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Bcc Cambiano si fonde con Banca Agci e diventa spa

Dal primo gennaio 2017 nasce la Banca Cambiano 1884 spa: è il frutto del via libera all’unanimità alla fusione che arriva dalle assemblee della Bcc di Cambiano, terza Bcc d’Italia, e della Banca Agci – La banca avrà la sede sociale e la direzione a Firenze e il quartier generale operativo a Castelfiorentino – “Abbiamo rifiutato di intrupparci nel gruppone della Federcasse”

Bcc Cambiano si fonde con Banca Agci e diventa spa

L’Assemblea straordinaria dei soci della Bcc di Cambiano, che si è svolta ieri a Castelfiorentino con la partecipazione al voto di 1300 soci su 2950, ha deliberato all’unanimità il passaggio della Banca da Credito Cooperativo in Società per Azioni.

La Bcc di Cambiano, secondo l’ultima classifica delle principali società italiane elaborata dall’Ufficio Studi di Mediobanca, si conferma la prima Bcc della Toscana e la terza Bcc d’Italia per totale attivo, e dopo quest’ultimo passaggio assembleare, entrerà anche negli annali anche come prima Bcc ad esercitare la way out dal credito cooperativo per assumere la forma societaria della S.p.a dal primo gennaio 2017. L’operazione, che ha riportato l’autorizzazione da parte della Banca Centrale Europea e della Banca d’Italia, avviene tramite l’integrazione con la giovane e dinamica Banca Agci spa, costituita nell’ambito delle migliori tradizioni del mondo cooperativo, e già attiva sulle piazze di Torino, Bologna e Roma, la cui assemblea straordinaria avvenuta giovedì 15 a Bologna ha dato unanime approvazione.

Banca Cambiano 1884 spa sarà la denominazione della nuova realtà bancaria che uscirà dal matrimonio tra le due banche. La sede sociale e la direzione generale saranno a Firenze, la struttura operativa centrale permarrà a Castelfiorentino.

Di fronte allo sviluppo conseguito e alle pressanti disposizioni normative che incidono sempre più pesantemente sull’esercizio dell’attività bancaria, la Bcc di Cambiano si è posta di fronte alla doppia sfida di adeguare le proprie strutture alle nuove dimensioni e al tempo stesso di restare fedele alla sua storia e alla svolta che oltre quarant’anni fa la portò, con grande lungimiranza, ad uscire dalla Federcasse toscana e dalla sua asfissiante logica da sovrastruttura burocratica.

“La voglia di tenere alta la bandiera dell’indipendenza è stata ed è la prima, ma non l’unica, ragione che ha spinto la Bcc di Cambiano, avendo i requisiti necessari, e cioè un patrimonio superiore ai 200 milioni di euro, a scegliere la strada dell’autonomia rifiutando da subito di intrupparsi nel nuovo gruppo nazionale egemonizzato dalla Federcasse, come previsto dalla riforma, che ridurrebbe la banca ad un ingranaggio privo di autonomia come parte di un meccanismo elefantiaco, costoso e penalizzante e, inoltre, non pienamente condiviso dalle stesse Bcc aderenti (come anche le cronache recenti del movimento delle bcc purtroppo dimostrano). Ma insieme alle scelte del cuore e alla fedeltà ai suoi valori originari, che sono rappresentati dal connubio sempre vivo rappresentato da efficienza e solidarietà, è stata la scommessa sul futuro, come lo fu quella vincente alla fine degli anni ’70 con l’uscita dalla Federcasse toscana e dalle strutture del movimento delle Bcc, che ha spinto la Cambiano verso la spa” ha commentato il Presidente Paolo Regini.

Il Direttore generale Francesco Bosio ha poi spiegato che “Il percorso ha avuto luogo con una complessa operazione societaria, che ha ottenuto l’assenso da parte della Banca Centrale Europea e della Banca d’Italia attraverso il conferimento a Banca Agci spa di tutti i suoi asset attivi e passivi. La società conferente, la ex Bcc di Cambiano, manterrà la sede a Castelfiorentino, assumerà la denominazione sociale di Ente Cambiano scpa con qualifica a mutualità prevalente e si configurerà come capogruppo bancaria con il 92,58% del capitale della nuova banca spa, e pertanto ricompresa sotto la vigilanza di Banca d’Italia, .

“Nella nuova veste di spa la Cambiano non cambierà la sua identità, fatta di costante attenzione ai valori morali e alla trasparenza comportamentale del fare banca, ma il mix “tradizione-innovazione” e “socialità-mercato” possibile nel nuovo contesto societario aprirà altre opportunità di crescita, senza però inseguire le sirene della finanza ingannevole dei prodotti derivati o le alchimie delle obbligazioni subordinate, che la Cambiano non ha mai avuto e non avrà, ma puntando ad essere sempre di più e sempre meglio una banca ben piantata nel territorio al servizio dell’economia reale. Questa è sempre stata e sarà una banca amica, una banca che sa ascoltare e che sa sostenere chi merita il credito e chi cerca un porto sicuro per il proprio risparmio”, ha tenuto a sottolineare Bosio.

Durante l’Assemblea è stato specificato che i tratti distintivi della Banca Cambiano 1884 spa saranno cinque:

1. centralità delle persone e delle relazioni

2. fiducia e reputazione

3. visibilità e accesso al mercato

4. pragmatismo e spirito di squadra

5. flessibilità organizzativa ed elasticità nell’offerta bancaria

“Costante – hanno sostenuto Regini e Bosio – sarà l’attenzione al rafforzamento del brand e del posizionamento di mercato di una banca solida ed efficiente come la nostra,che continuerà a crescere passo dopo passo anche su nuove piazze, sempre con l’occhio alla redditività e alla qualità del credito.  L’adeguamento dell’equilibrio di gestione alle logiche di una banca spa e un più facile accesso al mercato dei capitali sono obiettivi a portata di mano della nuova banca e si tradurranno in vantaggi per tutti i soggetti interessati quali i soci, i dipendenti, la clientela, le famiglie, le aziende i risparmiatori e le comunità delle zone di operatività che potranno apprezzare le novità che arrivano da una banca dal cuore antico ma che sa scommettere sul futuro”.

La nuova Banca Cambiano 1884 spa vedrà confermati nel ruolo di presidente Paolo Regini e di direttore generale Francesco Bosio.

L’esercizio 2016, rappresenta il 134° svolto sotto la denominazione della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano e registrerà un utile netto nell’arco di € 5 milioni con una raccolta complessiva stimabile in € 2,565 mld che confermano, pur nelle difficoltà del momento, il dato del 2015 mentre gli impieghi economici sono stimabili in € 2,131 mld con un incremento di circa il 5,2%. “Dati – commenta la banca – di assoluta positività che celebrano brillantemente un ciclo e rappresentano i valori di una tradizione per gettare le basi di una nuova prospettiva di crescita e consolidamento.

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