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Borsa: Ucraina e Iraq spingono i realizzi

Avanza Al Qaeda in Iraq e sale con moderazione il greggio – Ma sull’Europa pesa di più il contenzioso tra Gazprom e l’Ucraina che minaccia da vicino le forniture – E così, sotto questi cieli agitati, per giunta alla vigilia del meeting mensile della Fed, le Borse europee arretrano – A Milano spicca il forte rialzo di Mps, giù gli altri titoli bancari

Borsa: Ucraina e Iraq spingono i realizzi

Avanza Al Qaeda in Iraq, sale con moderazione il greggio: Il Brent, che nei primi scambi era salito oltre quota 113 dollari il barile, non lontano dal massimo di nove mesi, guadagna lo 0,3% a 112,4 dollari. Il greggio americano Wti sale dello 0,2% a 107 dollari. Il cambio euro/dollaro è poco mosso a 1,353 da 1,354.

Poco mossi a Milano i petroliferi. Eni è invariata, Saipem +0,6%.

Come riferisce il Bp oil report, i 3 milioni di oil in meno dal Medio Oriente (e Libia) sono compensati dall’analogo aumento della produzione Usa, ai massimi dal 1970 grazie allo shale gas.

Sull’Europa pesa di più il contenzioso tra Gazprom e l’Ucraina che minaccia da vicino le forniture per il Vecchio Continente.

Sotto cieli così agitati, per giunta alla vigilia del meeting mensile della Fed, le Borse europee arretrano.

A Milano l’FtseMib scende dello 0,7% con vendite diffuse su tutti i settori.

La Borsa di Parigi perde lo 0,5%, Francoforte scende dello 0,3%, Londra -0,2%.

A Piazza Affari spicca il forte rialzo di MontePaschi che sale del 5,8%, sostenuta dalla promozione di Exane che ha alzato la raccomandazione a Neutral da Underperform.

Apertura brillante anche per Banca Carige nel primo giorno di avvio dell’aumento di capitale da 800 milioni. Le azioni, dopo aver segnato un prezzo di apertura a 0,1795 euro, sono entrate in asta di volatilita’ quando segnavano +8,8% a 0,178 euro. Le nuove azioni, quasi 8 miliardi di titoli, saranno emesse a 10 centesimi l’una in un rapporto di concambio di 93 ogni 25 possedute. Oltre alla Fondazione Carige, che sottoscriverà il suo 19%, questa mattina anche l’altro socio di peso, la francese Bcpe, ha annunciato la sua adesione per la quota di spettanza, il 9,9%.

Tra gli altri bancari Intesa scende dell’1,3%, Unicredit perde l’1,5% nel giorno in cui prende il via il collocamento al pubblico delle azioni della controllata Fineco Bank.

Deboli le Popolari: BancaPop.Milano-0,2%, che ha rimborsato 500 milioni alla Bce, PopEmilia -2,7%, Banco Popolare -2,3%, Mediobanca -1,8%.

Sono in calo anche i titoli del risparmio gestito: Azimut -2,2%, Mediolanum -1,7%.

Pesa sul listino milanese il calo di Telecom Italia -2,5%. Mediobanca ha esercitato l’opzione per uscire da Telco la holding che controlla Telecom Italia.

Sulla base prezzi attuali , la plusvalenza inespressa sulla partecipazione spettante ammonta a 110 milioni.

Fiat -1,3%: il gruppo ha deciso l’emissione di bond fino a 4 miliardi di euro, anche in divise diverse dall’euro, da collocare presso investitori istituzionali entro fine 2015. Il cda ha approvato inoltre la fusione con Chrysler. L’ad Sergio Marchionne ha confermato gli obiettivi finanziari per il 2014.

Secondo le stime di Ihs Global Insight, il Lingotto il mese scorso avrebbe segnato in Europa un calo del 2,9% delle immatricolazioni a poco piu’ di 69.260 unita’ verso un anno prima (6,6% la quota da 7%) su un mercato in rialzo del 3,6% a quasi 1,06 milioni.

Pirelli sale dello 0,2% al netto dello stacco del dividendo, Si stabilizza Finmeccanica -1,5%,, StM -0,6%.

Nel settore lusso scendono Tod’s – -1% e Yoox -1,8%.

Forte ribasso di Brunello Cucinelli -3,7%.

Fra le mid e small cap, vola Cobra +49% che si adegua al prezzo dell’Opa annunciata da Vodafone. Cairo , che ha avanzato una richiesta di diritti d’uso come operatore tv al ministero, avanza del 3%.

Brembo+2%, buon rialzo di Safe Bag +3% che si è aggiudicata la gara per la protezione dei bagagli a Fiumicino.

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