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Banche Italiane: in 10 anni sono diminuite del 73,5% e oggi l’82% degli attivi è nei 13 gruppi “significativi”

Secondo dati Bankitalia, fra 2012 e 2021 gli istituti sono diminuiti da 533 a 141 – Sportelli in calo del 34% – Al contempo, gli attivi medi per banca si sono quintuplicati

Banche Italiane: in 10 anni sono diminuite del 73,5% e oggi l’82% degli attivi è nei 13 gruppi “significativi”

In 10 anni il numero delle banche presenti in Italia è crollato del 73,5%: se nel 2012 gli istituti attivi nel nostro Paese erano 533, alla fine dell’anno scorso il dato si era ridotto ad appena 141 (di cui 54 gruppi e 87 società individuali). Lo scrive la Banca d’Italia nella Relazione annuale 2022, spiegando che il calo è legato principalmente a operazioni di concentrazione che puntano a una “maggiore efficienza operativa attraverso lo sfruttamento delle economie di scala e di scopo, legate alla diversificazione del modello di business”. Il fenomeno è “in linea con le tendenze osservate negli altri principali paesi dell’area dell’euro”, ma in Italia ha pesato soprattutto la riforma del credito cooperativo, che si è perfezionata nella prima parte del 2019 e ha coinvolto 227 Bcc.

Attivo medio per banca quintuplicato in 10 anni

La prima conseguenza di tutto questo è stata un aumento notevole delle dimensioni dei singoli istituti: mentre il numero delle banche crollava di quasi tre quarti – spiega ancora Via Nazionale – l’attivo medio per ogni intermediario si è quintuplicato, passando dai circa 5 miliardi del 2012 agli oltre 24 miliardi del 2021.

Mediolanum e Fineco diventano banche significative

Il dato medio, tuttavia, rischia di essere fuorviante, visto che l’82% degli attivi di tutto il sistema è riconducibile ai 13 gruppi classificati come “significativi” e quindi vigilati dalla Bce. Questo gruppo era composto da 11 istituti fino alla fine del 2021, ma all’inizio di quest’anno si sono aggiunte Mediolanum e Fineco, i cui attivi hanno superato stabilmente la soglia dei 30 miliardi di euro.

Fintech e concorrenza

Secondo Bankitalia, questa dinamica non ha danneggiato la concorrenza: al contrario, il mercato è diventato più competitivo grazie all’attività di banche estere e intermediari non bancari “che fanno un uso intensivo della tecnologia nell’offerta di servizi finanziari”. Questa spinta all’innovazione ha indotto le banche italiane ridurre i costi operativi per aumentare gli investimenti nelle infrastrutture digitali.

Sportelli e dipendenti

Il risultato è stato un drastico calo del numero di sportelli e dipendenti, scesi rispettivamente del 34 e del 13% rispetto al 2012. “Sulla base degli ultimi dati disponibili per il confronto con gli altri principali paesi europei riferiti al 2020 – si legge ancora nella Relazione annuale – il numero medio di abitanti per sportello è salito a oltre 2.500, un valore intermedio tra quello di Francia e Spagna (circa 2.100) e quello della Germania (superiore a 3.400)”.

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