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Borsa, semestre sprint con finale “orso”. Banco Bpm maglia rosa

Testa a testa tra Europa e Wall Street su un semestre fortunato. La seduta deludente sulle due sponde dell’Atlantico non deve fuorviare: la tendenza rimane rialzista. Ecco i titoli e le piazze migliori

Borsa, semestre sprint con finale “orso”. Banco Bpm maglia rosa

Sarà un finale al fotofinish a decidere quale tra l grandi piazze azionarie taglierà per prima il traguardo di metà anno. A poche ore dalla chiusura delle piazze europee e della partenza di quelle Usa, infatti, l’esito della partita è ancora incerto: i listini del Vecchio Continente, oggi in ribasso, salgono in media poco meno del 15 per cento in euro contro il 13 per cento circa dei listini di New York. Ma se si tiene conto del rapporto euro/dollaro, l’indice Msci Europe riduce i suoi progressi al 12 per cento circa. Decisiva sarà, a questo punto, la performance del mercato Usa di oggi pomeriggio, senz’altro condizionata da uno dei dati più attesi: i nuovi posti di lavoro nel settore privato di giugno, già preceduto dal commento di Christopher Waller, il membro (votante) della Fed che ha detto che l’Istituto centrale americano potrebbe dover iniziare a ridurre il suo massiccio programma di stimolo già quest’anno per dare spazio alla possibilità di un rialzo dei tassi entro la fine del 2022.  

Insomma, sarà uno sprint del gambero tra Borse europee in netto ribasso, Piazza Affari compresa, e i listini Usa sempre più rassegnati ad una correzione di rotta giustificata dagli indicatori di ripresa dell’economia americana tra cui, ultimo in ordine di tempo, il boom del mercato immobiliare di portata storica. La corsa a comprare casa fuori città, in un contesto di penuria di offerta e di forte rincaro del materiale per le costruzioni, legname in testa, ha provocato in aprile un balzo del 14,6% dell’indice S&P Core Logic Case Shiller che traccia il valore delle unità abitative in venti aree urbane degli Stati Uniti: è il più forte incremento anno su anno dal 1988. Per quanto riguarda l’Europa, a favorire le vendite è senz’altro l’operazione di window dressing dei gestori, impegnati a raccogliere, dove ci sono, i frutti di un buon semestre. Si spiega così la brusca frenata del comparto auto, uno dei settori ciclici che più si sono messi in evidenza nel 2021: Volkswagen, che oggi lascia sul terreno più di tre punti percentuali, chiude comunque nei sei mesi con un margine del 39 per cento.

Ad un primo esame, del resto, emerge nei mercati europei il riscatto di molti titoli della old economy. Tra le banche, ad esempio, spicca il caso di Banco Bpm che, nonostante il calo di oggi (-1,21%), mette a segno un progresso del 49,5% da inizio anno, davanti al Banco de Sabadell e a Société Générale entrambi con guadagni oltre il 40% come, tra gli Industriali, la francese Saint Gobain e Tenaris (+39,9%). Il risultato è che si è appiattita la forbice tra le azioni Usa, grandi protagoniste nel corso del 2020 all’insegna dello “stay at home” e quelle del Vecchio Continente. Anche se, per gli esperti, oggi potrebbe esserci un margine a favore di un rally europeo. Se si guarda ai prezzi del 23 marzo 2020, il punto più basso dopo la proclamazione dell’inizio della pandemia, il rialzo di Wall Street è del 95 per cento, contro il 65 dell’Eurostoxx. Ma le previsioni di Refinitiv vedono, dopo tanto tempo, le società europee in testa nella classifica per utili nel secondo trimestre: +50% contro +37% in Usa. 

Il ribasso odierno di Piazza Affari, scivolata di nuovo ad un passo da quota 25mila, ha eroso quasi tutti i guadagni del trimestre, ormai ridotti ad un paio di punti, in frenata rispetto ai due trimestri precedenti (rispettivamente un guadagno dell’11% e del 17%) cui va aggiunto il 3% distribuito sotto forma di dividendo. Da inizio anno il guadagno sarà di poco inferiore al 14%, andamento grosso modo allineato al resto d’Europa. 

Per il resto le Borse mondiali si avviano verso il quinto trimestre positivo di seguito. L’indiceMSCI World lo terminerà a ridosso dei massimi storici con un guadagno intorno al +7%. L’indice MSCI Asia Pacific ha registrato un guadagno del 2,6%. Questa la classifica: indice Taiex di Taipei +20%, Kospi di Seul +14%, BSE Sensex di Mumbai +10,3%, Hang Seng di Hong Kong +6,3%, Nikkei di Tokyo +5%, CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,1%.

Da segnalare l’indice Bovespa della Borsa di San Paolo salito  sui massimi degli ultimi 16 mesi, ampliando la performance da inizio anno a +15% (in Euro). Il +11% messo a segno dal primo giugno ad oggi non ha confronti nel resto del mondo. 

I timori di un ritorno alle restrizioni alla circolazione sollevati dalla variante Delta hanno solo rallentato la corsa delle borse mondiali, ma per ora non hanno invertito la tendenza che rimane saldamente rialzista. 

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