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Bollette 28 giorni, scattano i rimborsi: Consiglio di Stato conferma il Tar

Il Consiglio di Stato respinge le richieste delle compagnie telefoniche sulle bollette a 28 giorni

Bollette 28 giorni, scattano i rimborsi: Consiglio di Stato conferma il Tar

È arrivato l’ultimo capitolo dell’annosa saga riguardante le bollette a 28 giorni imposte dalle principali compagnie telefoniche italiane ai loro clienti.

Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi presentati da Vodafone, Wind-3 e Fastweb (a breve arriverà anche la sentenza sul ricorso di Tim, che dovrebbe replicare quella di oggi) contro la decisione del Tar di confermare i rimborsi imposti dall’Agcom per “compensare” l’eccedenza derivante dalla scelta di modificare la contabilizzazione delle bollette, passate mensili a 28 giorni. Le motivazioni della sentenza saranno rese note nel prossimo futuro.

Le compagnie telefoniche non potranno più rimandare: dovranno restituire i ‘giorni illegittimamente erosi’ dal giugno 2017, quando cambiarono le contabilità dei mesi.

I rimborsi avverranno attraverso il meccanismo della compensazione con le fatturazioni future e, in alcuni casi, per gli utenti significherà oltre un mese di canone gratuito. In alternativa, gli utenti potranno accettare una delle misure di compensazione proposte dalle compagnie, come bonus, regali, GB in omaggio. La comunicazione sulle restituzioni dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. 

“In quanto relatore della delibera sulle tariffe 28 giorni, non posso che essere soddisfatto che ne risulti confermata la legittimità della nostra azione a tutela dei consumatori e finalizzata a impedire pratiche lesive della trasparenza tariffaria”,dichiara a Repubblica, Francesco Posteraro, commissario di Agcom.

Ciò che è certo è che per gli operatori questa sentenza rappresenta un vero e proprio colpo, dato che si parla di centinaia di milioni di euro da destinare a circa 10 milioni di utenze. 

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