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Borsa: Shangai riapre e il lusso corre. A Milano promossa Tim. Goldman Sachs spinge Intesa e Unicredit

La fine del lockdown in Cina e l’accordo sulla rete unica Tim-Open Fiber danno una spinta al Toro. Inflazione tedesca e incertezza sull’embargo al petrolio complicano il rialzo

Borsa: Shangai riapre e il lusso corre. A Milano promossa Tim. Goldman Sachs spinge Intesa e Unicredit

I venti di ripresa che soffiano dalla Cina risvegliano gli spiriti delle Borse del Vecchio Continente. A trainare i listini sono non a caso i titoli del lusso, il settore più legato alla domanda di Pechino e Shanghai che ha annunciato la riapertura parziale dei negozi da mercoledì. A Piazza Affari al top c’è Moncler +4,41%. Rialzi simili a Parigi per Lvmh, Hermès e Kering. 

Note positive in arrivo dal comparto auto e dalla tecnologia nonché la previsione di Goldman Sachs di utili in ascesa per il settore bancario con i prossimi aumenti dei tassi completano il quadro positivo della giornata, nonostante i volumi ridotti per la festività dei mercati Usa. La banca Usa ha riavviato la copertura su cinque banche in Italia e Francia tra le quali Intesa Sanpaolo e Unicredit con giudizio Buy per entrambe.

I dati in agenda questa settimana dovrebbero mostrare che l’inflazione della zona euro è salita ulteriormente rispetto al record del mese scorso, aumentando la pressione sulla Banca centrale europea. L’inflazione tedesca, in calendario alle 14,00 italiane, è attesa all’8% su base annua dopo aver toccato il mese scorso un massimo di quattro decenni del 7,8%. 

A Milano la Borsa approva la rete unica: balzo di Tim

Piazza Affari guadagna poco meno di mezzo punto attorno alle 12 e trenta, meno di Francoforte e Parigi. Sale il rendimento delle obbligazioni: il Btp torna a superare il 3% alla vigilia delle aste a medio termine. Si indebolisce anche la carta tedesca in attesa dell’annuncio sul livello di inflazione.

Tra i temi che spiccano a Milano c’è l’avvio delle trattative per la creazione della rete unica tra Tim, Cdp e i partner finanziari Kkr, e Macquarie entro fine ottobre. Il mercato ha accolto con favore fin dalle prime battute la novità con un rialzo attorno al 3%.  “C’è bisogno di un’infrastruttura potente e forte nel Paese per poter arrivare dappertutto e questa infrastruttura non può essere nelle mani di un solo operatore, deve essere ovviamente al servizio di tutti”. Così il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, a margine dell’assemblea generale di Assolombarda, a chi gli chiedeva un commento sull’accordo. “Dalla separazione dell’infrastruttura di rete fissa traiamo le risorse per investire nei servizi e nello sviluppo dei rapporti con i clienti e del mobile, competendo più agevolmente nel mercato dei servizi digitali” scrive invece Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim in un post inviato ai dipendenti 

In buona evidenza anche Stellantis +1,75% che ha ampliato l’accordo con Toyota per la produzione di un nuovo veicolo commerciale di grandi dimensioni che sarà disponibile anche in versione elettrica a batteria. 

In luce sul listino Interpump +3.2% che recupera il terreno perso di recente. Sale Stm +2,1% dopo la buona chiusura del Nasdaq di venerdì.

Sale il petrolio +0,5% in attesa del vertice straordinario di Bruxelles che dovrebbe decidere il pacchetto di sanzioni sul greggio russo. Saipem +2,2% ha annunciato un investimento nell’eolico. Piatta Eni.

La prospettiva di tassazione degli extraprofitti in linea con quanto deciso dal regno Unito, deprime le utility in tutta Europa. Snam, Italgas, Terna ed Hera occupano le posizioni di fondo tra le blue chips con perdite attorno all’1,5%.

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