Condividi

Borsa: Draghi prepara il Bazooka, in Borsa le banche soffrono

Giovedì la riunione della Banca centrale potrebbe varare una nuova manovra espansiva. Appello dell’Abi a Draghi per mitigare gli effetti negativi sulle banche. Tlc in ripresa. In rialzo l’obbligazionario. Camfin vara un nuovo riacquisto su Pirelli

Borsa: Draghi prepara il Bazooka, in Borsa le banche soffrono

Il Draghi Day ormai è alle porte e Piazza Affari si avvicina a questo appuntamento con qualche incertezza e in un contesto europeo contrastato. Il finale, per il listino milanese, è positivo, +0,1%, ma sotto i 22mila punti, toccati in mattinata (21.891) e dopo un pomeriggio col mal di mare, sopra e sotto la parità.

A cambiare segno, nel corso degli scambi, sono soprattutto le banche che chiudono in calo. In parte si teme che le azioni di politica monetaria ulteriormente espansive promesse dalla Bce possano pesare sugli istituti di credito, tanto che l’Abi scrive oggi alla banca centrale europea per chiedere misure che mitighino gli effetti negativi sulla redditività.

L’obbligazionario scrive invece un copione contrario e si riporta in positivo nel corso della seduta, con lo spread fra decennale italiano e tedesco che regredisce del 2,1% a 155 punti base e il rendimento del benchmark tricolore sotto l’1% a +0,98%. Pesa positivamente anche  il fatto che il Tesoro abbia piazzato con successo in mattinata 6,5 miliardi di Bot a un anno con tassi in forte calo. 

Le aspettative sull’ultima riunione della Bce sotto la guida del presidente italiano sono dunque tante e vanno da un nuovo taglio dei tassi, a una modifica della forward guidance, a nuove misure per il sistema bancario, a un nuovo round di acquisti di bond che riaprirebbe la stagione del quantitative easing.

In queste settimane però i “falchi” si sono fatti sentire e le misure potrebbero risultare meno incisive delle attese, per tipo, quantità e durata, tenendo conto del fatto che Draghi con questo intervento chiude la sua stagione a passa la mano a Christine Lagarde. Pure l’euro oscilla sulle previsioni.

La moneta unica è in ribasso contro il dollaro e si muove in area 1,1. Si ricorda che dopo essere scesa ai minimi da due anni all’inizio di settembre, la divisa europea è rimbalzata proprio in scia alle dichiarazioni dei membri dell’istituto centrale che hanno messo in dubbio una riedizione del Qe.

L’attesa non spaventa Francoforte +0,75% e Parigi +0,44%. Madrid arretra dello 0,23%. Fuori dall’area euro Londra guadagna lo 0,94% e la sterlina recupera terreno. Brilla il titolo del London Stock Exchange, +5,91% (società che gestisce il listino britannico e anche Borsa Italiana) a seguito dell’offerta di acquisto ‘non sollecitata’ da parte della Borsa di Hong Kong per 32 miliardi di sterline.

Il cuore finanziario della City potrebbe finire dunque all’ex colonia britannica, benché una delle condizioni poste da Hong Kong sia la cancellazione dell’accordo di Lse per acquisire Refinitiv e pare che su questo punto Lse abbia già detto no.

Sul fronte politico, con la Brexit ancora nel caos, si registra il fatto che, secondo la Bbc, un tribunale scozzese ha giudicato “illegale” la sospensione del parlamento da parte del primo Ministro Boris Johnson.

Wall Street, nel 18simo anniversario degli attentati dell’11 settembre, viaggia in territorio positivo, dopo un’apertura intonata, a seguito di un allentamento delle tensioni tra Stati Uniti e Cina. Pechino ha annunciato questa mattina l’esenzione dai dazi per 16 categorie di prodotti statunitensi, in vista dei negoziati a ottobre.

Apple sale del 2,5% dopo il lancio dei nuovi modelli e tocca i mille miliardi di capitalizzazione, trascinando il comparto tech. Intanto Donald Trump continua a martellare la Fed sui tassi in vista delle riunione della prossima settimana e chiede tassi a zero o addirittura negativi. Attualmente i tassi di riferimento sono al 2,00-2,25% e l’attesa è di un taglio di 25 punti base.

Il petrolio è in calo, con il Brent che arretra dell’1,91% a 61,20 dollari al barile, nonostante una contrazione delle scorte Usa superiore alle attese. L’oro è in ripresa e alle 17,30 si muove intorno a 1502,70 dollari la barile.

In Piazza Affari il titolo migliore di oggi è Stm, +3,99%, che si allinea ad Apple, suo principale cliente. Bene Prysmian +3%; Recordati +2,59%; Cnh +2,47%; Buzzi +2,32%.

Segno meno per Banco Bpm -2,34%; Finecobank -2,25%; Ubi -1,97%; Unicredit -1,25%. Fiat perde l’1,21%, mentre il dialogo con Renault sembra non avere più prospettive. Pirelli cede l’1,22%. Oggi Camfin, holding di Marco Tronchetti Provera e azionista della società, ha reso noto che il cda ha deliberato all’unanimità di rinnovare l’autorizzazione all’acquisto di azioni o strumenti finanziari che danno diritto ad acquistare azioni Pirelli fino a un massimo del 5% del capitale sociale.

Tale autorizzazione segue quella fino al 2% comunicata al mercato in data 19 ottobre 2018 e cessata nel giugno 2019.  “Il consiglio di amministrazione di Camfin – si legge – ha ritenuto che gli attuali valori di borsa di Pirelli continuino a non rifletterne i fondamentali e il potenziale di crescita scontando gli attuali andamenti non positivi del mercato in generale e del settore in cui la società opera.  Gli eventuali acquisti, che possono essere effettuati entro il mese di aprile 2020, saranno comunicati in conformità alla normativa vigente”. 

Commenta