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Borsa: banche sotto stress, Mediaset vola

Listini europei positivi con l’eccezione di Londra. Bene Madrid dopo le manifestazioni pro-unità. A Piazza Affari soffre il credito ed è in forte rialzo il Biscione, nell’attesa che i colloqui con Vivendi portino ad una soluzione della vicenda Premium. Bene le utility con A2A e Acea. Enel in rimonta, Atlantia poco mossa dopo l’ok della Consob spagnola

Sono partite bene le Borse europee ma hanno perso slancio con il passare delle ore. E così, se Madrid rimane la piazza migliore dopo le manifestazioni a favore dell’unità nazionale con Caixabank in rialzo del 2% dopo la decisione di spostare la sua sede legale a Valencia,  a metà giornata Milano resiste tra alti e bassi intorno alla parità. Sono le banche, principalmente, a zavorrare il listino nonostante l’esito favorevole annunciato dalla Bce sugli stress test.

In Francia, Crédit Agricole perde oltre l‘1% dopo che l‘AD ha detto che la banca è interessata al 15% detenuto dallo Stato tedesco in Commerzbank (+0,2%), qualora fosse messo in vendita.

A Piazza Affari il Ftse Mib sale di un limitato 0,13%, con il Ftse All Share che segna un +0,08%, quando a Parigi il Cac40 segna un +0,07%, a Francoforte il Dax30 +0,09% e a Londra il Ftse100 scivola dello 0,19%.  A Madrid invece, l’Ibex35 guadagna lo 0,73%.

A Milano, Mediaset è partita a razzo sulla base delle ipotesi di trattativa con Vivendi, ed ha ampliato il rialzo fino a sfiorare il 7% (6,68% per l’esattezza a quota  3,096 euro). Gli operatori guardano positivamente alla possibile composizione della lunga querelle sul mancato acquisto di Premium e sulla possibilità per il gruppo italiano di ottenere un risarcimento dall’ex-socio francese.
Vivendi alla Borsa di Parigi sale dello 0,59%. Poco mossa Telecom Italia a 0,765 euro + 0,26%.

Ma come dicevamo, a Piazza Affari sono le banche e i finanziari a zavorrare il listino con Bper -1,78%, Banco Bpm -1,31%, Ubi Banca -1,12%, Finecobank -0,90%, Banca Generali -0,90% e Unipol -0,87%.  

Bene le utility con A2A +1,06%, Acea + 1,14%, Italgas +1,31%.

Enel risale oltre 5 euro, + 0,72%, dopo aver annunciato la vendita dell’80% della cassaforte messicana cui fanno capo impianti fotovoltaici per 1,7 Megawatt. Il closing è previsto entro fine anno e frutterà 1,35 miliardi di dollari Usa al gruppo italiano che continuerà a conservare la gestione degli impianti.

Atlantia beneficia dell’Ok della Consob spagnola all’Opa su Abertis. Il titolo ha inizialmente allungato il passo a Piazza Affari per poi rallentare su +0,4% a quota 27,7 euro.

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