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Bayer-Monsanto, da Ue sì (condizionato) all’acquisizione

La commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager ha dato il via libera all’operazione purchè “si attuino gli ampi rimedi proposti per eliminare i dubbi dell’Ue sulle sovrapposizioni nel mercato sementi, pesticidi e agricoltura digitale” – Per questo Bayer sta per cedere quelle attività a Basf.

Bayer-Monsanto, da Ue sì (condizionato) all’acquisizione

La Commissione Ue ha approvato l’acquisizione di Monsanto da parte di Bayer, a condizione che attuino “gli ampi rimedi” proposti per eliminare i dubbi dell’Ue sulle sovrapposizioni su sementi, pesticidi e agricoltura digitale. “La nostra decisione assicura che ci sarà concorrenza efficace e innovazione” in questi tre settori coperti dai rimedi con misure che valgono oltre 6 miliardi di euro, e che “soddisfano in pieno le nostre preoccupazioni”, ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager.

Monsanto è stata al centro di una controversia nelle ultime settimane anche per via del fatto che produce il glifosato, un erbicida ritenuto pericoloso da alcune associazioni ambientaliste. La commissaria Vestager è stata però chiamata a valutare l’operazione soltanto sotto il profilo della concorrenza. In ottobre Bayer aveva annunciato la vendita a Basf delle sue attività nel settore agrichimico proprio per ovviare all’ostacolo e per ottenere il via libera comunitario.

In ballo adesso vi è anche il trasferimento a Basf delle attività di Bayer nelle semenze di legumi. Nei suoi impegni, Bayer ha infatti proposto il gruppo tedesco Basf come acquirente della maggior parte delle misure correttive per le attività legate alle sementi e ai caratteri geneticamente modificati e non di grande coltura, ai pesticidi e all’agricoltura digitale.

“A prima vista – dice la Commissione europea – Basf sembra essere un acquirente appropriato perchè attualmente non vende nè sementi nè erbicidi non selettivi”. Le risposte del settore e dei clienti sono state “largamente positive”. A questo punto Bayer e Basf devono presentare a Bruxelles elementi di prova supplementari sulla capacità della seconda di gestire e sviluppare le attività in questione. Per le sementi dei legumi non è stato citato alcun acquirente specifico, ma Bayer ha proposto il coinvolgimento di Basf .

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