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Borse 14 agosto: Meloni rivela che “sulle banche ho deciso”. La Cina trema perché il mattone è al collasso

Il gigante immobiliare cinese Country Garden ha sospeso i pagamenti e il suo titolo vale zero – E’ molto più di un default – Riflettori di Piazza Affari su banche e su Telecom

Borse 14 agosto: Meloni rivela che “sulle banche ho deciso”. La Cina trema perché il mattone è al collasso

L’economia cinese, ha detto Joe Biden, è “una bomba ad orologeria”. A confermare l’allarme arriva stamane l’ennesimo tracollo del gigante immobiliare Country Garden, già considerato dalle autorità il modello da seguire per la ripresa del mattone. Al contrario, la società, dopo aver mancato il rimborso di una rata di un prestito in dollari di soli 22 milioni, ha annunciato stamane la sospensione degli scambi su 11 prestiti sul mercato interno. Il titolo vale ormai poco più di zero. Qualcosa di più di un default agli occhi del mercato perché impressiona il mancato sostegno all’economia da parte del governo. L’effetto immediato è un nuovo calo dell’indice delle blue chips -1,1% (-3,4% la settimana scorsa) ma anche il calo del petrolio (brent a 86 dollari), il primo dopo sette settimane e la ripresa del dollaro.

Eurostoxx in ribasso, riflettori su Telecom

La crisi del mattone cinese è l’ultimo dato che giustifica l’apatia dei mercati del Vecchio Continente. Pochi gli operatori che oggi rinunceranno all’appeal della spiaggia per il richiamo dello Stock Exchange.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso. I Future dell’EuroStoxx50 segnano -0,3%. Domani il mercato azionario di Milano è chiuso. Mercoledì esce la seconda lettura del PIL del secondo trimestre della zona euro, venerdì sarà annunciata la lettura finale dell’inflazione di luglio.

L’intervento sulle banche l’ho deciso io”. Così la premier Giorgia Meloni scende a difesa di un provvedimento i cui effetti, a giudicare dalle prime reazioni, potrebbero però essere però sensibilmente diluiti a settembre, al momento della conversione in legge.

La borsa di Milano -1% è scesa venerdì dopo due sedute di recupero che l’avevano portata ieri sui livelli precedenti l’annuncio della tassa straordinaria sulle banche.

In ribasso anche l’Indice EuroStoxx 50 -1,2%. In Europa, questa settimana sono scese le società delle materie prime (Stoxx -4,5%), sono salite quella salute (Stoxx +3,3%).

Sempre sotto i riflettori Tim in attesa degli sviluppi della partita sulla Rete. Il nodo principale riguarda i rapporti con Vivendi, azionista numero uno di Tim.

In rialzo invece Ubs +5%.La società ha comunicato di voler chiudere l’accordo di protezione statale dalle perdite derivanti dall’aggregazione con Credit Suisse, in marzo, lo stato della Svizzera aveva messo a disposizione fino a nove miliardi di franchi a copertura di eventuali danni economici derivanti dall’operazione.

Il BTP riparte da 4,17%. Bund a 2,62%. Euro a 1,093 (-0,2%).

Venerdì il dato sull’inflazione Ue

La data da cerchiare in rosso è venerdì, con il dato complessivo sull’inflazione nell’area euro comunicato da Eurostat mentre due giorni prima sarà la volta della seconda lettura del Pil nel trimestre.

In arrivo le minute della Fed, Walmart chiude le trimestrali

Anche i future di Wall Street sono in lieve ribasso. L’indice S&P500 ha chiuso la seduta di venerdì piatto, sulla parità il bilancio della settimana.

S’avvia alla chiusura la stagione delle trimestrali. Com’è tradizione, a chiudere saranno le società del largo consumo, da Home Depot a Walmart.

In sede di bilancio, il 78% delle società ha battuto le stime sugli utili, ma per i ricavi la percentuale scende al 61%. dei ricavi.

Lato banche centrali riflettori sui verbali dell’ultima riunione della Fed di luglio, attesi mercoledì, anche se gli ultimi dati sull’inflazione, cresciuta meno delle attese, potrebbero già avere superato le riflessioni di luglio, con gli addetti ai lavori che ritengono sempre più probabile una nuova tregua nel rialzo dei tassi da parte della banca centrale Usa nella riunione di settembre. Prima ancora ci sarà l’appuntamento di fine estate a Jackson Hole, tradizionale sede di incontro dei banchieri centrali.

In rosso il Giappone, Yen ancora giù

Sotto la pressione della crisi del mattone cinese le borse dell’Asia Pacifico iniziano la settimana di Ferragosto in ribasso. L’indice MSCI Asia Pacific scende sui minimi da giugno.

Nikkei di Tokyo -1,1%. Il cross tra yen e dollaro è poco mosso a 144,9. La valuta giapponese si è indebolita nelle ultime cinque sedute. Domani esce il dato sul Pil del secondo trimestre e venerdì quello sull’inflazione, questi due elementi dovrebbero chiarire quanto siano alte le possibilità di un cambiamento a breve della politica monetaria.

Kospi di Seul -1%. S&P ASX200 di Sidney -1%. BSE Sensex di Mumbai -0,6%.

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