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Banche: tassi prestiti caleranno del 20%

“Una diminuzione di circa 20 punti base dei tassi di interesse applicati dalle banche ai nuovi prestiti al settore privato”. Questa la stima della Banca d’Italia sulla base dei risparmi sulla raccolta che gli istituti di credito avranno con le nuove aste Bce denominate Tltro2.

Le banche potranno tagliare i tassi bancari sui nuovi prestiti rivolti a famiglie e imprese di addirittura 20 punti base grazie ai risparmi sulla raccolta che avranno con le nuove aste Bce denominate Tltro2.

Questa la stima contenuta nel Bollettino Economico pubblicato dalla Banca d’Italia

Via Nazionale ipotizza un ricorso delle banche italiane alla liquidità fornita dalla Banca Centrale Europea tramite le nuove aste di circa 200 miliardi (poco meno di 100 al netto dei rimborsi delle precedenti aste) e che la liquidità così ottenuta vada a sostituire parte delle obbligazioni in scadenza tra il 2016 e il 2017.

In base a quest’ipotesi, Bankitalia sostiene che si possa stimare “che il costo medio della provvista bancaria si riduca di circa 20 punti base allo 0,3%’ per le banche”. I risparmi derivanti “si potrebbero riflettere in una diminuzione di circa 20 punti base dei tassi di interesse applicati dalle banche ai nuovi prestiti al settore privato”.

Parlando dell’occupazione, Via Nazionale sottolinea i miglioramenti realizzati nel 1°trimestre “nonostante il rallentamento rispetto al 2015 quando erano applicati in misura piena gli sgravi contributivi sulle nuove assunzioni”.  

L’aumento degli occupati nei primi tre mesi dell’anno in corso ha riguardato in particolare la componente alle dipendenze e la stabilizzazione di quella autonoma, che aveva segnato una marcata flessione nel 2015. L’occupazione ha continuato a crescere nell’industria in senso stretto e nei servizi mentre è calata nelle costruzioni. “L’aumento dell’occupazione registrato nel primo trimestre deriva in parte dall’elevato numero di assunzioni a tempo indeterminato effettuate dalle imprese a dicembre 2015, per usufruire dei maggiori sgravi contributivi previsti sino alla fine dello scorso anno”.

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