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Borsa in recupero, in evidenza Mediaset

Piazza Affari gira in territorio leggermente positivo, dopo un avvio in rosso – Sono i dati macro a ridare fiducia alle piazze europee, tutte in tono positivo – A Milano, Mediaset guadagna dopo l’accordo con Vivendi – Bene anche A2a, Bper e Mediobanca – In rosso Telecom Italia, sulla scia della mancata fusione Orange-Bouygues – Petrolio sui 38 dollari al barile, risale lo spread.

Piazza Affari positiva, anche se di poco, a metà giornata spinta dai dati macro. Il listino milanese, così come gli altre Borse europee, supera al momento il possibile impatto sui mercati dello scandalo dei paradisi fiscali fatto emergere dall’inchiesta giornalistica Panama Papers. Dopo una partenza in rosso, a mezzogiorno il Ftse Mib recupera ma rimane sotto i 18.000 punti base: tra i titoli in evidenza c’è Mediaset, con il mercato che attende novità ormai imminenti (si parla di un annuncio mercoledì) sul fronte di un accordo ormai fatto con la francese Vivendi. I titoli del Biscione salgono del 2,4% attestandosi a 3,66 euro, mentre quelli del colosso francese guadagnano alla Borsa di Parigi l’1,29%. 

Bene anche A2a, Bper, Mediobanca e Stmicroelectronics, con guadagni a fine mattinata superiori al 2%. In grande difficoltà invece Saipem, che perde oltre il 3%, e tra i titoli in rosso ci sono anche Tenaris, Mps e Telecom Italia. La tlc, a differenza di Mediaset, paga le cattive notizie in arrivo dal fronte francese: venerdì sera è saltata la fusione tra Orange e Bouygues e i due titoli oggi stanno sprofondando alla Borsa di Parigi. Nel risiko ci rimette anche la società italiana, di cui Bollorè detiene il 25%. 

Eni +0,86% sotto i 13 euro: mercoledì l’ad Claudio Descalzi riferirà alle commissioni congiunte di Camera e Senato sulla cessione di Versalis. Contrastante le banche: Unicredit +0,71% a 3,122 euro, Intesa Sanpaolo +0,34% a 2,38 euro, Banca Popolare di Milano -0,5% a 0,6 euro.

Arranca ancora il petrolio, fermo sotto i 40 dollari al barile: Wti in leggero calo a 38.15, Brent in lieve risalita a 38.77. Spread Btp-Bund in leggero aumento verso i 110 punti base, con rendimento decennale in rialzo all’1,24%. Si indebolisce l’euro sul dollaro, di nuovo sotto 1,14 a 1,136.

Tra i dati macro della giornata c’è il deficit-Pil italiano, che nel 2015 è stato pari al 2,6%, in diminuzione di 0,4 punti percentuali rispetto a quello del 2014. Lo certifica l’Istat nel rapporto sui conti pubblici pubblicato lunedì. L’istituto di statistica precisa inoltre che nel quarto trimestre 2015 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al 2,2%, in calo dello 0,2% su base annua. A livello europeo, buone notizie anche dalla disoccupazione nell’Eurozona, che a febbraio è scesa al 10,3%, meglio delle attese. In Italia il potere di acquisto delle famiglie consumatrici, ovvero il loro reddito reale, è aumentato nel 2015 dello 0,8%. Lo certifica l’Istat e si tratta del primo rialzo da otto anni, dal 2007, prima dello scoppio della crisi.

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