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Banco Bpm lancia un progetto di valorizzazione del business della monetica: titolo sotto i riflettori a Piazza Affari

Il business riguarda sia il Merchant Acquiring e la gestione dei POS sia l’Issuing e la distribuzione di carte di pagamento. Nexi indicata tra i potenziali acquirenti

Banco Bpm lancia un progetto di valorizzazione del business della monetica: titolo sotto i riflettori a Piazza Affari

Banco Bpm avvia un progetto per la valorizzazione del business della monetica e gli investitori di Piazza Affari apprezzano. In una mattinata fiacca per il Ftse Mib (-0,1%), il titolo guadagna l’1,1 per cento a 4,065 euro per azione, realizzando una delle migliori performance tra le blue chip.

Banco Bpm: i dettagli del progetto di valorizzazione del business della monetica

“Il progetto di valorizzazione è  finalizzato alla definizione di una potenziale partnership con un primario operatore di mercato che avrà ad oggetto sia il Merchant Acquiring e la gestione dei POS sia l’Issuing e la distribuzione di carte di pagamento”, fa sapere Banco Bpm dopo l’ok del cda annunciato stamattina. Non a caso, indiscrezioni di stampa circolate già nelle scorse settimane, indicavano tra i potenziali soggetti interessati Nexi (+1,2% in Borsa), Worldline e Bcc Pay. 

Secondo la banca, la valorizzazione complessiva del business in termini di Npv (valore attuale netto) potrebbe superare i 2 miliardi, “tenuto conto sia delle componenti upfront sia di quelle collegate al valore attuale delle commissioni running – oltre 140 milioni di euro pre-tax nel 2022 – nonché alle future opzioni di crescita”, sottolinea Banco Bpm.

Lo scorso anno il business della monica ha generato transazioni e prelievi per 53 miliardi di euro, con un aumento dell’11% anno su anno, contando su una base di 140mila Pos e 4,4 milioni di carte di pagamento.

La banca fa sapere inoltre che, le linee guida della partnership saranno la sottoscrizione di un accordo distributivo in esclusiva di lunga durata che comprenda i business dell’issuing e del merchant acquiring, la preservazione dei livelli commissionali running di riferimento, l’incasso di una quota upfront comportante benefici anche in termini di capitale e la previsione di meccanismi volti a consentire alla Banca ulteriore estrazione di valore dalla crescita prospettica.

L’obiettivo della società è individuare il potenziale partner entro la prima metà del 2023. 

Il giudizio di Equita e Intermonte

“Sebbene i dettagli non siano noti, la valorizzazione del business della monetica da parte di Banco Bpm sarebbe positiva permettendo tra le altre cose di rafforzare ulteriormente la posizione di capitale della banca”, affermano gli analisti di Equita.

Quelli di Intermonte ricordano invece che, come detto, le commissioni nette ricorrenti del business dei pagamenti sono state di circa 140 milioni nel 2022 e uno dei punti centrali della partnership è proprio mantenerle a questo livello, oltre a un accordo di esclusiva a lungo termine e l’introduzione di meccanismi che consentirebbero al Banco di estrarre ulteriore valore dalla futura crescita del business. “Ci attendiamo che la partnership possa prevedere il pagamento upfront per l’esclusiva – dicono gli analisti – e che dovrebbe far emergere un capital gain (24/30 punti base come stima conservativa) in funzione della quota cash che verra’ pagata dal player dei pagamenti per la partnership”.

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