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Borsa, continua la frana. Btp sfiorano il 4% e lo spread sale. Banche e finanziari nel mirino

Lo shock sui tassi, dopo le decisioni Bce, non è ancora finito. Solo tre le blue chip positive. Bitcoin in caduta sotto i 25.000 dollari

Borsa, continua la frana. Btp sfiorano il 4% e lo spread sale. Banche e finanziari nel mirino

Continua la frana delle Borse e Piazza Affari sprofonda. L’indice principale lascia sul terreno più del 2% abbondante, facendo lievitare ad oltre 50 miliardi la perdita di valore del listino dopo le parole di Christine Lagarde nel corso della sciagurata trasferta della Bce ad Amsterdam. 

Il rendimento del Btp decennale sfiora il 4%

Ad alimentare la voragine è la rovinosa discesa dei Btp. Il rendimento del decennale italiano (inversamente proporzionale al prezzo) sale al 3,88%, ai massimi dal 2014 con un allargamento dello spread rispetto al Bund tedesco (trattato a 1,55%) a 232 punti base, livello che non si vedeva dal 2020. E la situazione peggiora se si allunga lo sguardo oltre Oceano: il T Bond decennale Usa tratta, a poche ore dall’apertura di Wall Street, al 3,23%, a conferma che i mercati danno per scontato un aumento dei tassi Usa di mezzo punto, forse addirittura dello 0,75%. 

Banche e finanziari nel mirino

La pressione sui titoli italiani, tradizionale campo di battaglia tra falchi e colombe dell’Unione Europea, si scarica sulle quotazioni delle banche di casa nostra, a partire da Intesa Sanpaolo -4,2% attorno a 1,75 euro, più che mai considerata, nel male come nel bene, la banca di sistema. Tengono meglio, con perdite intorno al 2%, Unicredit, Bper e Banco Bpm. In rosso anche Poste Italiane -2,75% il titolo più dipendente dai Btp in portafoglio nonché Generali -2,07%. 

Bce senza strategia

Al di là dell’impatto immediato sui prezzi, pesa nella valutazione dei mercati l’assenza di una strategia “anti frammentazione” in casa Bce, nonostante gli appelli delle passate settimane (anche via Financial Times). Francoforte lascia filtrare di avere allo studio strumenti per arginare l’allargamento degli spread tra titoli di Stato.  

Ma si tratta di interventi che rischiano di finire nell’agenda dei prossimi appuntamenti politici della Ue, con la prospettiva di dover attendere settimane sotto il fuoco di fila della speculazione che ha ormai preso atto che la stagione del whatever it takes di Mario Draghi è finita. In questa cornice la prossima emissione di Btp Italia, in offerta da lunedì 20, potrebbe rivelarsi una buona opportunità. “Andiamo sicuramente avanti e abbiamo già feedback molto positivi soprattutto dal mercato retail”. Lo ha detto il responsabile gestione debito del Mef Davide Jacovoni.

Gli highlights di giornata

Intanto:

  • Arretrano tutti i listini del Vecchio Continente. L’indice Stoxx 600 è ai minimi dall’8 marzo.
  • Parigi e Francoforte sono in linea con Milano -2,2%. Fa peggio Amsterdam -2,9% zavorrata dalle indicazioni negative in arrivo dal Nasdaq. A Piazza Affari Stm lascia sul terreno il 4,5%.
  • Solo tre le blue chip sono positive su 40: Diasorin, Recordati e Campari. 
  • In forte calo il Bitcoin -12% a 24.000 dollari, prezzo che non si vedeva dal dicembre del 2020. 

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