Condividi

Borsa, la recessione fa paura e Milano cambia rotta

I dati manifatturieri Usa inferiori alle attese rafforzano le preoccupazioni per la crescita: Piazza Affari passa in rosso e così i listini europei – Le banche riducono i guadagni – Affonda Bio On – Pesanti Atlantia e Acea – Spread in rialzo

Borsa, la recessione fa paura e Milano cambia rotta

Con la minaccia dazi che incombe e la manifattura che frena da una sponda all’altra dell’Atlantico, chiudono in rosso i mercati europei, mentre Wall Street viaggia in ribasso. Piazza Affari perde lo 0,81% e scivola a 21.927, dopo aver resistito alle vendite nel corso della mattinata. Le banche fanno da argine, ma chiudono contrastate. Bene Banco Bpm +1,17% e Ubi +0,62%, sui cui si sono accesi i riflettori ieri, dopo le parole dell’ad del Banco Bpm, Giuseppe Castagna, secondo cui un accordo tra le due ‘avrebbe un senso‘. In calo Intesa -0,94% e Unicredit -1,2%. Blue chip peggiore è Atlantia, -2,43%, su cui resta di attualità il rischio revoca concessioni. Il finale è leggermente negativo per l’obbligazionario, dopo che il governo ha rivelato i principali numeri della nuova legge di bilancio: il differenziale fra decennale italiano e tedesco chiude a 141 punti base (+1,27%) e il rendimento del Btp cresce a +0,85%. 

Nel resto d’Europa: Francoforte -1,29%; Parigi -1,41%; Madrid -0,85%, Londra -0,74%; Zurigo -1,4%, quest’ultima trascinata in ribasso da Credit Swiss (-2,86%), travolta da uno scandalo che riguarda alcuni dei suoi più importanti dirigenti.

Cambia segno Wall Street, dopo un’apertura lievemente in rialzo, a causa di una nuova contrazione dell’attività manifatturiera.  L’Ism Usa a settembre è sceso più di quanto atteso dagli esperti: 47,8 punti da 49,1 punti del mese precedente, contro attese per un rialzo a 50,2 punti. Da segnalare che un valore oltre i 50 punti indica una fase di espansione, viceversa un dato sotto i 50 punti indica una contrazione. Nella zona euro il pessimismo era già stato acceso stamattina dall’indice Markit Pmi della manifattura dell’Eurozona che misura le risposte dei direttori degli acquisti delle aziende: 45,7 a settembre da 47 di agosto, livello minimo da ottobre 2012. Il dato è influenzato dalla Germania, dove l’indice è finito ai minimi dal 2009, dall’Italia dove è sceso a 47,8 e dalla Spagna che ha segnato un ribasso a 47,7 dai 48,8 di agosto, minimo da aprile 2013. 

Il mal comune non fa mezzo gaudio, ma l’euro risale sul dollaro e scambia sopra 1,093. 

Torna a brillare l’oro, che sta recuperando oltre un punto percentuale e si muove a 1489,35 dollari l’oncia. Il petrolio s’indebolisce: Brent -0,34%, 59,08 dollari al barile.

La lista di Piazza Affari è breve sul lato positivo: con le due banche citate, ci sono Amplifon +0,44%; A2a +0,36%; Campari +0,12%. Più corposo il lato negativo, guidato da Atlantia, dopo che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto che il processo per rendere caduca la concessione va avanti; Ferrari -2,01%; Saipem -1,97%; Tenaris -1,71%; Recordati -1,8%; Exor -1,69%; Cnh -1,43%; Poste -1,39%; Diasorin -1,22%.

Fuori dal paniere principale crolla Bio On, -47,92%, 10 euro per azione (da 19,2 della chiusura di ieri), a causa delle perdite registrate nella semestrale. Bene Maire Tecnimont (+2,08%) che ha annunciato un accordo per impianti di fertilizzanti in Russia. In frazionale rialzo Mediaset, +0,44%, dopo i risultati che evidenziano un aumento dei margini.

Commenta