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Borsa: attesa per la Yellen, Piazza Affari chiude su parità. Ma lo spread scende a 200 pb

Domani è previsto il primo discorso di Janet Yellen, neopresidente della Fed: i listini europei oggi si sono mossi senza direzione e all’insegna dell’incertezza – Piazza Affari ha chiuso quasi in parità (-0,05%) – Deboli le banche ma exploit di Mps (+2,27%), nelle mire degli emiri del Qatar – Lo spread è sceso a 200 pb – Rendimento Btp ai minimi dal 2006

Borsa: attesa per la Yellen, Piazza Affari chiude su parità. Ma lo spread scende a 200 pb

IL RENDIMENTO DEI BTP AI MINIMI DAL 2006
ANCORA IN TENSIONE MPS, VOLA BUZZI

La Borsa di Milano chiude la seduta poco sotto la parita: l’indice Ftse/Mib scende dello 0,05% a quota 19682.

In Europa, l’indice di Londra guadagna lo 0,2%, Parigi +0,2%, Francoforte -0,13% mentre Madrid perde lo 0,89%.

Nessun indice settoriale europeo segna variazioni superiori, o inferiori all’1%.

L’indice Dow Jones perde lo 0,26%, lo Standard & Poor’s 500 scende dello 0,22%. Nasdaq +0,17%.

Apple +1,7% dopo che il raider finanziario Carl Icahn ha inviato una lettera agli azionisti per annunciare che non intende insistere nella richiesta che il colosso tecnologico destini 50 miliardi di dollari a un programma di buyback.

Sale l’attesa per la prima testimonianza domani di Janet Yellen. Il nuovo presidente della banca centrale, terrà al Congresso la consueta audizione semestrale per fare il punto davanti a parlamentari sullo stato di salute dell’economia americana.

Sul fronte dei titoli di Stato il rendimento del Btp decennale italiano (3,69%) è sui minimi dal febbraio del 2006 e così è anche per i Bonos decennali spagnoli (3,58%) che conservano un modesto costante vantaggio rispetto ai titoli di Stato italiani. Lo spread decennale oscilla intorno ai 200 punti base.

Il premier greco Antonis Samaras ha dichiarato che alla Grecia non serve un altro piano di aiuti: lo spread decennale della Grecia contro Bund tedesco si contrae di altri 15 punti base e scivola a quota 577. Il rendimento piomba al 7,45%, il livello più basso dal maggio 2010.

L’oro + 0,6% a quota 1.274 dollari consolida l’ottimo guadagno accumulato da inizio 2014 che sfiora il +6%.

Nell’indice Eurostoxx 50 tengono banco, nei due sensi, le grandi banche: Barclays +1,2% dopo aver anticipato che il 2013 si è chiuso con un utile rettificato di 5,2 miliardi di sterline.

Tra le peggiori di questo indice sono le due grandi banche spagnole: Santander -1,5% e Bbva -2% Tra le banche italiane Monte Paschi +2,27%, Unicredit -0,44% Intesa -0,67%.

Banca Pop. Milano -0,7%, punta a lanciare l’aumento di capitale da 500 milioni di euro entro il 30 aprile, data in cui scade il consorzio di garanzia, ha ribadito l’ad Giuseppe Castagna.

Vola Buzzi +4,05%, promossa da Mediobanca a Outperform da Neutral.

In evidenza anche Italcementi +1,5%, Mediobanca ha alzato il target price a 7,2 euro da 5,5 euro. Confermata la raccomandazione Neutral.

Cementir +4%: Mediobanca ha alzato il target price a 5,2 euro da 4,5 euro. Confermato Outperfom.

Le trattative per la piattaforma del digitale italo-spagnola spingono Mediaset +1,03%.

Frena invece Telecom Italia -1,9%.

Fra i principali titoli industriali: Finmeccanica -0,68%, StM +1,57%, in lieve calo Fiat-0,82%.

In rally Ferragamo +2,5%. Salgono anche Cucinelli +1,1% e Yoox +1,07%.

Effetto analisti su diversi titoli: Autogrill +1,05%: Bank of America ha alzato il target price a 8 euro (+14%): Buy.

Saipem +0,67%: Berenberg ha alzato il target price a 18,1 euro da 14,2 euro: Hold.

Eni +0,42%: Société Générale ha abbassato il target price a 16 euro da 18 euro.: Hold.

Tra le mid cap, infine, Maire Tecnimont +5,8%, si è aggiudicata un contratto nel settore di raffinazione nella Repubblica del Camerun del valore complessivo di circa 715 milioni di dollari.

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