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BORSA ULTIME NOTIZIE: Mps aumento di capitale partito, diritti in picchiata e volatilità. Borse europee positive

Monte dei Paschi alla sua prima giornata di aumento di capitale è sull’otto volante. Borse europee in leggero rialzo, Milano in linea

BORSA ULTIME NOTIZIE: Mps aumento di capitale partito, diritti in picchiata e volatilità. Borse europee positive

In Borsa le ultime notizie stamane sono tutte centrate su Mps: c’è forte volatilità per il titolo di Monte dei Paschi nella prima seduta in cui è possibile aderire all’operazione di aumento di capitale necessario per i suoi progetti di ristrutturazione e fusione, operazione che terminerà il 31 ottobre. Vendite a piene mani in particolare sui diritti di opzione Mps che in avvio non sono riusciti nemmeno a fare prezzo: poi la quotazione è crollata dell’88% rispetto ai 7,837 euro del valore iniziale e a metà seduta è sceso sotto 1 euro a 0,915. Nelle prime due ore di negoziazione sono stati trattati 168mila diritti pari allo 0,16% del capitale pre aumento. Il possesso di tre diritti consente di sottoscrivere 374 nuove azioni al prezzo di 2 euro ciascuna.

Le azioni, dopo il crollo di venerdì scorso del -42,11% a 9,90 euro, sono state prima sospese in asta con un rialzo teorico del 7,5% a 2,219 euro.  In tarda mattinata cedono il 2,4% a 2,013 euro.

Borsa Italiana venerdì ha comunicato i valori di rettifica del prezzo di riferimento del titolo a 2,063 euro, per effetto dello scorporo del diritto di opzione, mentre il prezzo di partenza del diritto è stato fissato a 7,837 euro rispetto al Terp (prezzo teorico ex diritto).

Monte dei Paschi fa sapere in una nota che l’aumento di capitale costerà alla banca 132 milioni di euro, soprattutto in commissioni pagate alle istituzioni finanziarie che garantiscono l’operazione. I garanti hanno firmato accordi di prima allocazione per 410 milioni, mentre sono in corso trattative per stipulare ulteriori accordi per la parte restante destinata al mercato. L’aumento è “iperdiluitivo” visto che l’ammontare dell’operazione è di 10 volte superiore alla capitalizzazione di Borsa.

Mps: la Bce segnala possibili ostacoli a future fusioni

Nella Draft Srep Decision 2022, la Bce ha sottolineato che secondo le stime attuali a fine 2024 rimarrebbe una distanza fra il Tier 1 ratio del gruppo Mps e quello dei suoi peers, “poiché sulla base del Piano il Tier 1 ratio di gruppo aumenterebbe fino al 14,2% a fine 2024, posizionandosi comunque per circa 70 bps al di sotto del livello medio delle banche significative europee e di circa 150 bps al di sotto dell’attuale media delle banche significative italiane”. Il persistere di tale gap, nel lungo periodo, segnala la Bce, potrebbe rappresentare un possibile ostacolo a future operazioni di fusione con un partner industriale”.

Giovedì scorso è stata delineata una prima mappa dei partecipanti l’operazione sul capitale, con la parte maggiore interpretata dal Tesoro e dal Consorzio di garanzia delle banche. Venerdì si è aggiunta Anima con una quota inferiore alle attese. E’ di stamane la notizia che Fondazione Monte dei Paschi parteciperà alla ricapitalizzazione con 10 milioni, come comunicato dal sindaco di Siena Luigi De Mossi.

Attesa per il 3 novembre quando Mps pubblicherà i conti del terzo trimestre 2022. Bloomberg oggi prevede un utile netto a 20 milioni, Deutsche bank invece vede una perdita. L’aumento di capitale è il cardine attorno alla quale il cda di Siena ha costruito il piano strategico al 2026, nel quale sono previste 4.000 mila uscite volontarie (costo 800 milioni) che potrebbero aiutare a raggiungere l’obiettivo di utile di 1 miliardo al 2024 (che beneficia del reassessment di DTA) e di 833 milioni al 2026, con ritorno al dividendo a partire dal risultato 2025 (pay-out del 30% in 2025- 2026).

Borse europee in generale leggermente positive

Borse Europee nel complesso poco mosse, mentre si attendono indicazioni dal Regno Unito sulla politica fiscale del governo (il nuovo ministro delle Finanze britannico Jeremy Hunt fornirà oggi dettagli sulle modifiche al mini budget) e dalla Commissione europea sulle misure per la crisi energetica (domani saranno presentate le nuove proposte dalla presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen).

Sul fronte macroeconomico, l’Istat ha confermato che l’inflazione italiana ha segnato, nel mese di settembre, un +8,9% su anno, con il cosiddetto “Carrello della spesa” ai massimi da agosto 1983.

Ultime notizie su dollaro, Btp, spread, indici

Cellularline è in calo dopo che venerdì è stato comunicato che la l’OPA totalitaria promossa da Esprinet è terminata sotto soglia ed è stata quindi dichiarata priva di efficacia.

L’euro sul dollaro mostra un rialzo dello 0,20%. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,68%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 86,72 dollari per barile.

Lo spread Btp/bund è in deciso rialzo a +245 punti base, con un forte incremento di 13 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 4,69%.

Tra i mercati del Vecchio Continente resistente Francoforte, che segna un piccolo aumento dello 0,31%, Londra avanza dello 0,35%, e si muove in modesto rialzo Parigi, evidenziando un incremento dello 0,33%.

Piazza Affari in leggero rialzo

A metà seduta la Borsa di Milano è in leggero rialzo, con il FTSE MIB a +0,65%, consolidando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata giovedì scorso. Piccolo rialzo anche su FTSE Italia All-Share, che arriva a 22.843 punti. Pressoché invariato il FTSE Italia Mid Cap (+0,13%) e in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,26%).

Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ottima performance per Tenaris, che registra un progresso del 2,33%. Si muove in territorio positivo BPER, mostrando un incremento dell’1,09%. Bene anche Banco Bpm +1,69%. Bilancio positivo per Leonardo, che vanta un progresso dello 0,92%.

Le più forti vendite, invece, si manifestano su A2A, che prosegue le contrattazioni a -2,10%. Sotto pressione Moncler, che accusa un calo dell’1,35%. Scivola Campari, con un netto svantaggio dell’1,04%. Telecom Italia tenta la risalita dai minimi ma non riesce a rialzarsi dopo il downgrade di S&P e viaggia intorno ai 17 centesimi per azione.

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