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Borsa: Milano fa i conti con la scomparsa di Del Vecchio. Europa prudente in attesa del Forum Bce

La Borsa di Milano chiude con -0,9% e l’attenzione puntata su Mediobanca e Generali. In ordine sparso le Borse europee che attendono i segnali del forum Bce. Saipem volatile

Borsa: Milano fa i conti con la scomparsa di Del Vecchio. Europa prudente in attesa del Forum Bce

Piazza Affari chiude la prima seduta della settimana in maglia nera, tristemente adatta nel giorno della scomparsa di Leonardo Del Vecchio. La morte dell’imprenditore pesa su alcuni titoli del paniere principale come Mediobanca (-2,16%) e Generali (-3,03%), di cui Del Vecchio era azionista, in un contesto di mercati europei privi di una chiara direzione fino all’ultimo. 

Alla fine, Milano perde lo 0,86% e torna appena sotto i 22mila punti, fermandosi a 21.966. Sono negative Parigi, -0,43% (dove EssilorLuxottica lascia sul terreno l’1,61%) e Madrid -0,4%, mentre vanno all’incasso Amsterdam +1,55%, Londra +0,64% e Francoforte +0,52%.

Oltreoceano Wall Street appare assai volatile e al momento si muove intorno alla parità, dopo i guadagni della scorsa ottava. Con la fine del mese di giugno, giovedì prossimo, i mercati finanziari potrebbero archiviare però il peggior semestre dal 1970.

Mercati nervosi in una settimana di vertici internazionali

Il nervosismo di questi mesi non sembra certo al tramonto, nonostante stamani siano giunte buone notizie dalla Cina d con Sganghai che pare abbia sconfitto la nuova ondata di Covid. Le riaperture nel celeste impero, unite alla speranza che l’inasprimento di Pechino sul settore tecnologico stia volgendo al termine, hanno favorito la buona intonazione dei mercati asiatici, ma non sono bastate a sollevare completamente l’umore dell’Occidente.

La guerra in Ucraina è una spina nel fianco del mondo e continua a dominare l’agenda dei vari meeting internazionali, in corso o in avvio questa settimana, come il G7 che si sta svolgendo in Germania e il vertice Nato che aprirà in questi giorni a Madrid. Inoltre, prenderà il via questa sera, a Sintra, in Portogallo, il Forum della Banca centrale europea al quale parteciperanno sia la presidente della Bce Christine Lagarde, sia il presidente della Fed Jerome Powell.

Sul fronte russo, la Casa Bianca segnala il default tecnico di Mosca per la prima volta dalla rivoluzione bolscevica, poiché il paese stenta a rispettare i pagamenti di 40 miliardi di dollari di Bond in circolazione a causa delle sanzioni occidentali. Il Cremlino nega il fallimento, pur ammettendo che la Russia non è riuscita a fare due pagamenti previsti ieri.

Il peso delle sanzioni contro Mosca dovrebbe inoltre aumentare, mentre al G7 si parla di un tetto massimo al prezzo delle esportazioni del petrolio russo. Nell’attesa di maggiori notizie il Brent progredisce dello 0,4% a 113,58 dollari al barile. Guarda con cautela alle mosse occidentali anche l’oro, che risulta al momento poco mosso: lo spot gold scende dello 0,14% a 56,58 euro al grammo.

Dollaro in ribasso

Sul mercato valutario l’indice del dollaro s’indebolisce leggermente, in scia agli ultimi dati macroeconomici statunitense parzialmente deludenti, con gli investitori che – scrive Reuters – “sono diventati ribassisti sulle prospettive dell’economia”.

L’indice manifatturiero di giugno relativo all’area di Dallas (Texas) sembra confermare questa visione, poiché delude le attese e scende dai -7,3 di maggio a -17,7 punti, contro stime per un dato a -6,5 punti. È il dodicesimo calo negli ultimi 14 mesi e una conferma in negativo dopo il periodo marzo-luglio 2020, quando il crollo era stato provocato dalla pandemia di coronavirus. Sempre a giugno, il dato sulla produzione arretra da 18,8 a 2,3 punti.

L’euro si apprezza dello 0,5% contro il biglietto verde e il cambio si aggrappa a quota 1,06.

Saipem regina e cenerentola di Piazza Affari

Il principale indice di Piazza Affari si apre e si chiude con Saipem, regina e cenerentola al tempo stesso. Nel giorno dell’avvio dell’aumento di capitale da due miliardi di euro, le azioni segnano un teorico +43,94% mentre i diritti scendono del 26,41%. “Considerando che il valore dei diritti rappresenta circa il 96% dell’attuale capitalizzazione di mercato, ci aspettiamo un’alta volatilità nel prezzo nelle prossime sedute”, scrive il broker Bestinver.

L’aumento di capitale di Saipem prevede la sottoscrizione di nuove azioni a 1,013 euro nel rapporto di 95 a uno. Questa mattina Saipem ha anche annunciato un accordo con Bw Energy per la vendita per 73 milioni di dollari dell’unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico Cidade de Vitoria gestita operativamente per conto di Petrobras nel giacimento di Golfinho, al largo delle coste del Brasile. Secondo gli analisti l’operazione ‘è in linea con i presupposti del piano strategico 2022-2025’.

Nel settore petrolifero Eni, azionista di Saipem, perde il 2,02%, appesantita già venerdì scorso dall’annuncio del rinvio del progetto di Ipo di Plenitude.

Nella parte alta del listino troviamo invece Prysmian +1,03%, Campari +0,7% e Moncler +0,66%. Tra le banche, in ribasso, si salva Intesa Sanpaolo, +0,6%, che procederà alla metà del buyback da 3,4 miliardi di euro a partire dal prossimo 4 luglio.

Sono in rosso i titoli legati a Del Vecchio, intimoriti dai problemi successori, come Mediobanca di cui Delfin è principale azionista con il 19,4% del capitale e Generali (9% del capitale).

Il fondatore di Luxottica deteneva direttamente il 25% di Delfin e possedeva diritto di usufrutto e di voto per il restante 75% del capitale, la cui proprietà risulta divisa fra i sei figli, in quote paritetiche del 12,5%.

Arretrano anche molti altri titoli finanziari, tra cui Nexi, -2,73%, Banco Bpm -2,65%, Unipol -2,6%, Banca Mediolanum -2,52%.

In attesa delle parole di Christine Lagarde, che aprirà questa sera i lavori a Sintra, appare poco mosso il secondario. Lo spread sale leggermente, a 197 punti base (+0,5%) e lo stesso fanno i rendimenti: +3,51% il Btp 10 anni; +1,54% il Bund di pari durata.

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