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Banche centrali in campo: Fed verso taglio dei tassi

La Banca del Giappone avvia gli interventi contro il Coronavirus e la maggior liquidità disponibile risveglia le Borse asiatiche – Ma la Bce resterà ferma? – Balzo del petrolio in vista dell’Opec – Oggi il Cda Pirelli e domani il nuovo piano di Banco Bpm

Banche centrali in campo: Fed verso taglio dei tassi

“La banca centrale del Giappone seguirà gli sviluppi della situazione con la massima attenzione, garantendo ai mercati la liquidità necessaria e assicurando stabilità con operazioni di mercato ed acquisti di asset”. Con queste parole è sceso in campo stamane Haruhiko Kuroda, il governatore della BoJ, dando così il via all’azione delle banche centrali per contrastare gli effetti del coronavirus. La mossa arriva dopo una settimana da brivido in cui tutte le Borse, a partire da Wall Street, hanno perduto più dell’11% sotto la pressione dell’epidemia, che ha ormai raggiunto più di 60 Paesi.

Le parole di Kuroda, seguite dall’acquisto di titoli per 500 miliardi di yen, pari a 4,7 miliardi di dollari, hanno avuto un’eco immediata sui mercati, anche perché in linea con le promesse del presidente della Fed, Jerome Powell, che già venerdì sera, al termine di una giornata da incubo, aveva dichiarato: “Sapremo intervenire in modo adeguato”.

A Tokyo, dove da oggi le scuole sono chiuse a tempo indeterminato, l’indice Nikkei avanza dell’1,3%. Salgono di un punto percentuale circa la Corea e Hong Kong. Ancor più tonica la reazione delle Borse cinesi: Shanghai e Shenzhen salgono del 3%, ribaltando l’avvio negativo, sull’onda dei dati negativi degli indici Pmi, che segnalano una brusca frenata dell’economia manifatturiera, peggiore perfino delle previsioni. Ma questo potrebbe tradursi in nuovi stimoli. La boccata d’ossigeno si è subito estesa ai futures sui mercati Usa (+0,9%) e a quelli sulla Borsa inglese (su del 2,4%).

È facile prevedere un rimbalzo robusto per l’apertura europea, spinta anche dalle misure straordinarie già anticipate dall’Italia: il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha già annunciato che chiederà al Parlamento di autorizzare il ricorso a maggiore deficit per 3,6 miliardi di euro. Una richiesta che deve passare dal voto favorevole delle Camere, secondo quanto previsto dall’articolo 81 della Costituzione.

NUOVO MINIMO STORICO PER I BOND USA

In attesa dei provvedimenti della Federal Reserve, continua la discesa dei rendimenti del bond decennale Usa: 1,0347%, nuovo minimo assoluto, sotto di ulteriori 11 punti rispetto a venerdì. Goldman Sachs prevede un taglio dei tassi di almeno un quarto di punto il prossimo 18 marzo seguito, se necessario, da un secondo entro giugno. Gli economisti che firmano la nota ritengono che la Fed si muoverà di concerto con le altre grandi banche centrali, in modo da rendere ancora più efficace la terapia d’urto. Il Giappone si è già mosso e mercoledì la Banca centrale del Canada potrebbe essere la prima a procedere sulla via di massicci tagli al costo del denaro.

Anche Donald Trump, nel mirino dell’opposizione democratica anche per i tagli alla Sanità che pesano sulla lotta al coronavirus, continua intanto a invocare un robusto taglio del costo del denaro. Intanto torna in corsa Joe Biden, l’avversario democratico più temuto, che ha vinto le primarie in South Carolina. Riprende interesse così l’esito del “super Martedì”: domani, infatti, si terranno le primarie in cinque Stati, una delle tappe più importanti per scegliere lo sfidante di Trump.

Il cambio dollaro yen torna a salire dopo i forti ribassi della scorsa settimana. Si rafforza lo yuan cinese per il terzo giorno consecutivo, a 6,97 su dollaro.

BALZO DEL PETROLIO IN VISTA DELL’OPEC+

L’oro rimbalza e torna sopra quota 1.600 dollari l’oncia dopo la scivolata di venerdì.

Brusco rimbalzo del petrolio: Brent +3,8%, a 51,58 dollari, a pochi giorni dalla riunione dell’Opec+ di giovedì e venerdì. Sarà l’occasione per concordare nuovi tagli alla produzione e così frenare il crollo dei prezzi. In discussione un taglio di un milione di barili, ma c’è dissenso sulla ripartizione della minor produzione.

EURO IN SALITA: LA BCE PER ORA STA FERMA

L’euro si porta a 1, 1054 (+0,2%). Non si muove, per ora, la Bce. Christine Lagarde ha raffreddato venerdì le speranze per un intervento di Francoforte. Anche il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, ha affermato che non c’è bisogno di prendere immediate misure di politica monetaria a causa dell’epidemia di coronavirus.

Oggi però arriveranno nuovi segnali sullo stato di salute, peraltro traballante, delle economie. L’impatto del coronavirus sarà al centro dell’analisi dell’Ocse. Usciranno anche gli indici Pmi di Germania, Francia ed Eurozona. Nel pomeriggio toccherà ai dati Usa.

In tema di conti pubblici italiani, è in arrivo oggi il dato sulla crescita nel 2019, insieme ai relativi parametri di finanza pubblica, come rapporto deficit/Pil e debito/Pil. Domani l’Istat diffonderà i dati sul mercato del lavoro a gennaio, mentre venerdì sarà la volta di quelli sul commercio al dettaglio. Infine, arriverà il dato definitivo sul Pil del 2019, previsto in flessione dello 0,3%.

L’AGENDA: CDA PIRELLI, BUSINESS PLAN DI BANCO BPM  

Nell’agenda di Piazza Affari, da segnalare oggi la riunione del cda di Pirelli e di quello di Saras.

Due in settimana gli appuntamenti clou: la presentazione domani del piano strategico 2023 di Bpm e la presentazione a Milano dei conti di Luxottica/Essilor pochi giorni prima del confronto, forse decisivo, tra Leonardo Del Vecchio e i soci francesi.

In uscita stasera anche i dati sulle immatricolazioni auto in Italia a febbraio.

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