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Banche, la vera storia di Carige nell’ebook di goWare

La giornalista finanziaria Carlotta Scozzari ripercorre le tappe della vicenda che ha portato alla crisi dell’istituto fondato nel 1483 a Genova – Si parte dalla condanna dell’ex presidente Giovanni Berneschi fino ad arrivare all’ennesimo aumento di capitale, previsto a fine settembre – L’ebook di goWare, coedito con Epoké, è disponibile anche in versione cartacea.

Cos’è successo a Carige, la banca italiana più amata dai liguri? Come mai nel 2017 ha nuovamente bisogno di chiedere soldi agli azionisti per la terza volta in quattro anni? La risposta a questa e ad altre domande ce le dà Carlotta Scozzari, giornalista finanziaria e ligure doc, nell’ebook “Banche in sofferenza. La vera storia della Carige di Genova”, pubblicato con goWare e Epoké e disponibile anche in versione cartacea.

Per tracciare tutte le tappe della vicenda, proprio alla vigilia dell’ennesimo aumento di capitale, con un’emissione di nuove azioni per 560 milioni di euro, previsto per fine settembre, il libro parte dalla storia dell’ex presidente di Carige, Giovanni Berneschi, che lo scorso febbraio è stato condannato in primo grado dal tribunale di Genova a otto anni e due mesi per truffa e associazione per delinquere. La sentenza dei giudici genovesi, citata nel libro, riassume: “Il quadro complessivo che è emerso è un vero e proprio comitato d’affari occulto che, per anni, ha promosso operazioni immobiliari da cui ha tratto un costante ed enorme profitto, canalizzato su conti esteri, depauperando le compagnie del gruppo Carige e la stessa banca, utilizzata in molti casi anche per finanziare l’acquisto da parte degli immobiliaristi”.

L’AUTRICE

Carlotta Scozzari scrive di economia e finanza, spesso di banche, per Business Insider Italia. E parla al telefono con zia Imma sempre di economia e finanza, spesso di banche. Laureata in economia politica all’università Bocconi, ha impiegato gli ultimi anni a traslocare da una redazione all’altra: da “Finanza & Mercati” a “Repubblica”, passando per “Il Secolo xix” e “Il Messaggero”. Le rare volte in cui non scrive né parla di finanza scrive di altro, soggiorna all’Hotel Supramonte, si rinchiude nella Fortezza Bastiani, legge, va al cinema e balla la zumba.

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