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Borsa 23 gennaio: il Dow Jones buca la quota record, grazie ai magnifici 7 volano i listini Usa

Anche la Cina promuove il Toro – Btp in corsa – Banche e lusso in evidenza a Milano

Borsa 23 gennaio: il Dow Jones buca la quota record, grazie ai magnifici 7 volano i listini Usa

Il copione non cambia. Wall Street continua a macinare nuovi record in attesa dei primi risultati aziendali del 2024, i primi dell’era dell’Intelligenza Artificiale. Il Dow Jones, in particolare, supera per la prima volta la barriera dei 38 mila punti. Le altre piazze si adeguano. Anche l’Europa sale, seppur con la cautela che impone l’imminente riunione della Bce. Ma lo Stoxx 600, che segnala meglio di altri indici gli umori del business del Vecchio Continente, è sotto dello 0,3% dall’inizio dell’anno, a conferma della cautela degli operatori. Lla spinta delle Borse Usa si fa però sentire in ben altro modo in Asia, assai più sensibile al richiamo della tecnologia Usa.

In arrivo 278 miliardi di dollari per la Borsa cinese

A suonare la carica potrebbero essere le Borse cinesi, scivolate intanto ai minimi da 19 anni. Bloomberg fa sapere che il governo cinese sta lavorando a un fondo di stabilizzazione da 278 miliardi di dollari in grado di ripristinare la fiducia degli investitori sull’azionario cinese. Le risorse, in arrivo principalmente dai conti offshore delle imprese statali cinesi, sarebbero impiegate per comprare azioni onshore attraverso il collegamento con la borsa di Hong Kong +2.7% ora in ripresa dopo esser finita sotto i livelli di Mumbai. Il progetto chiama in causa alcune grandi istituzioni finanziarie, tra cui la China Securities Finance e Central Huijin Investment.

Il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen è arrivato a guadagnare l’1%, ma nel finale di seduta è poco sotto la parità. Il cross dollaro yuan si porta a 7,17, in calo dello 0,3%. 

Tokyo non cambia politica

Intanto rallenta Tokyo dopo aver ritoccato il suo fresco primato. La banca del Giappone ha lasciato invariata come previsto la politica monetaria ultra espansiva, in attesa che l’auspicata crescita dei salari riesca a garantire il raggiungimento dell’obiettivo di un’inflazione stabile al 2%. Il comitato direttivo ha deciso che i tassi di interesse rimarranno in territorio negativo al -0,1%, e nel frattempo continueranno gli acquisti di asset per mantenere i tassi a lungo termine intorno allo zero percento. L’istituto ha anche rivisto al ribasso le previsioni sull’indice dei prezzi. 

Riapre i battenti la borsa indiana dopo i festeggiamenti per l’inaugurazione del tempio di Rama , ricostruito sulle ceneri del vecchio, distrutto dai musulmani. Crolla -30% la major del cinema di Bollywood dopo il fallimento dell’offerta di Sony. L’indice Kospi di Seul guadagna lo 0,6%, lo S&P ASX200 di Sidney lo 0,5%.

Piazza Affari resta vicina ai massimi

Tanta animazione non trova conferma in Europa  protagonista di un’apertura “piatta”. Le borse del Vecchio Continente si muovono da qualche settimana in laterale, a ridosso di soglie discriminanti la cui rottura potrebbe attivare un nuovo rally rialzista simile a quello di Wall Street. Il nostro Ftse Mib viaggia oggi in ribasso dello 0,44%, si muove a meno di due punti percentuali dal record degli ultimi 15 anni.

Rendimenti record, Meloni fa propaganda ai Btp 

Il Btp decennale tratta al 3,83% mentre lo spread si mantiene a 154 punti base, sul minimo da aprile 2022. Citigroup vede lo spread, in assenza di un aumento dei rischi geopolitici, più vicino ai 140 bp entro giugno, anche per una moderazione delle pressioni sull’offerta di nuova “carta”. 

