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Borsa: correzione in Asia, ma Shanghai sale ancora

L’indice regionale MSCI Asia Pacific scende dello 0,3%, dopo essere salito ieri dello 0,1% – Ancora giù il petrolio.

Borsa: correzione in Asia, ma Shanghai sale ancora

Neanche Wall Street può salire indefinitamente, e la correzione di ieri sera ha riverberato sui mercati asiatici, eccetto a Shanghai, dove l’indice CSI300 mette a segno un +1,4%. L’indice regionale MSCI Asia Pacific scende dello 0,3%, dopo essere salito ieri dello 0,1%; il Nikkei cala dello 0,9% con lo yen che si rafforza a 120,5 contro dollaro, dopo aver abbondantemente superato ieri quota 121, con una discesa degli ultimi giorni che è stata anche troppo rapida. Il dollaro è all’incirca stabile contro euro – 1,231 – e si rafforza ancora contro il dollaro australiano, che cala a 0,824.

Lo sgretolamento del prezzo del greggio (62,5 $/b il WTI) non dà tregua e, come tutte le mosse troppo concentrate nel tempo, innesta incertezza nei mercati: un petrolio meno caro è un plus per i paesi consumatori, e anche per l’economia mondiale, dato che la propensione al consumo dei produttori è più bassa di quella dei consumatori. Ma un vero e proprio crollo del prezzo non è auspicabile per nessuno: anche nei paesi consumatori c’è un settore petrolifero, di raffinazione e distribuzione che andrebbe in crisi.

L’oro continua a oscillare intorno a quota 1200 ed è risalito a 1201 $/oncia. I futures azionari su Wall Street sono leggermente negativi.

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