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Borsa, banche deboli ma l’accordo spagnolo con Telefonica fa volare Mediaset

L’ingresso di Telefonica in Premium dà lo sprint a Mediaset che incasserà altri 100 milioni oltre ai 325 ricevuti per la vendita della quota in Digital + – Ma il Biscione è in controtendenza rispetto a una Borsa debole, appesantita dalle banche e in attesa di buone notizie dalle trimestrali americane – Intesa e Unicredit vicine a accordo con Kkr per bad bank

Borsa, banche deboli ma l’accordo spagnolo con Telefonica fa volare Mediaset

Borse europee in calo, sulla scia della prudenza dei listini asiatici. I mercati aspettano le trimestrali Usa prima di prendere una direzione precisa. A fine mattinata l’indice Ftse Mib scende dello 0,16%, a quota 21524. Lo spread tra Btp e Bund riparte da quota 157 bp, per un rendimento del decennale al 2,84%.

Londra arretra dello 0,2%, Parigi -0,33%, Francoforte -0,14%. Madrid arretra dello 0,46%. In Europa tutti gli indici settoriali sono in calo con l’eccezione delle Utility (Stoxx +0,3%). Le perdite maggiori sono per Materie prime (-0,7%), Banche (-0,5%) e Petroliferi (-0,3%). Pesa la discesa della produzione industriale in Germania (-1,8% a maggio). 

A Piazza Affari al centro della scena c’è Mediaset (+1,68 %, +3% circa in avvio seduta), che ha venduto a Telefonica il 22% della piattaforma spagnola di tv digitale Canal Plus (ex Digital Plus) per 325 milioni di euro. Il gruppo spagnolo, inoltre, entrerànella payTv italiana Mediaset Premium con l’11,11% per 100 milioni di euro, valorizzando la newco di casa Fininvest oltre 900 milioni, valore base per l’ingresso di altri partner (Al Jazeera o Vivendi). 

Scivola intanto Telecom Italia (-0,8%). Non si riprendono le banche principali dopo la cauta di venerdì: Unicredit -0,8%,Intesa -0,8%. Sembra prossima la conclusione delle trattative per la costituzione della bad bank congiunta con Kkr.MontePaschi -1,6%. Più forte la discesa del Banco Popolare (-2,2%), mentre Mediobanca arretra dell’1,7% e Ubi dell’1,3%.

Carige -0,60%: l’offerta dei diritti inoptati (è stato sottoscritto il 99,9% delle azioni ordinarie) partirà domani. Fa eccezione Banca Ifis, che avanza dello 0,3% dopo aver comprato un portafoglio di crediti al consumo in sofferenza per un valore nominale di quasi 1,3 miliardi. 

Il calo del petrolio non aiuta Eni che segna un lieve -0,1%. Pesa il calo di Total, -0,9% a Parig dopo aver annunciato una performance debole della raffinazione avrà ricadute sui margini del secondo trimestre. Scende Saipem (-0,4%).

Deboli i principali titoli industriali: StM -0,6%, Fiat -0,9%, Finmeccanica -1%. Sale Prysmian (+0,7%) nonostante abbia perso in mare, a causa di un incidente durante la fase di trasporto, i cavi energia per i parchi eolici offshore Deutsch Bucht e Butendiek in Germania. La società quantifica in 28 milioni il valore del carico, coperto dall’assicurazione. 

Salini Impregilo scende dello 0,43% nonostante l’assegnazione, assieme al consorzio Strabag, dei lavori per il lotto del sotto-attraversamento del fiume Isarco, tratto meridionale della galleria base del Brennero. Il valore complessivo del contratto è di 300 milioni di euro, e la quota di partecipazione di Salini Impregilo è pari al 41%. 

Perde colpi Indesit (-1%) dopo il rinvio della decisione della famiglia sul prossimo partner. Italcementi -0,35%: Lafarge e Holcim hanno presentato la lista delle attività da cedere per ottenere l’approvazione alla fusione delle loro attività (valore 50 miliardi). 

Scendono infine i titoli del lusso: Yoox -2%, Moncler -0,8%, Ferragamo -1,5%.

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