La premier Giorgia Meloni invita i benestanti ad acquistare Btp per mantenere il debito in mano italiana. “Auspichiamo che quelli che stanno messi un po’ meglio ci diano una mano a mantenere il debito italiano in mano italiana”, ha detto Meloni in un’intervista televisiva al programma Quarta Repubblica di Rete4. La presidente del Consiglio ha spiegato che i titoli di Stato italiani “sono andati molto bene perché noi diamo un rendimento di un certo tipo”. 

Nel 2023 il Tesoro ha puntato molto sui piccoli risparmiatori, che secondo gli analisti continueranno a giocare un ruolo significativo anche quest’anno. La quota di titoli di Stato italiani in mano agli investitori retail è di circa il 12% secondo recenti dati di Banca d’Italia, mentre la quota in mano a soggetti esteri è di oltre il 27%. L’Italia ha un debito di circa 2.860 miliardi di euro.

Arrivano i conti di Tesla, Netflix e Procter & Gamble

Wall Street si prepara alla prima onda di risultati tra cui spiccano Netflix, Procter & Gamble e Tesla. i nuovi massimi storici segnati ieri da Dow Jones, S&P 500, Nasdaq 100, FANG Plus sono merito della solita ristrettissima pattuglia di super-tech… i cosiddetti Big Seven: Apple, Microsoft, Nvidia, Alphabet, Amazon, Meta Platforms e Tesla. Ma proprio questo fenomeno, senza precedenti, fa sì che i multipli sui fondamentali dell’indice S&P500, il benchmark per eccellenza di Wall Street, non siano poi così costosi, malgrado il valore record appena raggiunto. 

Dollaro poco mosso. L’attenzione è ormai concentrata sul meeting della Bce, che termina giovedì. Si prevede che Francoforte lascerà i tassi invariati al 4%, dopo che diversi esponenti hanno affermato che è troppo presto per tagliare i tassi. Gli esperti seguiranno passo passo le dichiarazioni nella conferenza stampa del presidente, Christine Lagarde.

Petrolio, più Russia che Arabia per la Cina

Petrolio piatto a 80 dollari. L’attacco di un drone ucraino ha colpito il terminale di carburante russo di Novatek, mentre il freddo estremo continua a ostacolare la produzione di greggio degli Stati Uniti. L’offensiva israeliana contro Gaza non dà segni di tregua. Continuano gli attacchi dei ribelli Houthi filo-iraniani contro le navi in transito nel Mar Rosso, nonostante le reazioni statunitensi. A pesare sui mercati, tuttavia, sono le preoccupazioni per la ripresa economica incerta della Cina, che ha superato l’Arabia Saudita quale primo acquirente del greggio russo. 

Da Unicredit ad Amplifon: i titoli sotto i riflettori

Campari: Citi alza il giudizio a Buy. Morgan Stanley taglia il target price a 10 euro.

Unicredit ha detto che eserciterà l’opzione di rimborso integrale anticipato di 1 miliardo di Fixed Rate Resettable Tier 2 Subordinated Callable Notes, il 20 febbraio 2024. Lo si legge in una nota dell’istituto ricordando che la scadenza era il 20 febbraio 2029 e che la decisione arriva dopo aver ricevuto l’autorizzazione della Bce.

Enel ha concluso il programma di buyback sulle azioni, avviato il 16 ottobre scorso, nell’ambito del quale sono state acquistate complessive 4,2 milioni di azioni Enel (pari allo 0,0413% circa del capitale sociale), al prezzo medio ponderato per il volume di euro 6,3145 per azione e per un controvalore complessivo di 26,52 milioni di euro.

Amplifon sta lavorando a un’espansione delle attività in Cina, lo riporta la Repubblica.

Credem potrebbe prendere in considerazione la vendita delle attività nei pagamenti digitali: secondo indiscrezioni potrebbe incassare 70 milioni di euro.

Banca Popolare di Sondrio: il socio di riferimento Unipol presenterà la lista dei candidati al consiglio d’amministrazione insieme al cda uscente e ai soci riuniti nell’associazione “Insieme per la Popolare”.

Banca Monte Paschi: il mercato sta implicitamente scontando l’arrivo del dividendo prima di quanto previsto dal piano industriale.

Ferragamo: Pierre La Tour è stato nominato dal Cda Cfo con decorrenza dal 18 marzo prossimo.

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