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Borsa a picco sui dati macro, a ruba il Btp 20

A metà giornata Piazza Affari perde quasi il 2%, sulla scia dei pessimi dati Eurostat sull’economia dell’eurozona. Si salva solo Pirelli dopo la promozione di Citigroup.

Sprofonda Piazza Affari dopo il rally di ieri. A metà giornata il Ftse Mib perde circa l’1,9% sotto i 20.000 punti e con soli due titoli in territorio positivo: Pirelli, che guadagna oltre il 2,5% e arriva a sfiorare i 4 euro per azione dopo aver incassato la promozione di Citigroup, che ha alzato il rating a “buy”, incrementando a 4,6 euro il target price della società. Galleggia anche Banco Bpm, dopo aver lanciato un bond Tier 2 da mezzo miliardo. Il resto è un’ecatombe, dai titoli industriali e tecnologici a quelli bancari: i peggiori a metà giornata sono Stm, Nexi, Atlantia e Buzzi, tutti con perdite oltre il 3%. La giornata è negativa, per la verità, su tutti i listini europei (oggi riapre Wall Street, lunedì chiusa per il Labour Day): prevale, al momento, l’attesa per la riunione della Bce di giovedì e il pessimismo è aumentato con l’uscita di alcuni dati macro poco incoraggianti.

Secondo Eurostat infatti nel secondo trimestre del 2020 il Pil dell’Eurozona è diminuito dell’11,8% nell’area dell’euro rispetto al trimestre precedente. Nella Ue il calo è stato dell’11,4%. “Queste – afferma l’Istituto – sono state di gran lunga le flessioni più nette osservate dall’inizio della serie storica nel 1995“. Nel primo trimestre del 2020, il Pil era diminuito del 3,7% nell’area dell’euro e del 3,3% nell’Ue. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il Pil destagionalizzato è diminuito del 14,7% nell’area dell’euro e del 13,9% nell’Ue nel secondo trimestre del 2020, dopo il -3,2% e il -2,7% rispettivamente nel trimestre precedente. Secondo Eurostat, inoltre, il numero di occupati è calato del 2,9% nell’area dell’euro e del 2,7% nell’Ue nel secondo trimestre del 2020, rispetto al trimestre precedente. Si tratta anche in questo caso del calo più netto osservato dall’inizio delle serie temporali nel 1995.

Per l’Italia poi è arrivata anche la bocciatura di Fitch, che ha abbassato le stime sulla performance del Pil nel 2020 a -10% dal precedente -9,5%, anche se in compenso l’agenzia di rating ha alzato la proiezione per il rimbalzo atteso nel 2021 al 5,4% dalla precedente stime del 4,4%. La stima per il 2022 vede invece una crescita al ritmo del 2,6%. Per quanto concerne i consumi, Fitch vede una contrazione al ritmo del 9,8% nel 2020 con una ripresa al 5,6% nel 2021 e al 2% nel 2022. Il tasso di disoccupazione dovrebbe invece attestarsi all’11,4% nel 2020 per poi salire all’11,4% l’anno prossimo e scendere al 10% nel 2022.

A Milano soffrono anche le principali banche: Unicredit -1,5%, Intesa Sanpaolo -1,3%, Ubi Banca -1%, Mediobanca -1%. Lo spread è stabilmente sotto i 160 punti base, intorno ai 156 a metà giornata, mentre va subito a ruba il nuovo Btp a 20 anni, che il Tesoro la lanciato questa mattina sul mercato e i cui ordini hanno già superato i 64 miliardi di euro. Lo riferiscono fonti finanziarie secondo cui i libri sono aperti da questa mattina e la chiusura dell’operazione è attesa in giornata. Per il nuovo benchmark a 20 anni scadenza 01/03/2041 le indicazioni di prezzo, già ridotte rispetto alla prima uscita, si attestano in area 9 punti base sul midmarket (era +12 punti base in avvio).

Continua intanto la discesa del petrolio, che in mattinata finisce finisce sotto i 40 dollari al barile per il Wti, col Brent che invece si attesta intorno ai 42 dollari al barile. L’euro scende sotto gli 1,18 dollari: oggi vale intorno agli 1,178 biglietti verdi.

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