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Borsa: Fonsai vola dopo vendita inoptato, upgrade da vari broker

Le banche del consorzio di garanzia dell’aumento di capitale sono riuscite a vendere l’intero ammontare di azioni ordinarie Fonsai rimaste inoptate (21,57%), spianando la strada alla fusione con il gruppo Unipol – Possibile conversione delle risparmio di categoria B in titoli ordinari.

Borsa: Fonsai vola dopo vendita inoptato, upgrade da vari broker

Il titolo di Fondiaria Sai vola a Piazza Affari, mettendo a segno all’inizio del pomeriggio un rialzo di oltre sei punti, con volumi pari a circa cinque volte la media di un’intera seduta. Bene anche la controllata Milano Assicurazioni, che sale di circa quattro punti.

 

Il rally è alimentato dagli upgrade di vari broker, dopo che venerdì le banche del consorzio di garanzia dell’aumento di capitale sono riuscite a vendere l’intero ammontare di azioni ordinarie Fonsai rimaste inoptate (21,57%), spianando la strada alla fusione con Unipol, Premafin e Milano Assicurazioni. Inoltre, sulla scia di alcune indiscrezioni stampa, il mercato comincia a scommettere sulla possibile conversione delle azioni di risparmio Fonsai di categoria B in titoli ordinari.

 

Banca Akros ha alzato il giudizio su Fonsai da “hold” a “add”, con target price da 1 a 1,20 euro. Anche Cheuvreux ha migliorato il target price da 0,95 a 1,05 euro, mentre Equita ha aggiunto il titolo al suo “main portfolio”.

 

Tra le ragioni che giustificano un maggiore ottimismo sul titolo Fonsai, Intermonte (che ha alzato il giudizio sulla compagnia da “neutral” a “outperform”, con target price a 1,27 euro) sottolinea in uno studio come il rischio di solvibilità che pesava sula compagnia sia migliorato grazie alla riduzione dello spread Btp-Bund.

 

Per quanto la solvency post-fusione resti un punto di debolezza della futura Unipol-Sai, i trend recenti sono positivi ed è minore la possibilità che il capitale debba essere rafforzato ulteriormente.

 

Dal punto di vista industriale, i trend tecnici dei rami danni sono positivi e dovrebbero portare a una ripresa della redditività operativa. Tra i rischi che permangono, Intermonte segnala che la nomina di un commissario ad acta decisa dall’Isvap potrebbe portare alla luce altri fatti riguardanti il precedente azionariato.

 

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