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Borsa, Banca Carige affonda: effetto Moody’s

Le azioni dell’istituto risentono ancora del downgrade comunicato due giorni fa da Moody’s, che ha declassato il rating del gruppo da B2 a B3, abbassando anche l’outlook, ora negativo – Secondo gli analisti di Equita, inoltre, Banca Carige ha bisogno di un aumento di capitale da circa 600 milioni.

Borsa, Banca Carige affonda: effetto Moody’s

Ancora una giornata da dimenticare a Piazza Affari per il titolo di Banca Carige, che a metà mattina perde quasi 2 punti e mezzo percentuali. Le azioni della cassa di risparmio di Genova e Imperia risentono ancora del downgrade comunicato due giorni fa da Moody’s, che ha declassato il rating del gruppo da B2 a B3, abbassando anche l’outlook, ora negativo

Nel report sulla prima Banca ligure, l’agenzia americana spiegava che il taglio della valutazione è arrivato per l’ulteriore deterioramento della qualità degli asset della profittabilità nel terzo trimestre, nonché per i dubbi crescenti sulla struttura patrimoniale.

Nella media dell’ultimo mese il titolo di Banca Carige ha perso oltre 17 punti percentuali, mentre sui sei mesi il rosso è del 6% e nella media annuale del 37%. 

Banca Carige ha una capitalizzazione di mercato pari a circa 981 milioni di euro e nei primi nove mesi del 2013 ha visto crescere la perdita netta fino a 1,3 miliardi, con crediti deteriorati aumentati di 865 milioni solo nel terzo trimestre. Lo scorso febbraio l’istituto, uno dei 15 italiani che saranno oggetto di un riesame della qualità degli attivi da parte della Bce, si è impegnato a raccogliere 800 milioni di euro attraverso la vendita di asset, ma finora ha raccolto solo 100 milioni di euro. 

Secondo gli analisti di Equita, Banca Carige ha bisogno di un aumento di capitale da circa 600 milioni, di cui solo 132 potrebbero arrivare dalla cessione delle compagnie assicurative. Inoltre, gli analisti hanno ridotto la stima sull’utile netto 2014 da 95 a 42 milioni di euro. 

Il prossimo appuntamento decisivo sarà però la presentazione, a inizio 2014, del piano industriale a cura del nuovo amministratore delegato, Piero Montani.

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