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Borsa Milano: vola oltre 22.000 punti con Eni, Enel e il Pil sopra le attese. Bene l’Europa, spread in calo

Brillante Piazza Affari, che si allinea all’ottima performance dei principali listini europei dopo i dati sull’economia dell’Eurozona (+0,7%). In prima fila Eni, Pirelli ed Enel. Soffre Leonardo

Borsa Milano: vola oltre 22.000 punti con Eni, Enel e il Pil sopra le attese. Bene l’Europa, spread in calo

Seduta spumeggiante per le Borse europee che a metà dell’ultima seduta di settimana viaggiano in rialzo, con gli occhi puntati sulle trimestrali ma soprattutto su una carrellata di dati macroeconomici utili a misurare la crescita del Vecchio Continente (+0,7% contro le attese di un +0,2%), dopo che gli Usa sono entrati in recessione tecnica (-0,9%).

Milano preme sull’acceleratore ed è in prima fila tra gli indici continentali, (+1,91% con il Ftse Mib a 22.349 punti) trainata anche dalle trimestrali e il dato del pil italiano superiore alle attese (+1% e +4,6% su base annuale). Bene Parigi (+1,2%) dopo il dato migliore delle stime sul Pil del secondo trimestre (+0,5%, contro il -0,2% dei primi tre mesi del 2022), e in rialzo anche Madrid (+0,87%). Più cauta Francoforte (+0,80%), con il pil tedesco che evidenzia una crescita pari a zero. Anche Amsterdam viaggia in territorio positivo (+0,41%) e Londra, sale dello 0,4%.

Pil Italia accelera nel secondo trimestre, tiene l’inflazione

Nel secondo trimestre del 2022, l’Istat stima che il pil in Italia – espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato – sia aumentato dell’1% rispetto al trimestre precedente e del 4,6% in termini tendenziali. Questo accade mentre la locomotiva dell’economia continentale, la Germania, si è fermata: le condizioni di crescita sono stagnanti rispetto al primo trimestre (+1,5% su anno). Bene invece la Spagna in cui l’economia segna una crescita dell’1,1% su base trimestrale e del 6,3% su anno, in Francia rispettivamente dello 0,5% e del 4,2%.

Nuova fiammata dell’inflazione in Eurozona, che a luglio tocca il record del +8,9% su base annua dal 8,6% del mese precedente come da attese di mercato. Mentre in Italia “rallenta” al 7,9%, ma è nuovo record per il carrello della spesa, che a luglio cresce del 9,1%, la più forte dal 1984. Accelerano sia i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +8,2% a +9,1%) sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,4% a +8,7%).

Spread in calo, euro si rafforza. Petrolio e gas in rialzo

Prosegue il trend di elevata volatilità causato dall’alternarsi di timori sulla recessione e sull’inflazione. Il differenziale tra Btp e Bund viaggia sulla soglia dei 239 punti (-1,14%) con il rendimento del decennale italiano che lambisce il 3,23%.

Sul fronte dei cambi l’euro si rafforza a 1,021 dollari (1,0152 ieri alla chiusura). In rialzo i prezzi del petrolio (il Wti sale dello +1,98% a 98,33 dollari al barile, il Brent oltre soglia 109 dollari (+1,9%), mentre sono poco mossi quelli del gas naturale (-3,07% a 198,93 euro al megawattora sul mercato europeo, dopo oscillazioni che li avevano riportati sopra i 200 euro).

A Piazza Affari rush di Eni, soffre Leonardo

Ancora una volta a trainare il listino sono le trimestrali. Su tutte Eni ed Enel che salgono rispettivamente del 5,43% e +3,54%. Il cane a sei zampe manda in archivio il primo semestre con un balzo dell’utile netto di 7,398 miliardi.

I rialzi più significativi Interpump (+4,96%), Pirelli (+2,98%), Cnh Industrial (+2,7%), Recordati (+1,8%), Stellantis (+2,1%), Stm (+1,7%), Telecom Italia (+2,7%), Unicredit (+2%) e Unipol (+2,6%).

Bene il lusso con Moncler (+2,79%), gli energetici con Prysmian (+2,62%) e l’auto con Pirelli (+3,76%) e Stellantis (+1,98%).

Tra i bancari gli acquisti premiano Banca Generali (+3,51%), Unicredit (+2%), Intesa Sanpaolo (+2,23%), Banco Bpm (+2,06%) e Bper (+1,48%).

Mentre in coda Leonardo (-7,42%) dopo che i risultati del trimestre non hanno sorpreso e i target della società per l’anno in corso, non sono stati alzati.

Male anche Nexi che perde il 2,72%, Amplifon lo 0,96% e Campari 0,83%

Giornata fiacca per Terna che segna un calo dello 0,51% e Atlantia (-0,22%).

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