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Banche Ue, Draghi: “Chiaro problema di funding”

Da Zurigo, al termine di una riunione del Financial Stability Forum, il governatore di Bankitalia e futuro presidente della Bce ha anche espresso perplessità sulla riforma dei derivati entro il 2012.

Banche Ue, Draghi: “Chiaro problema di funding”

Riformare il mercato dei prodotti derivati è un obiettivo importante, ma difficilmente si riuscirà a metterla in pratica entro la scadenza di fine 2012. E’ questa l’opinione di Mario Draghi, attuale governatore di Bankitalia e presidente del FInancial Stability Board, che dal primo novembre assumerà la guida della Bce.

Secondo il banchiere italiano, che ha parlato a Zurigo al termine di una riunione dell’Fsb, si sta procedendo con lentezza nel ridurre la dipendenza dalle agenzie di rating, come chiesto dal Fsb. Il processo richiede di ”sviluppare la propria capacità di produrre il proprio rating e la propria valutazione dei rischi”. Occorre fare di più per mettere in pratica le regole sulle remunerazioni nel settore finanziario. In questo senso il tema dei bonus di cui godono i banchieri è addirittura “una priorità del Fsb”.

Altro tema discusso oggi è quello dello “shadow banking”, che secondo Draghi ha bisogno di una maggiore regolamentazione, sulla quale il Financial Stability Board darà alcune raccomandazioni. Sempre in tema di banche, il numero uno di via Nazionale si ha riconosciuto che alcuni istituti europei hanno chiaramente un ”problema di funding”. Infine, Draghi ha garantito che “il Financial Stability Board non ha discusso dell’Efsf o delle recenti decisioni prese dall’Ue in questo ambito”.

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