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Borsa, Enel non basta. Europa incerta senza Wall Street

Con la Borsa americana chiusa per il giorno del Ringraziamento, l’Europa fa fatica a trovare una direzione preoccupata per l’aumento dei contagi e per gli effetti delle nuove restrizioni – A Milano corrono Enel e Cnh, ma cade Tim

Borsa, Enel non basta. Europa incerta senza Wall Street

I listini europei archiviano una seduta moderatamente positiva, nonostante la situazione pandemica resti allarmante nel continente e sia mancato nel pomeriggio il punto di vista di Wall Street, chiusa per la festa del Ringraziamento e a mezzo servizio anche domani, quando partiranno gli acquisti natalizi del Black Friday. 

Francoforte sale dello 0,24% e annuncia che a partire da lunedì prossimo (29 novembre) la borsa resterà aperta fino alle ore 22, cioè fino alla chiusura di New York. Gli investitori potranno contrattare sul Frankfurt Stock Exchange azioni, Etf/Etp e fondi comuni di investimento. Il prolungamento dell’orario permetterà di reagire in serata a quanto accade sul mercato americano e di beneficiare dei vantaggi del trading.

Parigi guadagna lo 0,48%; Amsterdam +0,57%; Madrid +0,54%; Londra +0,32%.

Piazza Affari è piatta (-0,04%), zavorrata dalla prese di profitto su Telecom -2,66%, Pirelli -1,81%, Inwit -1,7%, Unicredit -1,55% e sorretta da Campari, +2,51%, Enel +1,48%, Amplifon +1,31%, Prysmian +1,3%.

Il titolo del momento resta quello della compagnia telefonica, che continua a muoversi tra picchi e cadute e ha cambiato segno nel corso della seduta dopo essere arrivato a superare il livello della possibile offerta di Kkr (0,505 euro per azione) per fermarsi poi a 0,484 euro. I realizzi colpiscono quindi le azioni dopo il boom della vigilia, mentre sale l’attesa per il cda di domani, che potrebbe mettere in difficoltà l’amministratore delegato, Luigi Gubitosi, per i deludenti conti della società e gli scarsi risultati raggiunti con Dazn. Tra gli analisti c’e’ chi teme che Telecom sia costretta a lanciare un nuovo profit warning. Secondo Equita è difficile che il ceo venga messo alla porta, considerando la delicata situazione.

La buona performance di Campari è da mettere in relazione al rally di Remy Cointreau (+13%) che ha aggiornato i suoi massimi storici a Parigi, dopo aver rivisto al rialzo l’outlook sugli utili dell’anno grazie alla solida domanda per il suo cognac premium, che ha portato a un utile operativo superiore alle attese nel primo semestre.

Si conferma sugli scudi Enel, dopo la presentazione del piano 2022-2024 di ieri e l’annuncio dello scorporo di EnelX, società dedicata alla mobilità elettrica. Il piano è giudicato da Equita “solido su espansione rinnovabili, reti e clienti”. Il broker conferma il ‘buy’ sul titolo e il target price di 8,4 euro per azione. “Alziamo inoltre le stime di utile tra l’1,5% ed il 6% nel periodo 2022-24”, scrive nel report odierno.

È debole Generali, -0,43%, che ha comunicato l’avvio di trattative esclusive per l’acquisto di La Médicale, società assicurativa di Crédit Agricole Assurances rivolta agli operatori sanitari. 

In leggero calo Hera (-0,2%), che si è aggiudicata la gara per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati nel bacino territoriale di Bologna, con un contratto da oltre 1,7 miliardi di euro a durata 15 anni.

Fuori dal paniere principale Mediaset perde l’1,24%, dopo il via libera dell’assemblea degli azionisti al cambio del nome in MFE-MediaForEurope N.V. e alla nuova struttura azionaria a doppia categoria con diversi diritti di voto. L’operazione, si legge in una nota, è “un passo fondamentale per perseguire la creazione di un gruppo paneuropeo nel settore dell’intrattenimento e dei contenuti in quanto fornirà una maggiore flessibilità per il finanziamento di eventuali future operazioni di M&A”.

Il debutto è stellare per Take Off (+8,75%) su Euronext Growth Milan, l’ex mercato Aim.

Forte Gas plus, +10,09%, che ieri sera ha annunciato l’avvio della realizzazione del primo dei quattro pozzi di sviluppo del progetto Longanesi, aprendo così la fase di sviluppo del più importante progetto italiano del Gruppo, ubicato in provincia di Ravenna, con riserve di gas 2P stimate in 1.100 milioni di metri cubi in quota Gas Plus.

Sono deboli le banche (Banco Bpm -1,56%), mentre lo spread si mantiene vicino a 130 punti base (129) e i rendimenti salgono: +1,01% il tasso del Btp decennale; -0,28% quello del Bund di pari durata.

Sul primario il Tesoro ha interamente assegnato l’importo massimo offerto di BTp ‘short term’ a 2 anni, con il rendimento in calo a -0,26%. Per il BTp-i a 10 anni è stata alta la richiesta, ma il rendimento è salito di 20 punti base a -0,65%.

L’obbligazionario risente del quadro inflattivo e guarda allo stretto sentiero lungo il quale si stanno muovendo le banche centrali, dopo la lettura delle minute delle ultime riunioni della Bce e della Fed. 

In particolare Eurotower vede il rischio di una previsione al ribasso della crescita del pil reale a dicembre (anche se questo dovrebbe essere compensato da una crescita maggiore nel 2022), mentre l’inflazione dovrebbe tornare sotto l’obiettivo nel medio periodo, ma potrebbe occorrere più tempo del previsto.

Restrizioni, contagi, inflazione (dovuta ai problemi di fornitura e costo degli energetici) non sono una ricetta facile da digerire. In 

Germania, che sta vivendo un momento drammatico per malati e numero di morti, è stato rivista al ribasso la crescita del terzo trimestre, da 1,8% a +1,7%, con la crescita tendenziale confermata a 2,5%. In peggioramento il dato Gfk, più aggiornato, sulla fiducia dei consumatori, in calo a -1,6, al livello più basso da sei mesi.

Per quanto riguarda il Covid e per arginare l’espandersi dei contagi l’Ema (l’agenzia europea del farmaco) ha dato il via libera all’uso del vaccino di Pfizer-Biontech per i bambini tra i 5 e gli 11 anni.

Sul mercato valutario l’euro recupera leggermente terreno contro dollaro e cambia oltre 1,12.

Tra le materie prime il petrolio è in frazionale calo: Brent 81,88 dollari al barile (-0,44%), Wti 77,89 dollari (-0,63%).

Piatto il lingotto. 

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