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Bce taglia ancora i tassi di 25 punti base. Borse in altalena dopo l’apertura in ribasso di Wall Street

Ottavo taglio consecutivo da parte della Bce. Le stime sull’inflazione vengono riviste al ribasso, mentre quelle sulla crescita restano confermate – Segui la DIRETTA

Bce taglia ancora i tassi di 25 punti base. Borse in altalena dopo l’apertura in ribasso di Wall Street

Le Borse europee si muovono in altalena dopo l’apertura incerta di Wall Street, in una giornata segnata dal tanto atteso taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea: l’istituto guidato da Christine Lagarde ha ridotto il costo del denaro di 25 punti base, come ampiamente previsto, dopo il rallentamento dell’inflazione all’1,9% nel mese di maggio. Francoforte ha anche rivisto al ribasso le stime di crescita per l’Eurozona nel 2026, ora all’1,1%, e ha limato quelle sull’inflazione per il 2025 e 2026, pur confermando un target del 2% per il 2027.

La presidente Christine Lagarde ha riconosciuto che nel breve periodo i nuovi dazi — scattati al 50% su acciaio e alluminio — potranno pesare sugli investimenti e sulle esportazioni europee. Tuttavia, nel medio periodo, l’espansione della spesa pubblica per difesa e infrastrutture dovrebbe sostenere l’attività economica.

A Wall Street il clima è peggiore, dopo la telefonata tra il presidente Usa Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping, e i dati deludenti sul mercato del lavoro: le richieste di sussidi di disoccupazione sono salite ai massimi da otto mesi, mentre il report sull’occupazione privata ha mancato le attese. Ora cresce l’attesa per i numeri ufficiali sul lavoro, attesi domani. In controtendenza, il deficit commerciale cala oltre le previsioni, complice il crollo delle importazioni dopo l’avvio dei nuovi dazi.

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Piazza Affari allunga il passo e si conferma la migliore in Europa, segue Madrid. In rosso Parigi, piatta Francoforte. Sul listino milanese si distingue Leonardo, sostenuta dalle prospettive di spesa nel settore difesa. Bene anche Buzzi. Occhi su Stm, che continua a salire dopo il +11,5% della vigilia.

Sotto osservazione il risiko bancario: Mediobanca e Mps si preparano all’assemblea del 16 giugno, cruciale per approvare l’Ops su Banca Generali. L’azionista Caltagirone ha chiesto un rinvio per approfondire le partnership con Generali e Mediobanca. Invece, il proxy advisor Glass Lewis ha raccomandato di votare a favore dell’offerta. Intanto, Unicredit ha ritirato la sospensiva al Tar sul golden power relativo all’Ops su Banco Bpm, per favorire il dialogo con il governo.

Su Pirelli resta alta la tensione: il governo italiano sarebbe contrario alla richiesta di Tronchetti Provera di inasprire le restrizioni sul partner cinese Sinochem, secondo fonti vicine al dossier. Snam sconta il downgrade di Barclays.

Lo spread Btp/Bund resta sotto quota 100, a 97 punti base. Intanto la Commissione Ue, nel quadro della procedura per deficit eccessivo, ha ritenuto che non siano necessarie misure aggiuntive per l’Italia, come per Francia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia.

Sul mercato valutario, l’euro si rafforza dopo il taglio dei tassi e le parole di Lagarde, sfiorando quota 1,15 dollari. In rialzo il petrolio: Brent sopra i 65 dollari al barile, Wti sopra i 63 dollari al barile). In rialzo anche il gas naturale: +1,95% a 36,34 euro al megawattora). Torna a salire anche l’oro (sopra i 3.370 dollari l’oncia).

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