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Bankitalia: restrizioni al credito verso allentamento nel quarto trimestre

Secondo la Banca d’Italia le politiche di credito verso imprese e famiglie, ancora restrittive nel terzo trimestre, lanciano segnali di miglioramento che dovrebbero consolidarsi nel trimestre in corso – In crescita, per la prima volta dal 2010, le richieste di mutui – Abi: “1,2 milioni di clienti in sofferenza per le banche italiane”.

Bankitalia: restrizioni al credito verso allentamento nel quarto trimestre

Le politiche di offerta dei prestiti alle imprese nel terzo trimestre rimangono restrittive, ma lanciano alcuni timidi segnali di miglioramento che dovrebbero consolidarsi nel trimestre in corso. A rivelarlo è la sezione relativa al nostro Paese dell’indagine sul credito bancario nell’area euro condotta da Bankitalia.

Secondo Palazzo Koch, la restrizione delle condizioni di offerta dei prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni starebbe volgendo al termine, in virtù di attese meno sfavorevoli sull’attività economica in generale e sul mercato immobiliare. Per il trimestre in corso gli intermediari si attendono politiche di offerta moderatamente espansive.

Nel terzo trimestre, in ogni caso, la domanda di prestiti sarebbe rimasta debole, sia per le imprese, frenate negli investimenti, sia per le famiglie, per via delle prospettive ancora incerte del mercato immobiliare. Nel quarto trimestre, però, la domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni dovrebbe aumentare in maniera significativa, invertendo la tendenza iniziata nel 2010.

A completare il quadro del credito bancario arrivano anche i dati diffusi oggi dal presidente dell’Abi Antonio Patuelli, nel corso di un intervento alla Giornata mondiale del risparmio. Le stime dell’Associazione bancaria italiana parlano di circa 1,2 milioni di clienti in sofferenza per i nostri istituti, tra famiglie e imprese. Si tratta, per Patuelli, di “un numero gigantesco, di un fenomeno sociale di massa nel quale si evidenzia inoltre che, di questi, ben 982mila hanno debiti in sofferenza per importi inferiori ai 125mila euro”.

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