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Borsa, brilla la stella di Atlantia. Scatto di Poste

L’Europa corre dopo i dati positivi sull’industria tedesca – Le prospettive di riassetto di Atlantia annunciate dall’Ad Carlo Bertazzo alimentano aspettative a Piazza Affari – Pirelli in caduta dopo la mossa dei soci cinesi

Borsa, brilla la stella di Atlantia. Scatto di Poste

Finale di settimana in recupero per le Borse europee, galvanizzate dai segnali di ripresa che emergono dai dati sull’economia del Vecchio Continente. Milano avanza dell’1% abbondante, di nuovo sulla soglia dei 24 mila punti. Su di un punto anche Madrid. Meglio Parigi e Francoforte (+1,2%), che aggiorna il suo record. In testa alla graduatoria c’è Londra (+1,5%): la Gran Bretagna lascerà il blocco della Ue alla mezzanotte del 31 gennaio. Il 29 gennaio l’uscita sarà votata dal Parlamento europeo. Il primo ministro Boris Johnson dovrebbe firmare formalmente l’accordo di ritiro nei prossimi giorni. I mercati danno per scontato per l’occasione il taglio del tasso di sconto ma la sterlina è al quarto rialzo consecutivo.

Segnali positivi per l’economia della Germania. A gennaio, secondo la stima preliminare elaborata dall’istituto IHS Markit, l’indice Pmi manifatturiero tedesco è salito a 45,2 punti dai 43,7 punti dicembre. Si tratta dei livelli più alti degli ultimi 11 mesi. I dati di oggi completano un quadro positivo anticipato dall’indice Zew, che misura le aspettative sull’andamento dell’economia tedesca dei prossimi sei mesi, balzato al livello più alto dal 2015. Bayer (+3%) è la miglior blue chip dell’Eurostoxx 50.

La sigla alla fase Uno dell’accordo Cina/Usa ha migliorato lo scenario di fondo e, per adesso, la preoccupazione legata all’epidemia in Cina, rimane in secondo piano. Da inizio 2020 il Dax guadagna il +2,4%

L’attività manifatturiera accelera più del previsto anche in Francia mentre, a causa degli scioperi nei servizi. L’indice manifatturiero si è attestato a 51 punti, in rialzo dai 50,4 punti del mese precedente sui massimi dagli ultimi due mesi.

L’euro resta ai minimi da sette settimane, a 1,1049 sul dollaro, sull’onda dell’atteggiamento “colomba” della Bce.

Il rendimento del Bund decennale tedesco scende a -0,28%. Il BTP è fermo a 1,26%, le elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria potrebbero creare qualche turbolenza.

Il petrolio si muove in rialzo dello 0,4%. Ieri Brent e Wti hanno lasciato sul terreno il 2,5% circa, con le quotazioni crollate sui minimi da inizio dicembre per i timori di una contrazione della domanda cinese. A poco è servito il dato sulle scorte settimanali Usa, che, a sorpresa, ha evidenziato un calo di 400mila barili, contro stime a +800mila.

Pirelli (-4,13%) è l’unica blue chip negativa del FtseMib. Pera il warning sulla finlandese Nokian.

Fca +1,2%. La commissione Usa per il commercio internazionale ha comunicato che rivedrà parte delle raccomandazioni fatte lo scorso autunno riguardanti la presunta violazione della proprietà intellettuale del design di un SUV Jeep da parte di Mahindra and Mahindra. CNH +2,7%.

Cede posizioni Renault (-2,9%). Citigroup ha declassato il titolo a sell in un report dal titolo “A corto di liquidità, la vendita di quote Nissan potrebbe essere l’unica opzione”. Il gruppo francese potrebbe cedere almeno una parte del 43,4% che detiene in Nissan Motor. È il primo problema che dovrà affrontare Luca De Meo, il prossimo ceo.

Rimbalzano le banche: Unicredit +2%, Intesa +1,3%, Banco BPM +1,5%. Nexi (+1,5%) segna il nuovo record storico.

Sale Atlantia (+2%) che, come sostenuto in un’intervista alla Stampa dell’ad Carlo Bertazzo, ha in programma di trasformarsi in una holding strategica di investimento e non esclude una discesa sotto il sotto 50% nelle società partecipate. Si rincorrono, inoltre, voci di spin off per Autostrade per l’Italia.

Corre anche Poste (+3,7%) nel giorno in cui il Ceo Del Fante presenta a Londra la strategia del gruppo per l’innovazione nell’ambito del Piano Deliver 2022

Ancora in rally Stm (+1,8%). Barclays ha alzato il target da 30 a 32 euro, rafforzando la raccomandazione Overweight. Buone notizie per il comparto chip da Intel, ieri +5% nell’afterhours. Il colosso dei chip chiude il quarto trimestre con dati sopra le attese degli analisti.

Leonardo +2,2%. Morgan Stanley ha alzato il target da 13,30 a 13,65 euro, giudizio Overweight confermato.

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