Condividi

Borsa a due velocità: banche ok ma industria giù

Il forte apprezzamento dell’euro delle scorse settimane penalizza anche a Piazza Affari (-0,09%) i titoli industriali che hanno una maggior proiezione internazionale: in rosso Buzzi, Leonardo, Cnh e Tenaris – Buone invece le performance delle banche da Banco Bpm a Intesa e da Mediobanca a Banca Mediolanum – In altalena i listini europei ma la City è chiusa.

Piazza Affari chiude in lieve calo, -0,07%, 21.726 punti, una seduta debole per tutti i listini europei, orfani di Londra, in festa per il Bank Holiday: Parigi -0,48%, Madrid -0,57%, Francoforte -0,37%. Sui mercati pesa il super euro, vicino a 1,2 sul dollaro, ai massimi dal 2015 e si fa sentire l’incertezza del petrolio, Brent -1,56%, 51,59 dollari al barile; Wti -3,28%, 46,30 dollari. I prezzi del greggio si erano mossi al rialzo la settimana scorsa in attesa dell’uragano Harvey e ora, che si fa la conta dei danni in Texas (e purtroppo anche delle vittime), il greggio aggiusta il tiro. La situazione è fluida però, perché si devono pesare anche le conseguenze su scorte e produzione, mentre le raffinerie sono serrate, la popolazione locale affronta gli allagamenti e i porti restano chiusi.

Wall Street, a sua volta, risente in parte del cataclisma. I listini, al momento viaggiano contrastati, con i titoli assicurativi in calo a causa dell’uragano. Le perdite risultano compensate dai settori salute e retail. In particolare Kite Pharmaceuticals è in rally grazie alla notizia che Gilead Sciences ha raggiunto un accordo per acquistare la società a un prezzo di 11,9 miliardi di dollari con corrispettivo tutto in cash. Il dollaro debole imprime una spinta all’oro, che supera i 1300 dollari: +1,16%; 1306,345 dollari l’oncia.

Seduta moderatamente positiva per la carta italiana, con la fiducia di consumatori e imprese che sale oltre le attese in agosto. L’appuntamento con le valutazioni di politica monetaria da parte di Mario Draghi, dopo il silenzio sul punto a Jackson Hole, è invece rinviato al consiglio del 6-7 settembre. Il rendimento del Btp 10 anni si ferma al 2,09% e lo spread col Bund tedesco scende a 171.50 punti, -0,87%. 

In Piazza Affari i titoli protagonisti della seduta sono, in positivo, i bancari: Banco Bpm +0,99%, Intesa +0,85%, Banca Mediolanum +0,7% e Unicredit +0,51%. Sul polo negativo si collocano Buzzi -1,22%; Banca Generali -1,04%; Ynap -0,97%; Campari -0,9%. L’andamento del petrolio penalizza Tenaris -0,97. Nel settore auto perde quota Ferrari, -0,78%. Moderatamente positiva Fca +0,24%, dopo i picchi della scorsa settimana, dovuti a un susseguirsi di voci. La società italo americana resta anche oggi al centro di indiscrezioni, ma questa volta gli investitori rimangono alla finestra. Gli ultimi rumors sono del sito Asia Times, secondo il quale ci sarebbe in ballo una fusione con la sudcoreana Hyundai-Kia. Secondo gli autori tale  prospettiva sarebbe più gradita agli Usa, rispetto a una casa cinese, poiché la Corea del Sud è uno degli alleati più fedeli di Washington.

Commenta