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Banche ancora sotto tiro, si salva solo il lusso

L’attesa per l’esito finale sull’indipendenza della Catalogna, nel pomeriggio, tiene le Borse con il fiato sospeso. E i timori per la stretta Bce sui crediti deteriorati mettono sotto pressione i listini. Così spiccano le performance di Lvmh, Kering e Dior a Parigi, di Moncler e Ferragamo a Milano. Enel recupera, cede Atlantia – La produzione industriale in Italia mette le ali al Pil

Mercati azionari in calo a poche ore dalla riunione del Parlamento catalano. Pesa intanto sul comparto del credito la prospettiva delle nuove regole della Vigilanza.

A Piazza Affari l’indice Ftse Mib arretra dello 0,4% poco sopra ai 22.300 punti. Stesso ribasso alla Borsa di Madrid. Perdite più lievi, attorno allo 0,1%, per Parigi e Francoforte. Tra i listini, poco mossi, spicca l’ottima performance, dopo i risultati di gruppo LVMH +2,2%. Christian Dior, e Kering, proprietario del marchio Gucci, registrano progressi poco sotto al 2%. A Piazza Affari Moncler è in rialzo del 2,2%. Jefferies alza il target price a 27,5 euro. Ferragamo +1,23%.

In forte discesa Dassault Aviation – 4,5% per i ritardi nello sviluppo del jet Falcon 5X.

Da segnalare il rimbalzo della Borsa della Turchia, in rialzo del 2%, dal -5,4% di ieri. Risale anche la lira turca sull’ euro che si apprezza su dollaro a 1,176.

A spingere la moneta unica sono state le dichiarazioni di Sabine Lautenschlaeger, che ritiene opportuno avviare una riduzione degli acquisti dall‘inizio dell‘anno prossimo in un percorso di smantellamento del uantitative easing. 

Poco mosse le obbligazioni. Il tasso del decennale italiano viaggia a 2,19% da 2,177% del finale di seduta di ieri e lo spread con l‘analoga scadenza del Bund tocca 172 punti base.

La crescita congiunturale della produzione industriale italiana ad agosto si è attestata a 1,2% (+0,1% in luglio) con un valore su anno di +5,7% (da +4,6% rivisto del mese precedente): ci sono le premesse per una crescita del Pil 2017 sopra l‘1,5% atteso dal governo. 

Sale il petrolio: Brent a 56 dollari il barile (+0,86%).

Saipem +1,84%. La società ha ricevuto una serie di ordini per lavori a terra in Cile e Messico, controvalore: 350 milioni di dollari. Eni perde lo 0,1%, Tenaris -0,3%. Saras è in deciso calo a Piazza Affari dopo che Macquarie ha tagliato il giudizio a “neutral” a causa dei possibili impatti derivanti dalla interruzione dell’offerta nel settore petrolifero. Il titolo della società di raffinazione perde il 4,8% a 2,176 euro.

Enel recupera le perdite della scorsa settimana: in controtendenza, ora guadagna lo 0,5% a 5,10 euro (-0,4% l’Eurostoxx Utility). Stamattina Barclays ha rafforzato la raccomandazione Overweight, alzando il target price a 5,85 euro da 5,50 euro.

In Piazza Affari continua la congiuntura difficile delle banche.

Unicredit perde l’1,56%. Intesa Sanpaolo l’1,5%. La Compagnia Sanpaolo ha venduto stamattina 150 milioni di azioni attraverso una cessione lampo: gli investitori hanno comprato le azioni con uno sconto del 5%. 
Fanno paura anche le nuove linee guida della Vigilanza della BCE in materia di crediti in sofferenza. La proposta è stata molto criticata dalle banche, si è lamentato anche il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, in una lettera inviata al presidente Mario Draghi. Banco Bpm -0,77%.

In ribasso Fiat Chrysler -0,26%. Ferrari -0,8%. Sergio Marchionne ha confermato l’arrivo del SUV Ferrari, restano incerti i tempi.

Mediaset ha girato a ribasso, -1,91%. Les Echos scrive stamattina che entro la fine del mese Berlusconi e Vivendi firmeranno la pace.

Telecom Italia -0,26%. Il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, è favorevole a utilizzare i poteri di golden power su Telecom Sparkle, nell’ambito del procedimento contro Vivendi.

Atlantia cede l’1% dopo che Kepler Cheuvreux ha tagliato il giudizio a “hold” da “buy”. Ieri la società ha ricevuto dalla Consob spagnola l‘autorizzazione alla pubblicazione del prospetto all‘offerta da 16,3 miliardi prevalentemente in contanti per la totalità delle azioni Abertis.

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