’esclusione del Giappone, sono cresciute, portando l’indice regionale ai massimi degli ultimi cinque mesi. In evidenza le società di prodotti al consumo. Le piazza nipponiche sono invece calate perché appesantite da una forte crescita dello yen. 

Sul fronte dei titoli, David Jones Ltd, la maggiore catena di grandi magazzini australiana per valore di mercato, è salita del 23% dopo aver accettato un’offerta di takeover da parte della sudafricana Woolworths Holdings. Nissan Motor, la casa automobilistica che ottiene il 79% delle vendite al di fuori del Giappone, è invece scivolata del 2,8 per cento. 

L’operatore di trasporti marittimi Mitsui O.S.K. Lines si è contratto del 5,8% a Tokio a seguito della vendita di bond convertibili.  

L’indice MSCI Asia Pacific excluding Japan guadagnava lo 0,8%  piazzandosi a quota 481.92 alle 9:43 del mattino a Hong Kong. Almeno tre azioni erano in crescita per ognuna in declino. L’indice Hang Seng China Enterprises aumentava dello 0,7% avvicinandosi alla migliore chiusura dallo scorso gennaio. La misura è rimbalzata del 12% a ieri, dopo essere entrata nel mercato “orso” il 20 marzo scorso.  

“Sotto la superficie la ripresa è maggiore di quanto pensi la maggioranza degli investitori”, commenta Thomas Thygesen, capo della cross-asset strategy di Skandinaviska Enskilda Banken a Hong Kong. “C’è un chiaro segnale che la Cina si stia allontanando dal restringemento del credito, una delle maggiori fonti di preoccupazione all’inizio dell’anno. Questo è uno degli elementi chiave che terranno l’economia globale in marcia quest’anno”. 

L’Hang Seng di Hong Kong cresceva dello 0,7% e il Taiex di Taiwan aumentava dello 0,3 per cento. In aumento anche il sudcoreano Kospi (+0,1%), il neozelandese NZX 50 (+0,6%), lo Straits Times di Singapore (+0,1%) e l’australiano S&P/ASX 200 Index (+1%). 

In controtendenza, come si diceva, il giapponese Topix in declino dell’1,7% in un giorno in cui lo yen era trattato a 101,88 sul dollaro. L’MSCI Asia Pacific, incluso il Giappone, cadeva dello 0,1% a 138.51.


Allegati: Bloomberg

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