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Borsa 21 novembre: il Nasdaq guida il rally di Natale e scruta i conti di Nvidia e Microsoft. Mps in calo dopo il collocamento

Segnali di vitalità dei mercati: da Microsoft a Nvidia al Nasdaq e da Stellantis a Piazza Affari – Cina sempre più vicina – La crisi di Open Ai non è finita

Borsa 21 novembre: il Nasdaq guida il rally di Natale e scruta i conti di Nvidia e Microsoft. Mps in calo dopo il collocamento

Nvidia e Stellantis sempre più vicina alla Cina. All’indomani del rialzo che ha spinto il Nasdaq sui massimi degli ultimi ventidue mesi sotto la pressione dei colpi di scena sugli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale, si moltiplicano i segnali della vitalità dei listini, sempre più convinti che le banche centrali non freneranno il rally di Natale. L’indice MSCI World (+0,7%, 3.004) ha chiuso oltre la soglia psicologica dei 3mila punti per la prima volta da inizio settembre. Anche le borse della Cina si adeguano: Bloomberg rivela stamane che le autorità di Pechino hanno messo a punto una lista preparando una lista di 50 operatori immobiliari, pubblici e privati, cui affidare il compito di guidare le istituzioni finanziarie nel valutare il sostegno al settore attraverso prestiti bancari, debito e finanziamenti di altro genere. È, forse, un cambio di rotta nella politica del Drago, frutto del clima che si è creato a San Francisco nel recente vertice tra i due Grandi.

La Cina affronta la crisi del mattone

La corsa del Toro è proseguita così nella notte in Oriente. L’Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,9%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,7%. 

È in rialzo di quasi l’1% la borsa di Seul. L’indice dei prezzi alla produzione della Corea del Sud è salito dello 0,8% su base annua a ottobre, un tasso di incremento più lento rispetto alla crescita dell’1,3% registrata nel mese precedente. 

La borsa del Giappone è sulla parità, si fa sentire la zavorra dalla valuta forte. Il cross dollaro yen è in calo dello 0,6% a 147,5, minimo degli ultimi due mesi.

Catl si allea con Stellantis. in arrivo litio e batterie

Dalla Cina arriva stamane via Reuters l’eco dell’accordo tra Stellantis ed il gigante delle batterie Catl. I due gruppi hanno annunciato l’accordo per rifornire le auto del gruppo italp-francese di batterie e altre componenti elettriche oltre che del litio necessario. È stato annunciata anche la nascita di una società 50/50 per una collaborazione a lungo termine tra i due gruppi. È la conferma, dopo l’investimento in Leapmotor, che Carlos Tavares ha scelto di allearsi con il “nemico” in vista della transizione all’elettrico. Ieri, con un allungo nel finale, il titolo Stellantis si è portato a ridotto nei 19 euro. 

In Europa prevale la cautela. Piazza Affari apre in leggero ribasso. Leggermente positivi FrancoforteParigi e Madrid.

Ieri l’indice Ftse Mib ha chiuso con un guadagno dello 0,15% a 29.541 punti, massimi da luglio. L’indice ha assorbito senza problemi lo stacco dividendo di sette blue chip e si muove a meno di un punto dai massimi da 15 anni (29.757). La rottura di questo livello potrebbe innescare una nuova accelerazione.

Mps, prove di terzo polo bancario

Il mercato non prende bene le news su Banco Monte Paschi. Il Tesoro ha ceduto il 25% del capitale di Mps a 2,92 euro per azione, pari a un controvalore di circa 920 milioni di euro. L’operazione è avvenuta attraverso un Accelerated Book Building (Abb) riservato ad investitori istituzionali italiani ed esteri. A fronte della domanda raccolta pari a oltre 5 volte l’ammontare iniziale, l’offerta è stata incrementata dal 20% al 25%. Il corrispettivo incorpora uno sconto pari al 4,9% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni della banca registrato ieri (3,072 euro). A seguito dell’operazione, la partecipazione detenuta dal Mef scenderà dal 64,23% al 39,23% circa del capitale

In Eurozona: Bund decennale a 2,61% da 2,59% di eri mattina. Btp decennale stabile a 4,34%. Spread a 172 da 175 punti base. Reazione contenuta alla buona notizia da Moody’s.

I mercati guardano ora alle stime flash di novembre dei PMI manifatturiero e servizi in uscita giovedì. In Germania si attende una modesta ripresa sia del Manifatturiero che dei Servizi, ma il Composite dovrebbe fermarsi a 46,3 punti, in risalita dal minimo di agosto a 44,6 punti e dai 45,9 di ottobre, ma ancora in terreno recessivo. Sulla stessa linea i dati a livello di area euro: sia i Servizi che il Manifatturiero sono previsti migliorare, ma non in misura da riportarli in area di espansione.

La crisi di Open Ai non è finita. I “cervelli” stanno con Altman 

Riflettori accesi oggi su Wall Street. Nel pomeriggio usciranno i dati societari più attesi, cioè i conti di Nvidia, il gruppo che produce i chips necessari all’intelligenza artificiale, in forte pregresso in 19 degli ultimi 20 trimestre. Gli analisti prevedono 16,2 miliardi di vendite per 7,2 miliardi di profitti. Un anno fa ll fatturato era di 5,9 miliardi, per 680 milioni di guadagno.

Intanto non si placa la lotta ai vertici di Open Ai. 770 dipendenti hanno firmato una mozione che chiede il rientro di Sam Altman già licenziato dal cda per la “mancata trasparenza” nei rapporti. Ad approfittarne è stata Microsofft, balzata al massimo storico dopo l’annuncio dell’assunzione dello stesso Altman. 

A Wall Street, l’indice FANG Plus, che raccoglie i dieci big tech, è salito dell’1,55%, proiettandosi sul nuovo record storico di 8.330 punti, +87% da inizio 2023. Microsoft (accelera su AI) e Nvidia (stasera i dati) hanno segnato nuovi top assoluti.

Sempre a Wall Street, S&P500 (+0,7%, 4.547) e Nasdaq (+1,1%, 14.284) si sono spinti su nuovi massimi da due mesi.

Il dollaro apre su nuovi minimi da metà agosto. I mercati hanno praticamente cancellato ogni aspettativa di ulteriori rialzi dei tassi della Fed.

Seduta tonica per i Treasury USA decennali. Anche gli ultimi dati di ieri hanno confermato il rallentamento dell’economia USA e perciò il rendimento del Treasury decennale è sceso a 4,39% da 4,46%, nuovo minimo da metà settembre. Biennale fermo a 4,90%. 

Frena il petrolio: in vista un accordo a Gaza

Petrolio in lieve calo dal +2% di ieri, guidato dall’aspettativa che l’OPEC Plus decida ulteriori tagli alla produzione nel meeting del 26 novembre. A Gaza sembra imminente la dichiarazione di una tregua e la liberazione di una parte degli ostaggi.

Banche ancora protagoniste a Milano. In attesa di Enel

A Piazza Affari Mps non fa prezzo in avvio dopo la cessione del 25% da parte del Tesoro. Poi entra in contrattazione con un calo del 5%. 

Per effetto del collocamento di stanotte, torna d’attualità la nascita di un terzo polo bancario in Italia.

Banco Bpm. Deutsche Bank taglia il giudizio a Hold.

Snam ha detto di aver concluso con successo l’emissione del suo secondo Eu taxonomy-aligned transition bond da 650 milioni di euro con cedola al 4%.

Amplifon. L’elevetica Sonova ha tagliato stamattina le previsioni sul 2024.

Enel domani presenta il nuovo piano industriale.

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