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Borsa, Fca frena dopo la sospensione di Great Wall

Dopo il rally di ieri, Fiat Chrysler parte forte in Borsa ma poi si concede una pausa di riflessione a seguito della sospensione del titolo di Great Wall alle Borse di Shanghai e di Hong Kong in attesa di chiarimenti – Piazza Affari in rosso e in controtendenza rispetto all’Europa per le vendite su blue chips come Telecom e Saipem – In recupero Ferragamo.

Borsa, Fca frena dopo la sospensione di Great Wall

L’indice Zew relativo alle attese economiche in Germania è sceso a 10 punti ad agosto rispetto ai 17,5 di luglio, nettamente sotto la stima degli economisti. Il dato spegne solo in parte le spinte al rialzo di inizio seduta: alle 12 Francoforte avanza quasi dello 0,7% in linea con Londra e davanti a Parigi +0,5%. Più positivo il dato sull’economia italiana dove l’indice Zew in agosto è salito a 11,5 punti dai 10,3 di luglio, in ulteriore crescita rispetto ai 10,0 punti di giugno e ai 4,8 di maggio. Per paradosso, la congiuntura migliore non favorisce Piazza Affari +0,05% in frenata a fine mattinata. L’improvviso peggioramento del mercato italiano si può spiegare con le tensioni sul mercato obbligazionario, in vista del meeting di Jackson Hole. Meno convincente la spiegazione addotta da Bloomberg, ovvero la reazione a scoppio ritardato all’intervista di domenica di Silvio Berlusconi a Libero in cui il leader del centro destra sposa la tesi della doppia moneta.

Sul fronte del reddito fisso sono scattate infatti le prese di profitto sul Btp: il rendimento del decennale risale a 2,07% e lo spread si allarga di 7 punti base. Il bund tedesco è stabile a 0,41%. Gli analisti hanno gli occhi puntati all’imminente simposio di Jackson Hole (in agenda dal 24 al 26 agosto), organizzato ogni anno dalla Fed di Kansas City, che spesso i banchieri centrali hanno utilizzato per mandare messaggi di politica monetaria. Gli analisti si attendono le prime indicazioni di Fed e Bce sulla strada della normalizzazione ovvero la riduzione degli attivi delle due banche centrali.

Il dollaro è in leggera ripresa su euro, il cross scende a 1,176 da 1,181. Il Brent tenta il rimbalzo dopo il -2% patito ieri, oggi +1% a 52,22 dollari. Perde colpi Saipem -1,5%. Barclays ha tagliato il giudizio a Underweight da Equal Weight. Target ritoccato a 3,80 euro da 3,90 euro. Eni invariata. Tenaris +0,3%.

Frena Fiat Chrysler -0,09% a 11,43 euro dopo aver aggiornato in mattinata i nuovi massimi degli ultimi 20 anni con un guadagno di oltre il 3%. Il gruppo cinese Great Wall ha confermato di essere sempre stata interessata alla casa automobilistica italo-americana. Exor -0,2%. Goldman Sachs, in un report di ieri, ha aggiornato la somma delle parti di Fca a 32,5 euro per azione, non per tener conto dell’interesse cinese per il marchio Jeep, ma solo per i conti trimestrali e l’aumento del multiplo di Maserati. Il marchio del Tridente viene valutato 5,845 miliardi di euro, Jeep 22,51 e Alfa Romeo 2,100. Nonostante l’ascesa dell’azione in borsa, Goldman Sachs continua a puntare su Fca con un rating buy (è nella sua Conviction buy list) e un target price a 19,20 euro (22,4 dollari).

Frena il rialzo di Unicredit +0,17% da +1,8% iniziale. Il Sole24Ore riporta un aggiornamento sul processo di revisione della governance di Unicredit. In dettaglio, sembrerebbe che la società abbia dato l’incarico per la ricerca di un nuovo Presidente e di nuovi profili di consiglieri di amministrazione. La proposta finale dovrebbe essere discussa in autunno con il nuovo CdA nominato nell’assemblea dell’Aprile 2018. Intesa Sanpaolo -0,48%. Tra gli assicurativi Generali arretra dell’1,24%%. Debole Telecom -1,3%.

Da segnalare DoBank +0,29%. Stamattina Citigroup e Kepler hanno annunciato di avere avviato la copertura sul titolo con un giudizio Neutral e un target price di 11 euro. La società guidata da Andrea Mangoni e presieduta da Giovanni Castellaneta opera in un settore salito velocemente ai vertici della finanza italiana, quello dei Non performing loans, cioè le sofferenze che fanno capo alle banche. Ma a differenza dell’azionista Fortress, che investe direttamente in portafogli di Npl, DoBank è attiva nella gestione dei portafogli stessi con una piattaforma di recupero.

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