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Borsa, la Ferrari scatta ma la Juve perde ancora: Ftse Mib sotto 22 mila

Juve, Tim, Fineco e Amplifon trascinano giù il Ftse Mib che smarrisce quota 22 mila ma la Ferrari va controcorrente insieme a Buzzi, Prysmian e Moncler.

Borsa, la Ferrari scatta ma la Juve perde ancora: Ftse Mib  sotto 22 mila

Nell’uovo di Pasqua c’è ancora incertezza e prima della pausa festiva i listini europei chiudono misti una seduta volatile e condizionata, nel pomeriggio, dall’andamento altalenante di Wall Street. Milano -0,2%; Francoforte +0,54%; Parigi +0,31%; Madrid +0,31%; Londra -0,11%; Zurigo -0,17%. Una serie di dati macroeconomici in chiaroscuro fanno da sfondo: in Cina i prestiti raggiungono un record nel primo trimestre; nella zona euro il Pmi manifatturiero delude e negli Usa il settore servizi rallenta significativamente in aprile, mentre le vendite al dettaglio a marzo volano al top di settembre 2017.

Si attendono anche sviluppi nella trattativa commerciale fra Usa e Cina, mentre il Wall Street Journal scrive che i due paesi hanno fissato una timeline provvisoria per un nuovo giro di negoziati in vista di una possibile cerimonia di firma dell’accordo a fine maggio o inizio giugno. L’euro arretra sul dollaro a 1,124.

Piazza Affari perde quota 22mila e torna 21.951 punti. Le contrattazioni si rianimano un po’, nel corso della giornata, con il miglioramento della stime economiche di Bankitalia. La recessione sembra alle spalle grazie a un modesto aumento del pil dello 0,1% fra gennaio e marzo. La produzione industriale è vista in crescita sia nel primo trimestre sia in marzo.

Sul listino principale pesano le prese di beneficio su alcune grosse banche, come Unicredit -1,69%. Bene invece Bper, +0,97%. La Juventus, -4,14%, è di nuovo in maglia nera, dopo il crollo di ieri a seguito della sconfitta con l’Ajax e l’uscita dalla Champions. Giù Finecobank, -1,86%, reduce da recenti guadagni e a seguito del fatto che Deutsche Bank ha abbassato la raccomandazione ad hold. Amplifon cede il 2,16%. Telecom -1,53%, nonostante le nuove indicazioni di stampa sulla possibile rete unica telefonica nazionale.

Prima della classe è Buzzi, +2,52%, che rimborsa un bond da 220 milioni senza emettere azioni. Il cavallino rampante di Ferrari è sempre in corsa, +1,82%. Prysmian, +1,81%, migliora la performance di ieri. Fuori dal Ftse Mib Mediaset sale del 3,6%, nonostante le tensioni con il socio Vivendi. Oltre all’esclusione dal voto nell’assemblea odierna, i francesi non avranno ruoli nel progetto del Biscione di creare un broadcaster paneuropeo delle tv generaliste.

Lievemente positivo l‘obbligazionario, in una seduta dai volumi sottili e prefestivi: il rendimento del decennale italiano scende a 2,59%, anche se lo spread con il decennale tedesco sale a 256.30 punti base (+0,75%). A breve il Tesoro renderà noti i dettagli dell’asta di Ctz e Btp indicizzati in agenda per mercoledì 24 aprile. Petrolio e oro poco mossi. 

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