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Bei, nel 2015 prestiti record: 84,5 Mld

L’impegno sul clima “non ha precedenti” e ha raggiunto lo scorso anno 10,1 miliardi. Il presidente Werner Hoyer: “Nei prossimi 5 anni forniremo quasi 100 miliardi per l’azione nel settore”. Per l’Italia 11,7 miliardi di finanziamenti lo scorso anno. Il vice presidente Scannapieco: “Livello record, lavoriamo per sviluppare il venture capital per le Pmi”

Bei, nel 2015 prestiti record: 84,5 Mld

La Banca europea degli investimenti, la più grande istituzione finanziaria multilaterale del mondo, ha annunciato oggi un volume di prestiti record nel 2015 per 84,5 miliardi. Si tratta di investimenti in infrastrutture fondamentali e per migliorare l’accesso ai capitali in Europa e nel mondo. Il volume di investimenti a sostegno dell’innovazione e progetti per il clima, indica la Bei, “non ha precedenti”. Nel 2014 il totale dei finanziamenti del gruppo Bei (che comprende anche il Fondo europeo investimenti) era stato di 80,3 miliardi di euro.

Guardando all’Italia, lo scorso anno ha beneficiato di finanziamenti record da parte della Bei, la banca dell’Unione europea, per un ammontare totale di 11,7 miliardi di nuove operazioni sugli 84 miliardi complessivi distribuiti dalla Bei in Europa. “Un anno record per volume di finanziamenti” ha indicato il Vice presidente Bei Dario Scannapieco alla presentazione del consuntivo, l’incremento rispetto al 2014 è del 2,7 per cento. Il valore totale dei progetti finanziati nel 2015 in Italia è di 29 miliardi, il totale di impieghi a fine 2015 di 68,3 miliardi. Tramite la provvista fornita dalla banca con sede in Lussemburgo, lo scorso anno sono state finanziate oltre 7.200 piccole e medie imprese. Scannapieco sottolinea come una delle priorità della Bei nel 2016 sarà ancora quella delle pmi “vogliamo contribuire a far sviluppare il venture capital che è strumento essenziale per le pmi: per farlo stiamo lavorando con il Governo e la Cdp”.

Oltre al lancio dei finanziamenti per sostenere il Piano Juncker dall’aprile 2015 (i 7,5 miliardi di fondi Bei serviranno a moltiplicare altri finanziamenti compresi quelli privati per un totale che dovrebbe superare secondo le previsioni 50 miliardi di euro) la Banca dei governi dell’Unione europea ha anche reso operativo il ‘centro’ di consulenza/assistenza per gli investimenti (European Investment Advisory Hub) che aiuta ad attrarre investimenti per progetti usando tutte la varietà di risorse disponibili. L’anno scorso gli investimenti per l’innovazione sono stati 18,7 miliardi. Il sostegno del gruppo Bei alle piccole e medie imprese include 29,2 miliardi per prestiti attraverso partner locali: si tratta del livello più alto mai raggiunto dall Fondo europeo per gli investimenti, il ‘braccio’ finanziario Bei che fornisce capitale di rischio per le pmi. Complessivamente, 19 miliardi sono stati impiegati per le infrastrutture strategiche (dall’ammodernamento degli ospedali, delle scuole, delle università, dell’edilizia sociale, dei porti, delle strade, delle ferrovie, delle reti dell’acqua, dell’energia, delle comunicazioni). Inoltre, la Bei ha cominciato a investire anche nei progetti di accoglienza degli immigrati sia nei paesi di destinazione che in quelli di transito.

La Bei non opera sulla base di una ripartizione per quota geografica, ha ribadito oggi la banca, ma “si focalizza sui paesi più vulnerabili”. L’esposizione verso Cipro, Slovenia, Portogallo, Ungheria, Polonia e Grecia supera il 9% del pil e nel 2015 i prestiti Bei rappresentavano oltre 1700 euro procapite in Slovenia, Slovacchia, Grecia e Lettonia.

Per quanto concerne i progetti di finanziamento per gli investimenti sul clima, la Bei e’ attualmente il fornitore multilaterale di prestiti piu’ importante a livello globale: tale settore rappresenta il 26,5% del totale dei suoi finanziamenti.

 Per i progetti clima, 10,1 miliardi sono stati impiegati per sostenere progetti nei trasporti, 3,4 mld per le energie rinnovabili, 1,6 mld per l’innovazione, ricerca e sviluppo, 1 miliardi per l’adattamento al cambiamento climatico. I prestiti per l’efficienza energetica sono triplicati negli ultimi tre anni.

“Nei prossimi cinque anni – ha indicato il presidente Bei Werner Hoyer – forniremo quasi cento miliardi per l’azione nel settore del clima nel mondo, lavoreremo con le banche di sviluppo multilaterali per mobilitare capitale privato per investimenti che facciano davvero la differenza”.

L’anno scorso la Bei ha fornito prestiti 7,8 miliardi di euro fuori Europa. I paesi dell’allargamento e dell’Efta (Islanda, Liechtestein, Norvegia e Svizzera) ne sono stati i maggiori beneficiari con 2,7 miliardi in totale. I paesi vicini dell’Est hanno ottenuto 1 miliardo e mezzo, i paesi dell’area mediterranea 1,4 miliardi, 1,1 miliardo è andato in Asia, Asia centrale e America Latina, 1,1 miliardo ad Africa, Caribe e regione del Pacifico.

Nel marzo scorso ha completato l’attività di prestito di 180 miliardi addizionali, richiesta dai capi di stato e di governo per il periodo 2013-2015 sulla base dell’aumento di capitale di dieci miliardi. Tale obiettivo è stato raggiunto, ha indicato con una certa soddisfazione Hoyer, nove mesi prima di quanto previsto.

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