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Bcc Castagneto Carducci al primo posto in Toscana nell’ Mf Index

La Bcc di Castagneto Carducci prima in Toscana nell’MF INdex che misura sviluppo e redditività delle banche – Il dg Fabrizio Mannari: “Non tutte le banche sono eguali e noi puntiamo sulla crescita nella trasparenza e nella correttezza: non abbiamo mai emesso un’obbligazione subordinata e i clienti ci stanno premiando”

In un momento particolarmente difficile per il sistema bancario non tutte le banche sono uguali e nemmeno le Bcc che si avviano alla riforma. Lo segnala la Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci alla quale un significativo nriconoscimento è arrivato dall’”Atlante delle Banche 2015”, la pubblicazione annuale edita dal settimale “Milano Finanza” che contiene la classifica delle banche italiane raggruppate per regione.

Nell’ultima edizione dell’Atlante – basata sui dati del bilancio 2014 – la Bcc di Castagneto Carducci viene classificata al 1° posto sulle 36 banche con sede in Toscana. La classifica viene stilata in base al cosiddetto “MF Index”: si tratta di un indice complesso che “coniuga dimensione e risultati, con l’obiettivo di individuare gli istituti che hanno saputo abbinare allo sviluppo della massa amministrata la capacità di fare cassa e generare profitti”.

In questi giorni è uscita anche un’altra classifica bancaria, la superclassifica del mensile “Banca e Finanza” che vede la Bccc di Castagneto Carducci posizionarsi 15° in Italia nel comparto delle 147 “banche piccole” (quelle con attivo compreso tra 650 milioni e 5,2 miliardi di euro).

“Risultati lusinghieri che dimostrano ancora una volta – ha commentato il direttore generale della Bcc di Castagneto Carducci, fabrizio Mannari – come la gestione dell’ Istituto, da sempre improntata alla prudenza ed alla correttezza, riscontri la fiducia della clientela. L’anno che sta per chiudersi vede incrementi significativi sia dal lato impieghi (oltre 80 milioni), che raccolta complessiva (cresciuta di circa 70 milioni) ed un utile al lordo di accantonamenti e imposte stimato in oltre 18 milioni di euro. Il patrimonio aziendale si approssima a 100 milioni, composto quasi completamente da utili accantonati. Non tradiremo mai la fiducia della clientela. Ascoltiamo e condividiamo – ha aggiunto Mannari -le legittime preoccupazioni dei clienti generate dalle recenti crisi bancarie (un costo anche per noi), ma non ci stiamo ad essere accomunati alle gestioni allegre di certi Istituti; abbiamo sempre operato con estrema correttezza, non abbiamo mai emesso titoli subordinati ma solo investimenti sicuri con redditi in linea con i mercati. Tutto questo non può non essere considerato: per noi parlano i numeri, da oltre cento anni”.

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